giovedì 30 giugno 2011

Cocktail

Io non fumo, non spaccio, non mi prostituisco… ma …. Si lo confesso io bevo….

A casa dei miei il vino accompagna tutte le pietanze…. Mia madre è maestra dell’arte del fare i liquori fatti in casa…..mio padre di grappe…..mia sorella adora le birre…. Ma non le sa fare… solo bere….

Insomma da una famiglia così… è nata una che apprezza tutto….

Generalmente non compro alcolici…. perchè durerebbero poco…. Preferisco assaggiarli se sono in compagnia d’amici…..

La morte della pizza è con la birra…. E se ho finito una cena un po’ pesante chiedo sempre un goccino di amaro o di limoncello.

La famiglia di Fab non beve…..

Fab va di coca cola….. Io chiedo birra, lui coca cola o acqua liscia (nemmeno lo sfizio delle bolle si toglie)…. Io chiedo un amaro e lui il conto……

Puntualmente il cameriere ritorna e porta l’amaro e il conto al suo posto. Io elegantemente faccio scivolare verso il mio grembo ovviamente solo il primo.

Insomma na vitaccia…..se ti scegli come compagno la controfigura di Ghandi.

Vi lascio una ricetta che tiene d’accordo entrambi…. Me l’hanno servita in un locale vicino casa….ho memorizzato gli ingredienti che erano riportati sul menù e ho provato il “chi fa da sé fa per 3” .

Per l'estate è sfiziosa.... servitela ovviamente fredda.... ai vostri amici piacerà

Ingredienti:
1 bottiglietta di aperol soda
Succo di pesca
Succo di ananas
Succo di limone
Due cucchiaini di zucchero di canna

Non vi ho messo le quantità perché sul menù ovviamente non c’erano e io ho usato la filosofia del “quello che non strozza ingrassa” regolandomi a capocchia con le misure



lunedì 27 giugno 2011

Questioni di sfumature....

- Ma sei nervosa?

-Si un po’…. Per le scarpe….

-Ma dai che sono rosa come le volevi tu ….

- Si lo so…. Ma se non mi vanno?! Considera che per ordinarle ho dovuto fare la prova del mio numero su un altro modello, mentre di quel modello ho provato un numero più piccolo….. poi mi sono fidata e ho avviato l’ordine….. ora mi sale l’ansia….e se di quel modello io calzo un numero un po’ più grande o un po’ più piccole…. Cavoli faccio?????

- Oddio quanto sono complicate le cose di voi donne…. Ma una cosa più semplice no????? Comunque siamo arrivati….

- Ma tu che fai scendi?

- Non lo so, dimmelo tu, devo scendere?!?!?!?

- No non devi, se vuoi puoi scendere, se invece preferisci non scendere, vado sola

- Sai che preferisco non vederle prima.
Si è vero lo sapevo!

Busso alla porta di Saccucci Spose .

Entro nell’Atelier e Laura, la ragazza che mi ha servito la volta precedente, mi riconosce subito.

- Accomodati le scarpe sono arrivate. Te le vado a prendere. Tu intanto siediti qui che le proviamo.

Mi siedo mi sfilo il sandaletto estivo e con piedino tremante dall'agitazione, affetto da simil morbo di Parkinson incipiente, provo la prima scarpa. Ho il piedino timido, che vi credete voi!!!!

Guarda la ragazza con gli occhi atterriti

- Oddio non mi entra!

- Tranquilla è impossibile è il tuo numero.

Con un po’ di calma la riesco ad infilare.

- E’ perché hai il piede che esce da una scarpa comoda… e poi fa caldo…. Provati l’altra scarpa con la calza e vedi che non hai lo stesso effetto

Infilo la calza nel secondo piede, e quindi la scarpa. E’ vero questa volta il piede scivola nella scarpa senza problemi.

Faccio qualche passo nel salone. Le scarpe sono veramente comodissime.

Saldo il conto.

Prima di uscire Laura mi spiega che sotto la suola c’è una membrana protettiva, “lasciala intatta per le prove ma il giorno del matrimonio per carità di Dio, ricordati di toglierla”.

Mentre lei parlava, mi è apparsa davanti agli occhi l’immagine di me che arrivo ruzzolando davanti all’altare per colpa della membrana protettiva sotto le suole.

Qualche minuto dopo in macchina

- Bhè le hai prese le scarpe? Andavano bene?

- Si si…. Anche se per un attimo ho temuto il contrario….Le vuoi vedere?

- No, ti ho detto di no….preferisco aspettare il giorno del matrimonio

- Si mo figurati se il giorno del mio matrimonio, pensi alle mie scarpe…. Dai ti prego non resisto a non fartele vedere….. Dagli almeno una sbirciatina



Il telefono dopo una mezz’oretta squilla

- Ohi, ciao sorella, sai che oggi sono andata a ritirare le scarpe…..sono bellissime e comodissime

- Si, anche noi ti volevamo parlare del matrimonio….. sono qui con Mamma, e pensavamo che sarebbe bellissimo un bouquet di fiori viola-blu…. Tipo quelli del quadro del salotto…… Sono meravigliosi…. E poi non così inflazionati come gli altri…

- Che cosa???????????????????????? Ho girato mezza Roma per trovare qualcuno che mi confezionasse delle scarpe rosa, perché si dovevano abbinare ai fiori rosa e adesso …. Ve ne uscite con questa storia di quanto sono splendidi i fiori blu-violetto…..

- Mmmmm….Rosa e blu - violetto….. allora

NON SO SE SOPRAVVIVERO’ A TUTTO CIO’

mercoledì 22 giugno 2011

Correva l'anno

C’e’ stato un tempo in cui eravamo adolescenti o giovani ragazzi. Correvano gli anni 80 e noi con loro.

Era il tempo in cui si andava a scuola in motorino, con il SI o con il Ciao. Se eri ragazza come me molto probabilmente non ne avevi uno di tua proprietà, ma molto volentieri salivi per farti un giro su quello di qualche amico.

Se andavi a scuola senza INVICTA eri OUT! Eri uno che nella società giovanile valeva zero. Idem per l’orologio Swatch. Ho perso il conto di quanti ne cambiavo in quegli anni.
Le Dr. Martins non erano obbligatorie…. Ma davano quel non so che… di figo



Erano gli anni in cui si mettevano i ciucciotti, per abbellire ogni cosa. Io li portavo appesi al collo insieme ad una catenina, intrecciati tra i lacci delle scarpe, e sospesi alle stringhe dello zaino…

Ne avevo fatto dono uno persino al mio bassotto di nome Snoopy, che se lo portava suo malgrado appeso al collare.



Erano gli anni in cui si leggeva il Corriere dei Piccoli o Cioè.

Generalmente partivi dal primo e poi…. Quando il seno cresceva, le gambe ti si allungavano e ti veniva il primo ciclo, passavi ad addottrinarti sul secondo. Di norma poi su questo trovavi solo test su come sarebbe stata la tua estate




Erano gli anni dei primi fidanzamenti…. Dei primi baci e delle canzoni dedicate al jukebox al bar vicino alla scuola.



Gli anni dei falò sulla spiaggia e delle notti passate con il naso all’insù per veder le stelle cadere e in prossimità della festa di San Lorenzo. Gli anni delle canzoni cantate vicino al fuoco mentre in spiaggia iniziava a calar l’umidità della sera.

Gli anni dell’espradillas in estate e dei loro mille colori




E dei Montclaire in inverno…..



Perchè…. In ognuno di noi oltre a profumi di estate, canzoni sulla spiaggia, giri in motorinocon i capelli al vento…. erano gli anni in cui...Si nascondeva un piccolo impertinente e cattivissimo PANINARO



lunedì 20 giugno 2011

E io che credevo alla cicogna…..

Quando mi trasferii a Lecce da Roma, avevo appena finito le scuole elementari. Venivo dalla grande città e rispetto ai miei coetanei di Lecce, ero ancora disincantata…. Diciamocelo pure... una mezza cretina.

Durante le scuole elementari mi ero innamorata di un compagnetto di classe, ma oltre a non dirlo a lui, non lo avevo nemmeno detto ad altra anima viva. Amiche in testa.

Il mio amore si nutriva così di pensieri, immaginazione, di parole non dette, ma pensate, …….quello che imparai a definire dopo pippette mentali….

A fine anno scolastico della quinta elementare qualcuna delle mie amichette confidò a tutte che lei aveva perso la testa per un ragazzino della nostra classe. Era il mio amato!!!!

Scoprì in quel frangente che era anche l’amato di ogni sesso femminile della nostra classe, compresa magari anche la maestra. Si confidarono tutte, tranne io. Tutte nutrivano sentimenti nascosti per quel bambino. Io fui l’unica a non dir nulla, tanto pippette mentali erano….pippette mentali continuavano a esser.

Quando arrivai a Lecce, mi resi conto che i miei coetanei di lì, non dico che erano passati ai fatti, ma sicuramente erano più calati nel mondo dei rapporti di coppia.

Arrivata lì riscossi un certo successo. Ero la ragazzina arrivata dal nord (per quanto il nord fosse Roma), che parlava un ottimo italiano privo d’accento, nipote della preside delle scuole medie e figlia della maestra delle elementari.

Pochi immaginavano che ero solo una caduta dall’albero del pero. In realtà mi vedevano come un animale tropicale, piovuta nel loro paese e per questo degno di nota.

Tutto ciò mi causò una certa notorietà e interesse presso i miei coetanei più di quanto in realtà non ne meritassi.

Durante le lezioni di analisi logica o geometria mi venivano passati sottobanco dei foglietti con scritto: Ti vuoi fidanzare con me? E due caselle con il sì e con il no da crociare.
Altri me li ritrovavo al ritorno della ricreazione, tra i fogli dei mie quaderni lasciati sul banco.

Per quanto io al corso di lezioni di coppia insegnato tra i banchi di scuola fossi ancora ferma al livello beginners “pippette mentali” pensai che poi alla fine un po’ di crocette potevo pure arrivarle a mettere.

In quegli anni misi un po’ di crocette, suggellavo così i miei fidanzamenti su carta. Rimasi sempre la ragazzina delle pippette mentali di sempre senza mai montarmi la testa. Con i miei spasimanti oltre ad “un ciao, hai fatto i compiti oggi?” non andavo, in compenso immaginavo lunghi vestiti da sposa, presentazione a miei genitori del mio amore, e grandi festeggiamenti.

Questa gente dopo un po’ si scocciava e indirizzava un altro “ti vuoi fidanzare con me” ad un’altra destinatrice, magari anche senza prendersi la briga di avvisarmi. Ma gira che ti rigira un altro foglietto era pronto anche per me.

Non penso di essermi mai chiesta come nascono i bambini in quegli anni. Del resto arrancavo ancora al livello beginner che proprio non mi andava di impelagarmi in discorsi filosofici.

Ricordo che un giorno un mio compagno disegnò un organo maschile stilizzato sulla lavagna, causando il riso imbarazzato di tutte le mie amiche. Finsi di imbarazzarmi anche io, anche se ignoravo completamente cosa quel disegno rappresentasse.

Poi un giorno la mia migliore amica mi mostrò un libro trovato nella cantina di sua zia. Ci fermammo a casa sua a studiare quelle immagini.
Era un kamasutra degli anni 70. Mi cadde la mandibola di bocca. E mi ci vollero un po’ di giorni per ricongiungerla nuovamente alla mascella.



venerdì 17 giugno 2011

Un'idea....

-Fab, mi è venuta un'idea divertente...-

-E quale?

-A settembre facciamo uno scherzo a tutti i nostri contatti facebook?

-Tipo?

-Tipo che aspettiamo che tutti si siano comprati il vestito, ci abbiano fatto il regalo per il matrimonio… e quando siamo certi che i tempi sono abbastanza maturi facciamo scattare entrambi i nostri stati di facebook: tipo Bussola è passata da impegnata a single….. sai che figata????!!!! Creiamo il panico…. E poi dopo qualche giorno diciamo a tutti che era uno scherzo…. Però sarebbe divertente poter esser una mosca e vedere le facce di tutti quando pensano di vedere che ci siamo lasciati ad un passo dal matrimonio

-Non ci penso proprio

-Perché? E’ divertente….

- Portasse sfiga!!!!!

UN NAPOLETANO HA ALCUNE CERTEZZE NELLA VITA: LA PIZZA, LA MOZZARELLA DI BUFALA E LA SCARAMANZIA!!!!!!

PS: Pustolo sta diventando un pò scazzolo perchè non ha la pazienza di rimanere sigillato in casa per evitare di infestare mezza capitale con le sue bolle varicellose

mercoledì 15 giugno 2011

Vittoria A: Un peso sul petto

Quando apri un blog… lo fai per gioco…. Ti lanci in un’avventura senza sapere se e quanto durerà….in fondo in fondo sei convinta che è un po’ come il diario delle scuole medie… che in preda a turbe esistenziali inizi ma poi dopo qualche giorno già ti ha stancato.

Il bello del blog…. invece … è che a differenza del diario delle scuole medie non è un diario tra te e te… ma è un diario tra te e voi…. Noi e voi….e questo fa un’enorme differenza.

Aprendo un blog mai avrei immaginato di appassionarmi alla vita di altri blogger che avrei seguito giorno dopo giorno…. Così come faccio con le vite dei miei amici reali….

mai avrei pensato che quei blogger di cui molto spesso non conosco ne viso ne forma avrebbero creato con me un contatto così forte da farmeli sentire un po’ amici del web….fino a poi sentirli quasi amici reali.

Con Vittoria è stata sintonia dal primo momento.

Quando incappai per caso nel suo blog mi risultò subito simpatica. Aveva un modo di scrivere ironico, fresco, giovane che si addiceva molto alle mie corde.

Ho comprato il suo primo libro Dannati Danni e la lettura di questo mi ha confermato il fatto che Vittoria fosse una promettente scrittrice.

Giorno dopo giorno abbiamo iniziato a conoscerci mediante il blog prima, e poi mediante facebook fino a quando non mi è arrivato un messaggio

Vengo a Roma che dici ci incontriamo?

Voi che avreste risposto?!?!?! Certo che SI!!!!

Nel frattempo Vittoria aveva scritto e pubblicato e io acquistato il suo secondo libro "Un Peso sul Petto".

Un libro giallo completamente diverso dal primo. Un libro giallo che io volevo a tutti i costi.

Il libro mi è stato consegnato a casa pochi giorni prima del suo arrivo a Roma.

Come non potersi presentare al nostro primo appuntamento con il suo libro caldo di forno pronto per esser suggellato da una dedica?!

Era maggio e in una fraschetta ci siamo viste per la prima volta... io e Vittoria ... Fab il suo ragazzo e Babette della seconda magari vi parlo in un altro post.

Abbiamo passato una splendida serata ….

Vittoria A quella sera è uscita dallo schermo… Non è stata più uno spirito racchiuso in un blog… ma una ragazza in carne ed ossa…. Di cui si potevano percepire le risate, i suoi racconti parlati e non scritti, i suoi lunghi capelli fluttuanti nell’aria.

Un’uscita tra blogger…. Che per una serata non lo erano

A fine giornata ho portato a casa, una dedica, tante risate, un bellissimo libro e un’amicizia che spero duri per sempre.

PS:Il libro è bellissimo ma questo non c’era bisogno che ve lo dicessi!!!!! Se leggete il blog di Vittoria già lo sapete










lunedì 13 giugno 2011

Dubbio

Oggi Fab è andato al lavoro,

è andato al lavoro anche se ad Anzio dove si trova la sua azienda è festa patronale,

ma lui doveva esserci comunque perché doveva finire un lavoro.

Mentre si aggirava nei corridoi della sua fabbrica semideserta

Fab ha avuto un dubbio…..

Ha avuto il dubbio che la febbre di ieri non fosse da stress come le avevano detto a casa,

quei 39 erano strani per una giornata di sole come domenica

e ha avuto il dubbio che quel prurito sotto la maglietta non fosse poi così normale

ed è andato in bagno a controllare.

Nella penombra della stanza davanti allo specchio si è sfilato la maglietta,

nel riflesso ha visto che quel suo corpo,

quel suo corpo che ormai conosceva da così tanto tempo,

non era più il suo ma quello di

PUSTOLO, L’ottavo nano.

Atterrito dalla cosa ha chiamato il dottor azzeccagarbugli e ha chiesto una visita d’urgenza,

Il dottore ha inforcato gli occhiali,

guardato quelle pustole purulente e senza colpo infierire




“VARICELLA” ha sentenziato.




Ora Fab è agli arresti domiciliari per quindici giorni,

frigna come una creatura,

ha prurito in ogni dove,

fa l’appello delle bolle note e di quelle non note

e quando ne vede spuntare una nuova sul viso con voce flebile mi dice

“Una nuova sul viso! ….. già ero bruttino….. ma così…. Così si infierisce.”

Poi si gira dall’altra parte e si chiude nel suo dolore….

PS: Foto scattataci da Babette sabato quando Fab inconsapevolmente si portava dietro i suoi cari virus a spasso per il parco

giovedì 9 giugno 2011

4 SI: "per quelli che passeranno"

Chi scrive è una che di politica non c'ha mai capito un fico secco....

è una che si informa mediante le cazzate che Yahoo fa circolare come news.... il cui massimo spessore è "Matt Demon ha detto no ad Avatar" o "la crema giusta ad ogni età"...

e' una che si gingilla nella cabina elettorale in preda al vuoto cosmico ...che poi trova un partito di nicchia "Forza Roma"... amore a prima vista… si illumina e segna la crocetta.

Si chi scrive … è una così….

E’ una che però ora vi deve dire una cosa….

Ed è emozionata….

Le viene un nodo in gola….

Perché è una … che per la prima volta SA COSA VOTARE ….

Lei vota SSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII…. Quattro volte SI…. Mille volte SIIIIIIIIIIIIIIII






Perché l’acqua è un bene di tutti

L’acqua non si può comprare…. Non si può vendere….

Tu puoi comprare il cielo? Le stelle? Il mare? I prati? Le nuvole? I pianeti? L’aria?

E allora ti fotti perché neanche l’acqua si può comprare o vendere!!!!!!!!!

Il nucleare se proprio lo vuoi vendere lo vendi lontanooooooooooooooooooo

Ma proprio lontano…..

Ma così lontano dove solo tu ci puoi arrivare

dicevamo quindi....
mi sono persa....
ah sì...

L'acqua è un bene di tutti... ed è libero....
la legge deve esser uguale per tutti.... deve valer per tutti non solo per i poveracci con le pezze al sedere come me
E il nucleare io non lo voglio....perchè già ci pensa l'Escherichia Coli a rovinare l'insalata che mi sto per mangiare !!!!!!

grazie a tutti per l'attenzione....

Il mio dibattito è finito
(qualcuno può passarmi un bicchiere d'acqua che mi si è seccata la gola?)

Così parlò Bussola… particolarmente ispirata… in una monotona giornata di giugno

…..
…..
…..

Ehm

…..
…..

Così parlò Bussola prima di rendersi conto che aveva poco tempo per ritrovare la sua scheda elettorale in quel caos cosmico che è la sua scrivania da cui molto spesso gli oggetti scomparsi non riemergono







mercoledì 8 giugno 2011

Rispetta gli alberi

Per un salentino un albero di ulivo è un albero sacro…. E’ l’eredità di suo padre, e del padre di suo padre, è ricchezza del presente ed è speranza nel futuro.

Gli ulivi nel Salento sono alberi secolari, han tronchi ritorti, e in cui sembrano all’interno dormire uomini dalle forme pesanti.

Quando ero piccola durante la campagna delle olive mio padre dava a me e mia sorella il compito di raccogliere le ulive che cadevano da un unico e grande albero che si trovava all’entrata della campagna.

Per noi era un gioco, ricompensato dal fatto che con il nostro secchiello potevamo andare da un frantoiano e contrattare un prezzo del nostro piccolo raccolto.

Ricordo che il nostro secchio era pieno oltre che di ulive anche di molta terra, le nostre manine durante la raccolta arraffavano un po’ come pareva a loro… senza grande precisione… un po’ ulive e un po’ terra.

I frantoiani guardavano quel secchio di olive sporche con un certo sdegno….quelle olive così combinate sarebbero servite a poco e inoltre rischiavano di rovinare la qualità anche delle altre.

Fortunatamente le intercessioni di mia madre riuscivano comunque ad aprire il portafogli del frantoiano e io e mia sorella potevamo rincasare con un gruzzoletto di soldini meritatamente guadagnato.

Dicevo… per noi bambini era un gioco… per mio padre un insegnamento… Ama la tua terra così come ti ho insegnato.

Con questo post partecipo ad una bella iniziativa segnalata da EVAQ….

Avere un blog ti permette di scrivere… di comunicare emozioni… di ricevere sentimenti in cambio … e tutto senza inutili sprechi di carta…
Puoi cambiare un concetto, ricopiare, cancellare, reiterare senza che nessun albero venga abbattuto o danneggiato…..



Per questo motivo sono felice di dire che questo blog è CO2 neutra



Volantini per l'ambiente

La campagna dei diversi blog porterà al ripopolamento di un’area disboscata.

Indipendentemente da tutto… sensibilizzare all’argomento penso sia segno di grande intelligenza… quindi partecipate anche voi all’iniziativa

Di seguito il modo di Fab di sensibilizzare all'argomento.... io gioco con le parole ... lui con le immagini




















lunedì 6 giugno 2011

Tu manco ci volevi stare con me

Tu manco ci volevi stare con me….

….

Invece…

Oggi facciamo due anni insieme….

E tu manco ci volevi stare con me….

Tu pensa…

Tu pensa poi che la settimana scorsa abbiamo fatto la promessa davanti al sacerdote….

Di sposarci ad ottobre e di onorarci per tutta la vita…

Tu pensa che i nostri nomi sono affissi davanti a due grossi portoni di una chiesa….

Tu pensa che Io mi dico….

E quella manco ci voleva stare con me….

E poi tu pensa che in due anni abbiamo entrambi trovato un lavoro stabile,

firmato un contratto a tempo indeterminato

fatto piccoli progetti e pian piano poi quelli grandi….

Cavoli….

Tu manco ci volevi stare con me…

ebbene sì, tu manco ci volevi stare con me

Tu pensa

che quando ti vedrò arrivare ad ottobre all’altare mi emozionerò….

E poi ti dirò

“Sei convinta?! Semplicemente perché se ben ricordo tu manco ci volevi stare con me”

PS: Se lo fa potrebbe venirmi un attacco di ridarella convulsa durante tutta la cerimonia religiosa

mercoledì 1 giugno 2011

L'altra metà della mela

Dicono che sulla faccia della terra c’è una sola persona che sia fatta per noi….

Che quando la incontri lo senti…..

Perché trovi l’altra metà della mela…..

E tutto trova un senso….

Ogni cosa trova il giusto ordine.

Uno psicologo ieri al corso pre-matrimoniale, ci ha spiegato che per far durare la coppia,
non bisogna mai perdere l’individualità,

non bisogna mai dimenticare se stessi.

La coppia è salda solo se ci sono individui saldi alla base…..

Io questo lo sapevo,

perché lo avevo appreso qui in metro.

La metro mia interminabile fonte di conoscenza.

L’altra metà della mela molto spesso non è uguale a noi….

Ma è complementare….

E’ quello che non sei tu….

Ma questo fa girare il mondo….

Vi lascio una foto di me e Fab…. La cui associazione mi fa morire dal ridere .... una principessina salentina e uno scugnizzo napoletano



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