sabato 31 dicembre 2011

Leggiamo insieme -sfida di lettura 2012 - Buon Inizio

Ciao Gente come butta?

Qui tutto bene. Si sopravvive a raffreddore e naso tappato. Fab fa la cura del sonno e io quella del caminetto. Quali migliori vacanze avremmo potuto auspicarci?!

Le vacanze di Natale sono andate bene e ci si prepara all’arrivo del nuovo anno. Otranto è il luogo più ad est d’Italia, data l’inclinazione dello stivale, e tradizione vuole che il salentino vada lì a festeggiare la notte del 31 per vedere il primo sole dell’anno che bussa alla porta.

Salvo cambiamenti di programma all’ultimo minuto saremmo lì anche noi.
Vi volevo segnalare un’iniziativa simpatica di “la magia del vento” a cui ho deciso di aderire. Per
maggiori informazioni leggete qui

La sfida era partita con regole molto ristrette ma poi per coinvolgere quante più persone possibili si è andata ammorbidendo.

Partecipo quindi proponendomi di leggere almeno 35 libri nell’anno, scelti tra generi diversi. I libri li sceglierò in corso d’opera e man mano darò aggiornamenti. Mi piacerebbe a fine libro lasciare le mie impressioni senza però raccontare molto della trama per paura di scoraggiare chi ancora dovesse leggere il libro.

Se non ci riesco pazienza…. Sarà comunque stato divertente condividere un po’ di letture con voi.
E voi che ne pensate?

Vi invito a partecipare, perché come dice la mia amica Federica i soldi per viaggi e libri son sempre ben spesi!!!!

Vi lascio alcune fotine. Come ogni natale ho bazzicato qualche presepe vivente, e qui ho fatto nuove amicizie!







venerdì 23 dicembre 2011

Christmas time

A quanto pare è arrivato Natale…. Il tempo delle cioccolate calde, degli abbracci dei parenti, del vestito nuovo per la messa di Natale e quello sexy per la notte di capodanno, del pandoro con lo zucchero a velo, dei regali sotto l’albero e di gesù bambino nel presepe… il tempo per stare al calore della propria famiglia…..

Chi vi scrive sta ascoltando il CD di Michael Bublè…. Christmas…. ed ha il cuore nello zucchero per l’arrivo della festività. … Chi vi scrive è probabilmente vittima cosciente di una delle più basse trovate di marketing….quale modo più semplice per far soldi se non far uscire a Natale un CD dal titolo Christmas?! Della serie “ti piace vincere facile!?”

Ad ogni modo, queste canzone hanno riempito la casa dell’atmosfera del Natale…. EbbravoBublè… Mi hanno riportato indietro a quando ai tempi dell’azione cattolica cantavo le stesse canzoni vestita di bianco durante la sera di S. Stefano , sotto lo sguardo commosso dei miei genitori orgogliosi della loro figlia nemmeno si stesse esibendo al Teatro della Scala. Poco importava che la stessa fosse stonata e timida come una mammola tanto da non essersi mai esibita da solista ed anche in coro manteneva un tono al di sotto della media per paura di prendere qualche scivolata.
Se non ci fossero i genitori.... come si potrebbe alimentare altrimenti la propria autostima?!?!

Domani mattina partiamo in macchina…. Ritorniamo al paese del Teatro della Scala de Noartri…..Ritorniamo dalla mia famiglia….. E qui ci vuole un applauso forte forte… oserei dire una ola per Fab che ha rinunciato a passare il Natale con la sua famiglia d’origine per stare con la mia…. Da sposati la questione Natale diventa complicata e delicata….. Chi rinuncia al proprio Natale in famiglia?

Come primo anno ho vinto io visto che non vedo mai la mia famiglia, dal momento che vive a 700 km di distanza… Fab ha la fortuna di avercela tutta a due passi.... e quindi è venuto incontro alle mie esigenze....
Io proporrei …. Non dico una legge… ma almeno un’ordinanza del sindaco….. per cui le coppie sposate che ancora non hanno figli per Natale si possano dividere ed ognuno dei due coniugi possa rincasare nella propria famiglia d’origine…. E sti gran…. :)

Avete fatto tutti i regali? Bhè direi oramai si…..Questo Natale mi sono lanciata sull’acquisto di libri per tutti…. Ho la fortuna di esser contornata da gente che ama leggere… E allora quale miglior regalo? Ho scelto i libri che ho trovato più interessanti nella mie letture dell’anno ed ho cercato di abbinare la persona al libro che questa avrebbe potuto apprezzare…. Dietro ogni regalo c’è un augurio o un messaggio per spiegare le motivazioni della scelta e l’augurio che il libro rappresenta….

Se un libro non facesse ancora abbastanza Natale ho aggiunto sulla confezione una bustina di cioccolata calda fondente, e un anice stellato per dare il giusto odore al tutto….

Per la popolazione sotto il metro e mezzo…. Calzettoni gommati con pupazzetti applicati sopra. I loro pacchetti decorati con un cucchiaino di cioccolato.
E ora Auguri Auguri Auguri a tutti voi di un caldo Natale che vi scaldi il cuore




martedì 20 dicembre 2011

Tu vuo fa l'Americano

Io ho un lavoro figo....

Noi siamo fighi..... siamo belli.... ora siamo anche americani....

Siamo smart....

e andiamo in giro in smart

Collaboriamo con i nostri colleghi....e con gli stakeholders...

Siamo efficienti....

Motivati...

Noi salviamo l’umanità....

Si... la gente non lo sa .....ma noi salviamo l’umanità....

Amiamo il nostro lavoro....

E lo faremo anche gratis....

si perchè siamo persone dedite....

Noi conosciamo gli acronimi, gli agronomi....

e anche l'inglese....

li mastichiamo oserei dire...

e poi li deglutiamo....

ma non li eliminiamo.... piuttosto li interiorizziamo

perchè noi siamo il nostro lavoro ....

e il nostro lavoro siamo noi....

noi amiamo i post-it...

e ci addobbiamo la scrivania,

oltre che la macchinetta del caffè,

l'ascensore

il frigorifero

la fotocopiatrice....

li troviamo così sexy quei piccoli pezzi di carta gialla....

... mmmm.....

so sexy....

non mi ci fate pensare...

noi tastiamo la tastiera….

E in silenzio un po’ godiamo….

noi diamo i numeri.....

senza però dare i numeri.....

e a parole

siamo bravi anche ad usare le parole….

Noi facciamo quadrare i conti che gli altri arrotondano

noi sorridiamo....

e amiamo tutto ciò che siamo noi....


Noi siamo vittima di un nuovo corso motivazionale aziendale...

noi siamo un pò delle scimmie....

veniteci a salvare


mercoledì 14 dicembre 2011

Ogni cosa a suo tempo....

In questi giorni io e Fab siamo stati impegnati nel difficile compito di guardare tutte le foto del matrimonio per scegliere quale mandare in stampa. Abbiamo iniziato la scorsa settimana a "sciorinare" le foto preliminari che ci avevano consegnato i fotografi Fabio De Stefano e Manuela Lemme.

Ci siamo accomodati sul divano la sera successiva alla consegna, con pc alla mano e fiduciosi che il lavoro sarebbe stato veloce, emozionante e divertente. Dopo mezz'ora abbiamo spento il computer, mandandoci rispettivamente a quel paese, e rinfacciando l'uno all'altro che l'altro non aveva in giusta considerazione le preferenze del sottoscritto.

Ah l'amoore!!!!!......

Se uno apprezzava una foto per il taglio della luce, l'altro preferiva la successiva perchè più introspettiva e dalle tonalità più pacate.

Quella sera prima di andare a letto ci siamo rasserenati, ma nei giorni successivi abbiamo entrambi evitato di ricordare all'altro che dovevamo fare quel lavoro sulle fotografie, per paura di incappare in un'altra discussione sfiancante dove nessuno è vincitore ma solo vinto.

Ieri abbiamo preso il coraggio a due mani, e abbiamo fatto finalmente la selezione. E' filato fortunatamente tutto liscio senza intoppi. La discussione dei giorni prima ci aveva imparato qualcosa.

Ormai eravamo fuori tempo per la consegna delle foto per la stampa prima di Natale ma almeno avevamo la nostra selezione . Ne dovevamo scegliere 120 su 500, ma alla fine ci siamo fatti prendere un pò la mano (perchè rinunciare ad alcune era veramente un sacrilegio) e ne abbiamo selezionate 150. E chi se ne frega, l'eccesso lo paghiamo!!!!

Tra le prescelte, ve ne lascio una... per due ragioni in particolare.....Un motivo è che la bimba ritratta è la Princi, la bimba di Valepi del blog TantoPer ..... e questo già merita tutto il dovuto rispetto alla foto.

Il secondo motivo è che la foto mi piace molto. E' evocativa....
L'amica di Valepi che ha visto sul suo profilo facebook questa foto l'ha trovata "fantastica....romantica.....artistica....profetica...."... e forse è vero questa foto è tutti questi quttro aggettivi insieme.

A me piace in realtà anche per un altro motivo....

Vedere la bimba vestita di bianco che si allontana mentre la grande con lo stesso vestito stringe bouquet e sposo, a me sembra voler dire "E' ora di crescere....C'è un tempo per esser bimbi e c'è un tempo per esser adulti...
E ora se ci pensi bene....E' arrivato il tempo di diventar grandi....!!!!"

insomma la risposta a questo post :)



E voi che dite?

lunedì 12 dicembre 2011

A te e alle le tue mille scemenze....

Ai tuoi vestiti del calcetto che corrono in lavatrice a programma 40°

alla tua scatola di Eutirox che mi trovo in cucina in ogni dove

alla tua microscarpiera che ti sei voluto comprare per salvare la dignità delle tue scarpe troppo maltrattate nella mia

al tuo spazzolino che guardi sempre con il sospetto che io l'abbia usato quando questo non è mai accaduto

ai tuoi due cellulari che non prendono mai riposo

al libro che non mi hai voluto far iniziare perchè lo dovevi leggere e che giace in bagno in attesa dei tuoi bisogni fisiologici, nella speranza che entro il prossimo quinquennio possa esser finito e salvato da un posto così poco dignitoso

alle tue migliaia di camicie che metti a lavare e che fosse per te non andrebbero stirate in quanto "tanto vanno sotto i maglioni"

alle partite del Napoli che ci fanno guardare con sospetto dai vicini per le urla disumane che tu generosamente elargisci....

alla tua macchina fotografica che ormai quando ritorni dal lavoro sgambetta per casa e ti viene incontro chiamandoti "Papà"

a te e alle tue mille scemenze che da due anni e mezzo non mi fanno mai sentire sola

Auguri Ciccio

sabato 10 dicembre 2011

L'eleganza dell'umiltà

Ho sempre apprezzato l’umiltà delle persone. E’ una dote molto spesso trascurata.

La mia vita mi ha portato ad imbattermi in persone di varia estrazione sociale o dal diverso spessore culturale, così come immagino anche la vostra. E non so voi se siete ma arrivati alla mia stessa conclusione, ma io mi sono convinta che quanto più la persona ha un elevato bagaglio culturale e una situazione lavorativa appagante tanto più è umile.

L’arroganza sta nella maggior parte dei casi in quelle persone dal “vorrei ma non posso”…. Vorrei esser ricco, ma non lo sono …. vorrei esser colto ma non lo sono… pertanto l’unico modo per convincere gli altri e se stessi è far finta di esser ricco o comportarsi da colto attribuendosi dei meriti non di loro competenza.

Non ho mai preteso che davanti al mio cognome venisse usato il “dottoressa”, perché lo trovo inutile. Al lavoro chi si interfaccia con me sa che sono laureata, altrimenti starebbe a parlare con me di quel dato argomento, i miei amici ovviamente non avrebbero nessun motivo per chiamarmi dottoressa, e fondamentalmente nemmeno al postino può interessare sapere che io sia laureata quando mi consegna la posta. E così tante altre cose…

Questo non significa che io mi senta ricca o colta, ma probabilmente mi sento appagata. Sto bene come sto, e non devo dimostrare niente agli altri. Cerco di migliorarmi questo è ovvio, ma come naturale evoluzioni dell’essere umano.

Tutto questo per dire che il nostro albero di Natale, racchiude questo concetto “l’eleganza delle cose umili”. E’ fatto con poco se non quasi nulla, ma lo trovo di un’eleganza e una ricchezza che mi stupisce, lasciandomi incantata come una bambina.

L’albero di per se è stato ricavato da un albicocco che gentilmente i genitori di Fab per amore del figlio hanno potato un paio di mesi prima il dovuto. I due rami che pendevano verso la casa del loro vicino sono diventati il nostro albero.

I diversi rametti del nostro albero sono stati poi decorati con brillantini argento fissati al ramo con un composto acqua e colla e le punte avvolte da carta argento da cucina. Per le decorazioni delle arance essiccate come da consiglio di Nella mia soffitta .
Le pigne possono esser prese da qualsiasi boschetto che avete nei pressi o comprate nei negozietti di hobbistica per quattro soldi, per arricchirle spennellate le punte di bianco e aggiungete infine uno strato di brillantini argento. Delle piccole decorazioni in compensato leggero e il gioco è fatto!!!!










lunedì 5 dicembre 2011

Traumi di gioventù

E' dicembre e da poco è passata la festa dell'Immacolata. Siamo in un quartiere delle Napoli bene, il Vomero, il cuore palpitante della città.

Nella famiglia del quarto piano appena terminati i preparativi di albero di Natale e presepe, si trotta per l’organizzazione della prossima festa alle porte: il compleanno del piccolo di casa.

Le feste dei bimbi portano sempre molta gioia, grandi preparazioni ma molta gioia. Il bimbo, ultimo di tre figli, merita tutte le attenzioni per la sua festa.

Le feste dei piccoli poi oltre ad esser un momento d'incontro dei marmocchietti che possono divertirsi al sicuro sotto le mura domestiche di casa, sono anche una buona occasione per un incontro dei grandi, perchè si sa, alla fine dei conti, anche i grandi a furia di frequentarsi tra scuole, palestre e giardini pubblici finiscono per diventare amici tra loro.

Preparare una festa di tal genere richiede quindi molte attenzioni sia nella ricerca delle cose che possono far divertire i nanerottoli, e sia che possano esser apprezzate da quelli di una età superiore a quella delle scuole dell’obbligo.

Ormai è tutto pronto.

Nella casa iniziano a cospargersi odori di prelibatezze appena uscite dal forno. La porta rintocca annunciando i primi arrivi. In poco tempo la casa si riempie di gente, di doni, di chiacchiere, di carta da pacchi strappata, di bicchieri di carta mezzi vuoti lasciati nei diversi angoli, di piatti di plastica che traghettano piccole leccornie.

Tra grida di bambini, risate e chiacchiere sguaiate, qualcuno nota l’assenza del festeggiato.

La madre allarmata lo cerca per casa, chiedendo notizie ai bimbi trovati nelle diverse stanze.

Lo troverà poco dopo che piange da solo e sconsolato nella vasca da bagno con i pugnetti chiusi sugli occhi per nascondere le lacrime.

“Mamma cacciali tutti via….. mi stanno distruggendo casa!!!!!” implorerà il bimbo alla vista della mamma venuta in soccorso.

Fab aveva allora cinque anni, e da quella data non ha festeggiato più un compleanno con amici, fatta eccezione per la sua festa dei 30 anni, organizzata da me a sua insaputa!
Fra poco incombe la data X e devo ancora pensare ad un regalo per lui.

Posto una foto dell’ormai celeberrimo nipote di Fab, che è patatolo almeno quanto lui!

giovedì 1 dicembre 2011

Questione di nomi....

Ieri ho fatto un brutto sogno. Eravamo tutti in cielo, io mamma, papà, la nonna, lo zio, ed eravamo disposti in cerchio.

Io ero in piedi tra mamma e papà, ed avevo paura.

Sulle altre nuvole c’erano altre persone disposte in cerchio come noi.

All’interno di ogni cerchio c’era un uomo alto e grosso, con una tuta avvolgente come uno scafandro e bianca come le nuvole. Ogni uomo scafandro ha una pistola.

L’uomo ci guarda ed è cattivo. Io ho paura, anzi sono terrorizzata.

Guardo papà negli occhi ed è spaventato pure lui.

Vedere papà che ha paura mi spaventa ancora di più, perché i papà sono forti, e non temono niente, quindi se il mio ha paura, significa che sta succedendo qualcosa di grave.

L’uomo ci guarda, lentamente uno ad uno, si prende il suo tempo. Poi sceglie.

Quando ha scelto alza la sua pistola e la punta addosso sul suo bersaglio. Ma è una pistola che non spara, indica solo la persona prescelta.

Avere la pistola che ti punta è il segnale che sei tu il bersaglio. Sei tu che devi fare pipì.

In quel momento la pipì non esce, ma tu la devi fare uscire per forza, perché altrimenti l’uomo scafandro ti uccide.

Allora cerchi di strizzarti tutto per far uscire la pipì. Ti strizzi così tanto che alla fine quel liquido esce e ti brucia forte in mezzo alle gambe, è una sorta di squarcio che ti arreca un dolore fortissimo.

L’uomo non mi ha mai puntato la pistola addosso, ma vedo come soffrono le persone che sono state chiamate a far la pipì, e la sola visione mi crea un forte dolore tra le gambe, un bruciore intenso e lancinante pure a me.

Lo sguardo di mio padre spaventato, però mi spezza l’anima più della paura della pistola dell’uomo scafandro.

….. Era un incubo ricorrente che mi è venuto in sogno diverse volte dall’età dei 4 anni a quella di 8…..
Vent’anni dopo imparai a chiamare quella sensazione “cistite”….ed era un incubo anche quella!

La mia amica Carola mi ha rimproverata che è da un po’ che non scrivevo post…. E questo era per comunicare a lei che sono ritornata sulla retta via

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