venerdì 30 aprile 2010

week end

Nel week-end sono fuori... se passate di qui.... fate piano... perchè magari sto dormendo


giovedì 29 aprile 2010

Una gita fuori porta a Oporto e ti riporto il porto

Ebbene si…

Valentina la donna che fece capitolare più uomini della peste bubbonica nel 300
Federica la donna dall’accento inglese più fluente della regina madre
E io pronta a sacrificare la vita per dovere di cronaca,
siamo pronte per partire per il nostro 4° viaggio insieme….

E dove si va? Leggete il titolo “Una gita fuori porta a Oporto…” e se non siete affette come me da sindrome da “tabula rasa” in geografia…. avrete capito che andiamo a LISBONA!!!!!
E forse abbiniamo una gitarella a Oporto… o se ci rendiamo conto che è troppo distante dirottiamo verso Cascais e Sintra.

Visto che in questi viaggi noi ci si imbarca solo se la compagnia è low-cost… per andare a Lisbona questa volta ci affidiamo a easy-jet.
Costo biglietto andata e ritorno 3 persone e 2 bagagli da imbarcare: 596.39.

Per l’albergo la nostra mitica tour-operator ha scovato questo magnifico posticino in pieno centro


http://www.sterlinghotels.com/sterling/designhotels/index.aspx?id=64297


1 camera per 3 persone, 4 notti costa totale: 498 euro.

Se fate il totale totale ;-) diviso 3 persone otterrete un costo complessivo di 365 euro a persona per l'intero viaggio…. Che mi sembra una cifra onestissima!!!!!….

Cosa ci aspettiamo dal Portogallo? Sicuramente non quei precisini dei londinesi, quelli strafighi degli olandesi, e nemmeno i fancazzisti della Spagna meridionale…. Ma insomma speriamo di trovare bei posti e belle persone…..

….Non vediamo l’ora di partire…
Mentre lavoriamo, ogni tanto guardiamo il calendario 10 giorni non sono tanti…. Ma a volte sembrano infiniti


lunedì 26 aprile 2010

BUSSOLA


Bagaglio da imbarcare:

1 jeans
5 magliette colorate
2 felpe
1 paio di scarpe da ginnastiche
1 pantalone nero
1 pantalone di lino bianco
1 spazzola gentilmente donata da mia sorella
2 paia di scarpe da ginnastica
1 piastra anche se l’effetto è sempre abbastanza discutibile
1 pacco di assorbenti (dai tempi delle medie ho sempre l’angoscia che mi vengano in viaggio)
Scorte di medicinali per riattivare l’intestino (cosa che mi accomuna alle mie compagne)
In viaggio generalmente ci si potrebbe tranquillamente mettere un fiocchettino ai nostri intestini dal momento che sembrano che godano anche loro del panorama circostante e si dimenticano di portare a termine le loro normali attività)
1 busta piena di ninnoli e chincaglierie
Generalmente dimentico spazzolino e ometto le pantofole

Bagaglio a mano:
1 guida del National geographic
scorte di zuccheri da pronto intervento
un portatile acer-one e un telefonino versione un po’ tarocca di i-phone

Altro:
Parlo inglese solo con una pistola puntata alla testa e spagnolo con un coltello nella stessa location Rimango affascinata da tutto quello che mi circonda
E all’estero mangio tutto (persino gli insetti in Messico)

PS: Per inciso Fab aggiungerebbe che anche in Italia mangio tutto tanto che con la sua saggezza napoletana mi dice “E’ meglio (nel senso più economico) comprarti un vestito che portarti al ristorante”
Che vi devo dire…. Sto in salute!!!!!!




sabato 24 aprile 2010

Il figlio di Annachiara con una voglia di pizza in fronte e una di sfogliatella sulla chiappa

Era tutto pronto per la partenza a Napoli…..Io, Fab, Alberto e Annachiara eravamo pronti per andare a Napoli….

Era da una settimana che ne parlavamo…. Una gita organizzata a puntino…

Si partiva in macchina da Roma in 4, si lasciava la macchina al Vomero, e ci si incontrava con Carola, marito e la loro polpettina. Avremmo girato Napoli a destra e sinistra, pranzato in pizzeria Regina Mergherita, mangiato babà e sfogliatelle da Scaturchio fino a farne indigestione, bevuto il caffè napoletano in tazzina bollente dopo aver sorseggiato prima acqua fresca. Avremmo camminato tra colori e chiacchiere del centro storico, guardato i vestiti stesi al sole alle finestre, ci saremmo riempiti degli odori del pane appena sfornato, guardato le bellezze partenopee fare le sfilate sulle passerelle della città….
Ci saremmo inebriati di questa città fino a quando non saremmo tornati a Roma esausti ma felici….

Se non che….

Come dicono i Napoletani “il tempo oggi è una chiavica!!!” piove a Roma, piove a Napoli e piove in qualsiasi angolo dello stivale…

Quindi perché consumare tanta benzina per inzupparci di acqua piovana campana, quando a zero costi lo possiamo fare con quella romana????

Dopo alterne vicende a malincuore si è deciso di dire addio alla gita fuori porta….

Lo stato di Annachiara di facebook di oggi riporta “mi nascerà un figlio con una voglia di pizza in fronte e una di sfogliatella sulla chiappa”

Se pensate che lei non abbia ragione…. Guardate un attimo cosa sia il sito della migliore pasticceria campana…

http://www.apsas.it/scaturchio/default.htm

la foto in allegato è presa dal sito…

venerdì 23 aprile 2010

VALENTINA

Nessun bagaglio da imbarcare: per sfatare il mito che la donna elegante viaggia con tanti bagagli

Bagaglio a mano:
1 jeans diesel imbustato
2 vestitini leggeri imbustati
2 magliette pinko imbustate
1 magliettina liu jo imbustata
1 pantalone bianco imbustato
1 giacca di pelle non imbustata semplicemente perché le serve per il viaggio
1 zainetto bianco first-class imbustato
1 piastra per capelli super-professionale imbustata
1 phon per capelli da viaggio super-professionale imbustato
1 paio di scarpe da ginnastica imbustate in due singole buste
2 paia di scarpe con i tacchi imbustate in singole buste

Altro:
un’agendina piena di numeri di telefono di utenti di sesso maschile compreso quella della sua neverending story (nel senso che non riesce a far finire)
un i-phone che usa per gestire il branco di spasimanti e rimanere in contatto in tempo reale con la sua migliore amica (la mamma)
scorte di cioccolata per la traversata nonostante sia incredibilmente magra

Cibo preferito: giapponese e insalate
Lingua straniera prediletta: spagnolo appresa durante l’Erasmus a Barcellona


mercoledì 21 aprile 2010

Con le mani nella marmellata

Oggi al lavoro Carola di prima mattina si presenta alla mia postazione e mi poggia sopra le pratiche una rivista femminile
- Ti ho pensato mentre leggevo questo articolo in treno. Riguarda i blogger appassionati di viaggi che hanno fatto una professione della loro passione-
Mi dice dimostrando come al solito un enorme affetto nei miei confronti che le fa perdere l’attinenza alla realtà.

“Sarà l’estate dei frugal traveller” è il titolo dell’articolo. Do rapidamente un’ occhiata alle prime righe e penso che quanto meno l’articolo vale la pena di esser letto con calma

-Ammazza figo, me ne faccio una copia – le rispondo con la rivista in mano.

Penso infatti che sia meglio averne una copia da leggere in metro piuttosto che farsi vedere dai colleghi con il giornale in mano.

Mi dirigo nella stanza della fotocopiatrice e dopo aver litigato un po’ con la macchina ne esco con le mie 5 pagine copiate.

Il tempo di uscire dalla porta che vado quasi a sbattere con la figura possente della mia dirigente. Attimi di terrore in cui il tempo si ferma. Vedo che il suo sguardo scende rapidamente per posarsi sulle mie mani e sulla rivista femminile in bella vista. Mi sento venir meno.

-Buongiorno! – mi dice scontrosa e poi tira dritto.

Dopo pochi minuti la sento urlare come una iena dalla sua stanza con la sua segretaria parlando di asilo, di sanzioni disciplinari, di trasferimenti. Non ce l’aveva con me, lo posso dire solo ora dopo esser passata illesa a questa giornata, ma ho vissuto l’intero mercoledì in attesa di esser chiamata a rapporto per la fucilata in pubblica piazza

martedì 20 aprile 2010

FEDERICA

BAGAGLIO DA IMBARCARE N°1:

2 jeans ed un pantalone nero
4 t-shirt colorate
1 felpa nera da legare in vita se fa caldo
1 giacca leggera
2 paia di scarpe da ginnastica
1 crema per le mani
Un kit super accessoriato per la cura dentale
Nessuna spazzola: i suoi riccioli neri non si gestiscono con i normali mezzi di dominio femminile
Una farmacia ambulante soprattutto per quel che riguarda il mal di testa
2 guide: una della National Geographic perché le piacciono le figure, e una della Lonely Planet perché la preferisce per i testi
1 serie di stampate con tutto il materiale che è riuscita a reperire su internet sulla meta di destinazione

BAGAGLIO A MANO
1 canon reflex 550D
1 libro di lettura: Mondo Senza Fine di Ken Follett
1 passaporto ormai consunto

ALTRO:
1 fede d’oro
Inglese fluente migliore di quello della regina madre
Capacità di chiacchiera ai limiti dell’immaginabile in lingua italiana e inglese
Cibo preferito: Formaggi. Fino a poco tempo fa era convinta che il cioccolato le desse mal di testa e se ne privava, ora invece ne ha maturato una certa dipendenza.


domenica 18 aprile 2010

Preparativi

Se Fabrizio, è mio compagno del viaggio della vita… i viaggi, i veri viaggi …. Io li faccio solo con le mie amiche…. Ok, viaggio con molte altre persone, compresa anche me medesima, sola e solitaria, ma i viaggi con le mie amiche-colleghe risultano da ormai 4 anni sempre garanzia di successo.

In ordine abbiamo fatto, Londra per festeggiare il trasferimento a Roma, Amsterdam per l’addio al nubilato di Carola, Siviglia per l’addio al nubilato di Federica e parimenti il mio addio allo zitellaggio…

Se pensiate che l’addio allo zitellaggio non si debba festeggiare, beh provatelo a dire alla mia famiglia….. madre, nonna e zie se non fosse per il pellegrinaggio a Leuca per accendere un cero alla madonna per la grazia ricevuta …. Sarebbero state sicuramente pronte a venire in viaggio con noi….

Ad ogni modo, durante il soggiorno a Siviglia Federica aveva annunciato nefasta, che quello probabilmente sarebbe stato per lei l’ultimo viaggio con noi, dal momento che di lì ad un anno si vedeva già donna in carriera, moglie incallita, e madre di un parto trigemellare….un po’ come era stato per Carola…

Fortunatamente, i preparativi del matrimonio, quelli del concorso per la stabilizzazione hanno rallentato i lavori in corso per la nascita di questo nugolo di creature….

Questo mese era quello decisivo… si navigava a vista…. Bisognava monitorare la sua ovulazione minuto per minuto…. Se aveva dei ritardi Io e Valentina saremmo state spacciate….con un puf…. Evaporava la nostra possibilità di un altro e forse ultimo viaggio insieme….


Quando venerdì ci ha chiamato a rapporto davanti alla macchinetta con aria mesta, sapevamo tutte la solennità del momento…

Ci ha offerto il caffè…. Ha gingillato intorno… Non trovava le parole…. Noi prendevamo tempo insieme a lei…

Poi infine tristemente ci ha detto - Ragazze…. possiamo organizzare il viaggio…mi è venuto il ciclo! –

Lei era seriamente triste…. Noi un attimino meno….

Dopo due minuti di faccia di circostanza, degna del momento,ci è sfuggito un
- Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, dove si va???? -


martedì 13 aprile 2010

Compagni di viaggio

Io e Fab non siamo proprio due gemelli siamesi…. Quando lui è in fase coccola, io mi imbarazzo e gli faccio le facce buffe….dice che lo “castro emotivamente” quando lui si alza “menestrello dell’amore”… :-) e a me vien da ridere….


Lui odia il cibo giapponese, mentre io potrei farci un’indigestione…. Ha, inoltre, una certa idiosincrasia per le cose tonde (questo me l’ha detto la sorella)… pertanto guarda con una certa diffidenza ciliegie, olive, piselli e ceci….


Ama l’inglese….io lo detesto, è una vita che lo studio, ma sempre con risultati relativi, mentre adoro lo spagnolo, lingua che ho appreso in pochissimo tempo….


Quando ho bisogno di comunicare, generalmente scrivo in italiano mentre lui è poliglotta: usa per la lingua scritta il romanesco e per la lingua parlata il napoletano….


Io ho un rapporto maniacale con il mio pc, lui con il suo telefonino.


Ringraziando il cielo è un indefesso guidatore, quanto io sono un’instancabile passeggera della metropolitana .


Come ogni napoletano è giocherellone e in situazioni impreviste è capace di attaccar bottone con chiunque o qualunque cosa gli capiti affianco. Io nella stessa situazione, avessi una gomma mi cancellerei a mano dalla scena. In queste circostanze, vedendo il mio imbarazzo, generalmente mi fa notare che quando alla nascita il Signore ha distribuito la vergogna,probabilmente io ho preso la parte che spettava a tutta la fila di quel giorno…


Insomma,
se qualcuno qualche anno fa ci avesse detto che saremmo finiti insieme probabilmente avremmo entrambi gridato all’unisono: PIUTTOSTO DIVENTO GAY! :-)


domenica 11 aprile 2010

Paiare

Nel Salento molto spesso il turista rimane affascinato da antiche costruzioni in pietra che chiama erroneamente trulli. Nella realtà i trulli si trovano ad Alberobello, le nostre costruzioni prendono il nome di paiare, probabilmente perché inizialmente utilizzati come depositi della paglia, e diventate in seguito rifugio per uomini ed animali. Ciò che differenzia un trullo da una paiara, è la forma. La paiara, non ha una struttura conica come il trullo, ma è formata da due coni semi-tronchi disposti l'uno sopra l’altro.



Queste antiche abitazioni venivano usate principalmente nel periodo estivo, quando la famiglia si trasferiva dal paese in campagna vicino al mare, per poter esser maggiormente presente nei lavori agricoli.
La terra del Salento è molto pietrosa, quindi difficilmente coltivabile come tale. La rimozione delle pietre, quindi aveva il doppio vantaggio: quello di rendere più fertile la terra e quello di aver materiale per costruire dimore per uomini e animali.
Non è difficile trovare vicino ad una paiara anche una piccola stalla dove mettere a riposo gli animali per la notte, e "parcheggiare" il carretto.


Le paiare vengono costruite con una tecnica antica, di incastro di pietre, unito a un po’ di terra impastata. Un sottile strato di calce serviva per sterilizzare l’ambiente.

Questa tecnica antica che con gli anni tende a scomparire prevede che le pietre abbiano tutte un’inclinazione verso l’esterno, così se la notte piove l’acqua scivola esternamente da pietra a pietra e in caso di crollo per lo stesso fenomeno, le pietre scivolano le une sulle altre verso l’esterno senza colpire chi malauguratamente dorme all’interno.
Le paiare all’interno possono essere costituite da un unico grande ambiente o nei casi di paiare più articolate da ambienti diversi.

Immancabile ad ogni modo è l’angolo cucina

E quando possibile l’angolo lavanderia interno, anche se è più frequente quello esterno.

A volte nella stanza notte è possibile trovare cose in cui mai avremmo pensato di imbatterci, come queste rurali arnie. Nella stanza da letto, così, giusto per esser più comodi per controllare gli alveari.

Ebbene sì si dormiva insieme alle api.
Sull’altro lato della stanza, ci poteva essere un piccolo caminetto sulla sinistra della porta e delle finestrelle dalla parte opposta dove appoggiare il cappello e altri piccoli oggetti.

Se siete in una paiara e alzato lo sguardo, probabilmente vedete qualcosa come questa raffinata tecnica di incastro. Non so cosa ne pensiate, ma secondo me, all’epoca molti contadini avrebbero meritato una laurea in architettura.

Le porte sono semplici, perché diciamoci la verità, i ladri non venivano, c’era poco da rubare. E poi ci si conosceva tutti.

Le scale che siano interne o esterne, hanno un’angolazione tale che sposta il baricentro della persona che sale, verso la parete della costruzione. Questo era pensato per avere una maggior sicurezza nella salita, visto che molto spesso chi saliva in cima ci trovava a portar sulle spalle grossi sacchi (magari pieni di pomodori o fichi da essiccare al sole).


Una volta saliti in cima alla paiare, con sacchi o senza sacchi, non vi resta che ammirare la campagna salentina da un’altra prospettiva.

Vi lascio con queste due immagini, che rappresentano una la capacità delle piccole cose di adattarsi a condizioni estreme. ...

...e la seconda di come con un po’ di ingegno un grosso tronco d’albero possa diventare un simpatico pollaio

martedì 6 aprile 2010

Sabburchi - Sepolcri

Il giovedì santo nel Salento è imperdibile il tour dei Sepolcri, o localmente detti Sabburchi. Gli altari di chiese e cappelle vengano adornati in tale giorno con tessuti porpora, candele, simboli cristiani e ovviamente gli immancabili sabburchi, germogli di grano o di altri semi.







Le piantine vengono fatte crescere per 40 giorni in un luogo completamente buio, generalmente cantine o stanze chiuse. Per tutto il tempo i germogli vengono innaffiati quotidianamente.

La crescita in assenza di luce blocca la sintesi clorofilliana delle giovani piantine, e questo spiega quindi la ragione della loro colorazione tipica bianca, simbolo di purezza e resurrezione.




La sera del giovedì santo (in concomitanza con la messa in Coena Domini) i diversi vasi vengono esposti sugli altari di chiese e cappelle, per esser ammirati dai locali o dai turisti presenti nel territorio salentino.
La tradizione è probabilmente di origine bizantina, presente anche in alcune zone della Sicilia e della Calabria







giovedì 1 aprile 2010

Buona Pasqua

Buona Pasqua....

a chi vuole starsene un pò per conto suo ....


a chi in questi giorni vuole un pò dormire e riposarsi.....


a chi ha bisogno di tempo per studiare....


a chi deve fare un pò di pulizia a casa o fra i suoi pensieri ....

a chi ancora non sa che fare e come al solito si decide sempre all'ultimo....

a chi sente la necessità di pregare per se o per i suoi cari ...

....

e a chi ha tanta voglia di fare nuove amicizie




LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...