giovedì 25 marzo 2010

Primavera

Posto le foto di mia madre che gioca con una farfalla.... sperando che farfalla chiami farfalla.... facendo arrivare definitivamente la primavera



lunedì 22 marzo 2010

Via Appia

Se vivessi nel 180 a.c. e dovessi ritornare a casa (Lecce) per le vacanze di Pasqua quasi sicuramente prenderei la via Appia magari utilizzando una biga appena comprata.










Se tutte le strade portano a Roma, sicuramente la via Appia porta a casa mia ;-)
La via Appia viene considerate la regina delle vie dell’Antica Roma, una delle strade più antiche del mondo.



Viene costruita nel 312 avanti Cristo dal console Appio Claudio da cui la strada prende il nome. L’idea del console è quella di creare una via di collegamento che possa collegare l’impero romano al vicino Oriente. Nel 268 aC l’Appia viene prolungata fino a Benevento, e nel 191 aC raggiunge Brindisi, il principale porto per la Grecia e per l’Oriente.
Lungo la via Appia si possono ancora oggi ammirare le numerose installazioni funerarie, erette per via della legge che vietava la sepoltura dei morti entro la cinta sacra del Pomerio





Quello che maggiormente colpisce lo spettatore è notare come le grandi pietre levigate, che emergono di quando in quando dai sanpietrini di fattura più moderna, siano solcate dal lungo e inesorabile passare delle ruote delle bighe





Almeno per la sottoscritta l’effetto è commovente…. Ci si sente piccoli al pensiero che sullo stesso selciato dove io poggio un piede un tempo correvano carretti e marciavano i soldati romani alla conquista dell'impero….

Passeggiamo in silenzio…. tra canti di uccelli e piccoli fiori che sbocciano







e ci sentiamo fortunati di vivere in una città che racconta più di un libro di storia





martedì 16 marzo 2010

Campo Felice - Abruzzo

Dopo lo scorso week-end al mare ci stava bene un po’ di alta quota…. per approfittare dell’ultima spruzzata di neve prima dell’arrivo della primavera…. stagione tanto attesa visto le piogge incessanti di questo inverno….




Inizialmente avevamo prenotato una stanza in un rifugio consigliatoci da amici, per accoglienza e ottimo rapporto qualità e prezzo.

In realtà dopo non molto si è dovuto disdire, per un invito giunto all’improvviso da parte di amici, che generosamente mettevano a disposizione la loro casa per le nostre scorribande, e quelle di ulteriori amici.



Da Roccaraso abbiamo quindi spostato la nostra rotta in favore di Ovindoli e Campo Felice, meta sciistica molto apprezzata dal turismo romano data la notevole vicinanza.

Che dire… è difficile spiegare l’emozione di esser in mezzo a tutto quel candore per una che è
abituata a scenari completamente diversi… scenari color del mare....



Ci si sente un po’ come su un panettone traboccante di panna montata……

Queste località offrono tanto per il turismo, persino in un periodo come questo che viene considerato di bassa stagione.



Se di giorno si può apprezzare il divertimento di piste sciistiche, popolate da sciatori e amanti dello snowboard, la sera meritano dei tour i piccoli paesi limitrofi come Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo, dove il palato può trovare sollazzo nelle piccole taverne esperte nel cucinare piatti tipici della zona.



Gli arrosticini la fanno da padrone, ma ovviamente meritano altrettanto nota primi a base di cinghiale, funghi porcini, tartufo, grigliate di carne di tutte le fogge.

E' inutile dire che ho divorato tutto per amor di realtà di cronaca.... per esser certa di dar saggi consigli



Una buona mangiata dopo una giornata spesa sulle piste rimane sempre molto appagante.


Per chi poi ha voglia di qualcosa di diverso della classica sciiata, può dilettarsi con una cavalcata sulla neve.



Esistono infatti in zona diversi ranch che dispongono di cavalli perfettamente addestrati monta inglese e trekking anche in alta quota, grazie ai quali si può visitare angoli suggestivi.



In ogni ranch che si rispetti, ovviamente un pacioso pastore abruzzese fedele compagno di uomini e animali porge il benvenuto ai nuovi arrivati, in onore della propria regione.



Per chi invece volesse qualcosa di più movimentato, consigliamo l’affitto dei quad: una delle cose più divertenti di questa vacanza.

Con questi trabiccoli a quattro ruote è possibile veramente raggiungere posti impensabili, dalle magnifiche vedute. Si è così in alto che sembra quasi possibile alzare un braccio per tirar giù un brandello di nuvola



Dopo un viaggio così intenso c’è proprio bisogno di un buon riposo….



Basta solo trovare la giusta panchina e buttare giù un po’ di neve….

venerdì 5 marzo 2010

Salento

Ci sono posti che fanno bene al cuore.... ma pochi fanno così bene al cuore come i luoghi in cui sei nato....

E qui dove lo Jonio fa a botte con l'Adriatico, la terra è del colore del sangue e le ragazze vengono punte dalle tarantole.... ancora si sonnecchia nelle atmosfere invernali..... .

Si attende il turista che arriverà puntuale come ogni estate.....








Un abbraccio da qui dove vediamo le montagne della Grecia e dove l'Africa non è poi così lontana

In treno

Sono a Lecce, mi sono presa due giorni per farmi coccolare da mamma. Ieri mentre viaggiavo in treno osservavo una bimba albanese che con il padre tornava in Albania. La bambina ha parlato indefessamente per tutto il viaggio, il padre pazientemente l'ascoltava senza mai proferir parola, probabilmente per paura di dar fastidio agli altri passeggeri. La bambina non si faceva scoraggiare dal silenzio del padre, continuava da sola a trovare spunti per nuove conversazioni. Come per magia la mia mente è tornata ad un altro viaggio. Ve lo posto

10 luglio 2008

In treno per Lecce e un messaggio di mia madre in arrivo. – Bimba qui il tempo è bello e il bonsai carmona ti aspetta fiorito per cui lasciati alle spalle tutti i problemi del lavoro e goditi questa meritata vacanza.



Al posto davanti al mio c’è un padre e uno splendido bambino con dei riccioli nocciola. Saluto e mi accomodo nella mia poltrona. Chiudo gli occhi e penso allo stress che mi sto lasciando alle spalle almeno per qualche giorno.Fuori la città è assolata. Decido di aprire il libro che mi ha regalato Davide per il mio compleanno “Il sistema periodico” di Primo Levi.



Ogni tanto interrompo la lettura per guardare il padre e il figlio che dialogano. Il bambino è sordomuto, ha un apparecchio acustico intorno all’orecchio destro. Emette dei suoni che sono come parole a cui mancano lettere. Il padre lo capisce senza problemi e io riesco a seguire il discorso dalle parole del padre.



“Scendono a Foggia e anche se il treno corre veloce mancano ancora molte fermate”



Poi il padre decide di commentare con noi che in eurostar sembra di essere in una nave, ci sono sempre gli ondeggiamenti. Io e la ragazza che mi è accanto sorridiamo. Il bambino ride per la battuta del padre e perché noi l’abbiamo trovata divertente.



Decide di abbandonare la timidezza e mi chiede secco- Come ti chiami? –Panico, sta parlando a me.

E se non lo capisco? Comunque almeno questa domanda l’ho capita e quindi tanto vale rispondere- Danila e tu?-Mi risponde di chiamarsi Luca. Cavoli ho capito anche la sua risposta!- Quanti anni hai ? – come tutti i bambini è curioso

- 31 e tu?-


Ripropongo sempre le stesse domande per essere agevolata nella comprensione delle risposte. Lui ne ha sette. Vuole sapere dove abito e gli rispondo un po’ a Roma e un po’ a Lecce.

Non sa dove si trova Lecce. Prendo una penna e disegno dietro l’ultima pagina del mio libro una cartina dell’Italia, con il tacco e alla punta del tacco indico casa mia.

Capisco che vorrebbe usare la penna e ho un’idea: cerco nella mia borsa il mio blocco e strappo una pagina e consegno carta e penna.
Lui è contento. Disegna il mondo e poi mi chiede di aprire la pagina dove avevo disegnato l’Italia che la vuole copiare e mettere nel mondo.
L’Italia occupa tutto il mondo mentre America e Africa sono due piccole isolette, la Francia è fuori.
Convengo con lui sulle proporzioni, infondo siamo italiani.
Poi gira il foglio e disegna una città urbanizzata peggio di Roma.Chiedo al bambino che vuole fare da grande e lui senza esitazioni mi risponde il medico.

- Cavoli il medico! Ma che tipo di medico? Sai che ci sono tanti tipi di medici: quelli che curano i bambini, quelli che curano i denti, quelli che operano in ospedale-



Il bambino chiede al padre come si chiama il medico che lo sta seguendo e poi mi risponde- Voglio fare l’otorino-
Il padre mi conferma che è molto bravo a scuola ed ha molta voglia di imparare a differenza del fratello più grande.

Continuo a parlare in maniera miracolosa con uno splendido bambino sordomuto e sento che già stress e tensioni sono lontani.

Prima di scendere dal treno il bambino mi regala il suo disegno.



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