Dieci cose che non sapevi di Bussola.
1. La mattina quando si sveglia si abbradipa per 20 minuti a fissare un punto indefinito della parete cercando di prendere contatto con la realtà che la circonda. Se qualcuno la sfiora in quei 20 minuti si gira felina e azzanna.
2. Sa sbadigliare a bocca chiusa e narice larghe. Lo sbadiglio a bocca aperta le da maggiore soddisfazione ma quello a narice larghe le risulta utile e pratico durante convegni e lunghe riunioni. Ora dato il raffreddore è in procinto di iniziare un corso di respirazione dalle orecchie.
3. E’ affetta da desiderio compulsivo e ossessivo di assaggiare le cose che si trovano nel piatto del commensale vicino. Se lei mangia tiramisù e Fab a suo lato una bistecca, lei lascia per un attimo il suo tiramisù, si ruba un pezzo di bistecca da Fab e contenta ritorna nuovamente al suo tiramisù.
4. E’ priva di senso d’orientamento. Potrebbe perdersi nel breve spazio che dista la cucina dalla stanza da letto. Vive le strade del suo quartiere ogni volta come un’eterna sorpresa
5. Ha un senso civico pari a quello di un pesce rosso in una palla di vetro. Ascolta notizie di politica solo per fare gossip. Quando sente che uno va con un trans e un altro con una sedicenne pensa che nella vita c’è anche chi ha meno senso civico di lei.
6. Odia fare le ore piccole la sera. Da bambina chiunque ci fosse stato a casa dopo le 20.30 la vedeva entrare in salotto e dire “Buona notte a tutti io vado a letto”. Da adulta l’orario è stato leggermente posticipato
7. E’ un’accanita fan di “Chi l’ha visto?”…poi non dorme la notte per paura o se dorme ha gli incubi… ma questa è un’altra storia
8. Ha una relazione conflittuale con il proprio intestino. Lei è vittima di questo rapporto autoritario.
9. Acquista biglietti solo andata verso le nuvole quando un argomento la annoia
10. Ha un sogno nel cassetto: vendere lupini nelle spiagge dell’Australia
giovedì 17 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
Tu scrivimi
Scrivimi
Sono sempre stata pigra nel parlare. Da bambina ho detto la mia prima parola con notevole ritardo rispetto ai miei coetanei. Ho imparato prima a camminare e poi a parlare.
Anche da adulta, le parole mi pesano in bocca. Preferisco il silenzio alle chiacchiere. Lo sanno le mie amiche, che di parole io per natura ne libero poche.
In compenso quelle che libero le penso, non è detto che siano sempre giuste ma quantomeno sono sempre pensate. Con l’aggravante che quando sono sbagliate erano pure pensate.
Sulle parole di carta sono maestra. Carta e inchiostro… o tastiera e byte.
Le parole scritte mi escono bene… le infilo una dietro l’altra come perle di una collana, le attacco, le stacco, faccio vorticare intorno a me, le acquieto su carta, e le sigillo su essa.
Di quelle, si conosco l’arte.
Sebbene mia madre è la più avvezza all’arte letteraria, penso che la passione per lo scrivere l’abbia ereditata da mio padre.
Da piccola le cose importanti me l’ha sempre scritte e mai dette a voce. Le ha sempre curate, pensate e poi quando ha creduto che fossero esattamente come le aveva pensate me le ha donate su un foglio di carta.
Ho sempre letto quelle lettere con un guizzo di trepidazione.
Di seguito uno scatto di Fab alla modella Giovanna N e il video di una canzone che ho spesso pensato fosse stata scritta appositamente per me

Sono sempre stata pigra nel parlare. Da bambina ho detto la mia prima parola con notevole ritardo rispetto ai miei coetanei. Ho imparato prima a camminare e poi a parlare.
Anche da adulta, le parole mi pesano in bocca. Preferisco il silenzio alle chiacchiere. Lo sanno le mie amiche, che di parole io per natura ne libero poche.
In compenso quelle che libero le penso, non è detto che siano sempre giuste ma quantomeno sono sempre pensate. Con l’aggravante che quando sono sbagliate erano pure pensate.
Sulle parole di carta sono maestra. Carta e inchiostro… o tastiera e byte.
Le parole scritte mi escono bene… le infilo una dietro l’altra come perle di una collana, le attacco, le stacco, faccio vorticare intorno a me, le acquieto su carta, e le sigillo su essa.
Di quelle, si conosco l’arte.
Sebbene mia madre è la più avvezza all’arte letteraria, penso che la passione per lo scrivere l’abbia ereditata da mio padre.
Da piccola le cose importanti me l’ha sempre scritte e mai dette a voce. Le ha sempre curate, pensate e poi quando ha creduto che fossero esattamente come le aveva pensate me le ha donate su un foglio di carta.
Ho sempre letto quelle lettere con un guizzo di trepidazione.
Di seguito uno scatto di Fab alla modella Giovanna N e il video di una canzone che ho spesso pensato fosse stata scritta appositamente per me

sabato 12 febbraio 2011
Ronzini ronzanti
- Fab perché questa settimana devi andare di sabato mattina a lavorare?…. Io sto male…..cof cof…. Perché non rimani con me a fare coccoline….. Ehhhhhhhhhhhhh????–
- Dai che sono questi capricci, te l’ho detto che questa settimana ci dovevo andare per dei lavori che stanno facendo in ufficio da me….-
- Ufffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….. Ufffffffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….Uffffffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……. –
- Eddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..te lo avevo detto-
- Cof Cof… ma io sto tanto male….. sai che quando ero piccolina ed avevo la febbre la mamma tornando da casa mi portava sempre un regalino…. Un giocattolino….Mi porti un giocattolino pure tu ora che torni dal lavoro?
- Che giocattolino vuoi?
- Ummmmmmmmm fammici pensare….. Mio minipony!!!!!
Mi arriva un bacio sulla fronte e un saluto frettoloso….
Al pomeriggio quando Fab rientra, non è solo.
- Mio minipony è uscito di produzione… questo è il ronzino che va di moda ora, cugino scemo di mio minipony. - mi ha detto
L’AMORE E' QUESTO…..Essere scemi ma esserlo in due!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Buon San Valentino
- Dai che sono questi capricci, te l’ho detto che questa settimana ci dovevo andare per dei lavori che stanno facendo in ufficio da me….-
- Ufffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….. Ufffffffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….Uffffffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……. –
- Eddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…..te lo avevo detto-
- Cof Cof… ma io sto tanto male….. sai che quando ero piccolina ed avevo la febbre la mamma tornando da casa mi portava sempre un regalino…. Un giocattolino….Mi porti un giocattolino pure tu ora che torni dal lavoro?
- Che giocattolino vuoi?
- Ummmmmmmmm fammici pensare….. Mio minipony!!!!!
Mi arriva un bacio sulla fronte e un saluto frettoloso….
Al pomeriggio quando Fab rientra, non è solo.
- Mio minipony è uscito di produzione… questo è il ronzino che va di moda ora, cugino scemo di mio minipony. - mi ha detto
L’AMORE E' QUESTO…..Essere scemi ma esserlo in due!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Buon San Valentino

giovedì 10 febbraio 2011
Carola, cuori, San Valentino
Conobbi Carola a Milano in un master che avevamo vinto insieme. Ci sentimmo prima dell’inizio delle lezioni per telefono e visto che a pelle ci fummo simpatiche decidemmo di prenderci casa insieme. A me e Carola si aggiunse poco dopo anche Fede BM.
Quando si presentò per la prima volta a casa a Milano, Carola aveva degli occhialoni grossi e non riusciva a smettere di piangere per aver dovuto lasciare il suo paese, la sua casa, il suo amore.
Ci disse subito che a casa non sapeva fare nulla eccetto il caffè. Mai fatto lavatrici, mai stirato. Però si dichiarava in grado di poter imparare.
Io e Fede alla vita domestica eravamo più avvezze.
Tutte e tre abbiamo passato un anno e mezzo intenso tra vita da emigrate, tra studio e lavoro.
In un anno e mezzo Carola ha imparato a cucinare, a usare le spezie, a fare le lavatrici e a stirare. Caffè e tisane rimangono il suo pezzo forte.
In sette anni di amicizia Carola è diventata madre e moglie di una figlia e quasi due ;), Fede di una nuova di zecca…. .
Carola ora abita nella sua nuova casa con la sua nuova cucina, ha imparato a cucinare e mi dice emozionata
- Ieri sera ho fatto un dolce, l’ho fatto a caso con quello che avevo, a mio marito è piaciuto molto e ha deciso di far colazione a casa prima di andare al lavoro…. –
Carola domani ci ha invitato a cena, ed ha deciso di prepararci qualcosa di speciale.
Vi lascio una ricetta facile, facile come quelle giuste per Carola. Ho usato la ricetta di mamma che cucina e l’ho modificata con quello che avevo :) e con quello che volevo :)
Buon San Valentino a tutte
Ingredienti
1 l di latte
70 gr di zucchero
12 fogli di gelatina
qualche goccia estratto di vaniglia
Frutti di bosco congelati
miele
In un pentolino con fiamma bassa, bollire il latte con lo zucchero e l'estratto di vaniglia. Sciacquare in acqua fredda i fogli di gelatina, strizzare e aggiungere nel latte sul fuoco fino a completa dissoluzione.Versare nello stampo e lasciar raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno mezza giornata.
Quando il composto è ben solidificato togliere dallo stampo. Guarnire con i frutti di bosco mescolati a due cucchiai di miele e passati in padella con un pò di succo di agrumi.

Quando si presentò per la prima volta a casa a Milano, Carola aveva degli occhialoni grossi e non riusciva a smettere di piangere per aver dovuto lasciare il suo paese, la sua casa, il suo amore.
Ci disse subito che a casa non sapeva fare nulla eccetto il caffè. Mai fatto lavatrici, mai stirato. Però si dichiarava in grado di poter imparare.
Io e Fede alla vita domestica eravamo più avvezze.
Tutte e tre abbiamo passato un anno e mezzo intenso tra vita da emigrate, tra studio e lavoro.
In un anno e mezzo Carola ha imparato a cucinare, a usare le spezie, a fare le lavatrici e a stirare. Caffè e tisane rimangono il suo pezzo forte.
In sette anni di amicizia Carola è diventata madre e moglie di una figlia e quasi due ;), Fede di una nuova di zecca…. .
Carola ora abita nella sua nuova casa con la sua nuova cucina, ha imparato a cucinare e mi dice emozionata
- Ieri sera ho fatto un dolce, l’ho fatto a caso con quello che avevo, a mio marito è piaciuto molto e ha deciso di far colazione a casa prima di andare al lavoro…. –
Carola domani ci ha invitato a cena, ed ha deciso di prepararci qualcosa di speciale.
Vi lascio una ricetta facile, facile come quelle giuste per Carola. Ho usato la ricetta di mamma che cucina e l’ho modificata con quello che avevo :) e con quello che volevo :)
Buon San Valentino a tutte
Ingredienti
1 l di latte
70 gr di zucchero
12 fogli di gelatina
qualche goccia estratto di vaniglia
Frutti di bosco congelati
miele
In un pentolino con fiamma bassa, bollire il latte con lo zucchero e l'estratto di vaniglia. Sciacquare in acqua fredda i fogli di gelatina, strizzare e aggiungere nel latte sul fuoco fino a completa dissoluzione.Versare nello stampo e lasciar raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno mezza giornata.
Quando il composto è ben solidificato togliere dallo stampo. Guarnire con i frutti di bosco mescolati a due cucchiai di miele e passati in padella con un pò di succo di agrumi.


lunedì 7 febbraio 2011
Giungendo dal mare....
Abbiamo cercato diversi ristoranti per il nostro matrimonio. Ci siamo imbattuti in persone saccenti, in locali principeschi, in zone insignificanti.
Dopo una giornata di disfatte abbiamo imboccato il parcheggio di un ristorante a strapiombo sul mare. Eravamo un po’ scoraggiati e demotivati ma siamo entrati lo stesso.
Siamo entrati anche se in quel ristorante ho festeggiato la mia comunione, la mia cresima e non avevo nessuna voglia di finire l’elenco dei riti religiosi festeggiandoci anche il matrimonio.
Non ci entravo probabilmente da quegli anni e non sapevo che il ristorante fosse andato incontro a un lungo lavoro di ristrutturazione.
Dicono che quando si è davanti al proprio vestito da sposa lo si riconosce e lo si sceglie. Io ancora non ho riconosciuto il vestito (anche perché devo ancora iniziarlo a cercare) ma sicuramente ho riconosciuto il ristorante.
Essere in sospeso in un locale completamente allestito a vetrate e vedere a destra sinistra ovunque intorno a te il mare…. Beh mi ha emozionato.
La giornata era bella e un primo sole di bella stagione rendeva lo spettacolo ancora più bello.
Sarà che in quel locale mi sono rivista bambina con il vestito della comunione, ragazzina con quello della cresima e perché no anche fra un po’ con quello del matrimonio… che per poco non scoppiavo a piangere davanti al proprietario che ci elencava il menù di pesce.
Il locale ha un piccolo approdo in cui ci si può attraccare con la barca…..E quindi abbiamo deciso che gli sposi si presenteranno ai loro invitati giungendo dal mare con la mia barca di famiglia, guidata dal mozzo di mia sorella.
Ora aspettiamo per maggior sicurezza di sentire il preventivo di un altro locale che pure ci è piaciuto… ma in fondo in fondo io e Fab in cuor nostro abbiamo già scelto.
Di seguito uno scatto di Fab in cui è possibile vedere....ehm intuire... il porto da cui io e Fab partiremo direzione ristorante

In questa foto G. N.
Dopo una giornata di disfatte abbiamo imboccato il parcheggio di un ristorante a strapiombo sul mare. Eravamo un po’ scoraggiati e demotivati ma siamo entrati lo stesso.
Siamo entrati anche se in quel ristorante ho festeggiato la mia comunione, la mia cresima e non avevo nessuna voglia di finire l’elenco dei riti religiosi festeggiandoci anche il matrimonio.
Non ci entravo probabilmente da quegli anni e non sapevo che il ristorante fosse andato incontro a un lungo lavoro di ristrutturazione.
Dicono che quando si è davanti al proprio vestito da sposa lo si riconosce e lo si sceglie. Io ancora non ho riconosciuto il vestito (anche perché devo ancora iniziarlo a cercare) ma sicuramente ho riconosciuto il ristorante.
Essere in sospeso in un locale completamente allestito a vetrate e vedere a destra sinistra ovunque intorno a te il mare…. Beh mi ha emozionato.
La giornata era bella e un primo sole di bella stagione rendeva lo spettacolo ancora più bello.
Sarà che in quel locale mi sono rivista bambina con il vestito della comunione, ragazzina con quello della cresima e perché no anche fra un po’ con quello del matrimonio… che per poco non scoppiavo a piangere davanti al proprietario che ci elencava il menù di pesce.
Il locale ha un piccolo approdo in cui ci si può attraccare con la barca…..E quindi abbiamo deciso che gli sposi si presenteranno ai loro invitati giungendo dal mare con la mia barca di famiglia, guidata dal mozzo di mia sorella.
Ora aspettiamo per maggior sicurezza di sentire il preventivo di un altro locale che pure ci è piaciuto… ma in fondo in fondo io e Fab in cuor nostro abbiamo già scelto.
Di seguito uno scatto di Fab in cui è possibile vedere....ehm intuire... il porto da cui io e Fab partiremo direzione ristorante

In questa foto G. N.
sabato 5 febbraio 2011
Siamo in ritardooooo...
- Bussolllllllllllllaaaaaaaaaaaa siamo in ritardo.....
- Arrivo, sono pronta..... l'ultimo spruzzo di profumo ... sistemo il rossetto e vengo -
- Preso i fiori?
cenno di testa di assenso
- Chiuso il gas?
- Fatto!
- Ok andiamo che siamo in ritardo....
- No Fab.... due minuti.... scusa....devo fare una cosina -
- Cosaaaaaaaaaaaaaaa??????????? Ma non è possibile sei sempre in ritardo sul ritardo....Che devi fare ora?
- La pipì :)
Il tempo di una pipì e poi andiamo da Ale&Sara..... veniteci a trovare lì :)
- Arrivo, sono pronta..... l'ultimo spruzzo di profumo ... sistemo il rossetto e vengo -
- Preso i fiori?
cenno di testa di assenso
- Chiuso il gas?
- Fatto!
- Ok andiamo che siamo in ritardo....
- No Fab.... due minuti.... scusa....devo fare una cosina -
- Cosaaaaaaaaaaaaaaa??????????? Ma non è possibile sei sempre in ritardo sul ritardo....Che devi fare ora?
- La pipì :)
Il tempo di una pipì e poi andiamo da Ale&Sara..... veniteci a trovare lì :)
martedì 1 febbraio 2011
per il mio matrimonio vorrei
Il mio matrimonio.
Qui fervono i preparativi… o quanto meno “fervo” io.
La mia amica di Londra mi ha detto che vorrebbe farmi da wedding planner…. E avrebbe avuto piacere che andassi a Londra per comprare tutto l’occorrente per una festa principesca.
La mia amica ama le favole…. E la sua vita è da favola…. Io anche amo le favole ma ho capito che tra la favola e la realtà ci sono tanti euro di differenza…..
E questo fa la differenza…
Quindi ho pensato che faccio da wedding planner by myself come la maggior parte dei cristi che si accontentano di sognare leggendo un libro di cenerentola, ma poi lo chiudono e vanno a pagare la bolletta alla posta.
Favola o non favola vorrei che il nostro matrimonio parlasse di noi… pertanto mi accingo nei preparativi di un matrimonio poco convenzionale ma personalizzato e fatto con amore, nella speranza che possa esser apprezzato dagli invitati.
Vi aggiornerò di tanto in tanto nei preparativi di questo opera mastodontica che è quella dell’organizzazione di un matrimonio…..
Vi renderò partecipi dei miei sospiri, delle mie gioie e delle mie disfatte…. Contro la vostra volontà vi sevizierò.
E come non iniziare dal vestito?
Vorrei evitare un vestito sullo stile di “Barbie fior di pesca”. Ve la ricordate voi quella gran coattella????
Il mio vestito vorrei che fosse il più semplice possibile…. Mi piacerebbe però avere delle scarpe colorate. L’etichetta vuole che scarpe colorate si abbinino con bouquet e cravatta dello sposo.
Fab mi ha detto che se gli propino una cravatta colorata strana, non si fa trovare davanti la chiesa.
Davanti a simili argomentazioni ho pensato di lasciarlo libero di scegliersi la cravatta che vuole.
Vi lascio alcune foto prese dal blog tren di nozze per capire cosa mi frulla in testa ;)
Per quanto l’ultima foto sia strepitosa, per una cosa così io e Fab potremmo rimanere bloccati entrambi dal colpo della strega…..quindi quella foto dimenticatevela pure :)
Mentre quelle sulla spiaggia sono molto probabili ;)




Qui fervono i preparativi… o quanto meno “fervo” io.
La mia amica di Londra mi ha detto che vorrebbe farmi da wedding planner…. E avrebbe avuto piacere che andassi a Londra per comprare tutto l’occorrente per una festa principesca.
La mia amica ama le favole…. E la sua vita è da favola…. Io anche amo le favole ma ho capito che tra la favola e la realtà ci sono tanti euro di differenza…..
E questo fa la differenza…
Quindi ho pensato che faccio da wedding planner by myself come la maggior parte dei cristi che si accontentano di sognare leggendo un libro di cenerentola, ma poi lo chiudono e vanno a pagare la bolletta alla posta.
Favola o non favola vorrei che il nostro matrimonio parlasse di noi… pertanto mi accingo nei preparativi di un matrimonio poco convenzionale ma personalizzato e fatto con amore, nella speranza che possa esser apprezzato dagli invitati.
Vi aggiornerò di tanto in tanto nei preparativi di questo opera mastodontica che è quella dell’organizzazione di un matrimonio…..
Vi renderò partecipi dei miei sospiri, delle mie gioie e delle mie disfatte…. Contro la vostra volontà vi sevizierò.
E come non iniziare dal vestito?
Vorrei evitare un vestito sullo stile di “Barbie fior di pesca”. Ve la ricordate voi quella gran coattella????
Il mio vestito vorrei che fosse il più semplice possibile…. Mi piacerebbe però avere delle scarpe colorate. L’etichetta vuole che scarpe colorate si abbinino con bouquet e cravatta dello sposo.
Fab mi ha detto che se gli propino una cravatta colorata strana, non si fa trovare davanti la chiesa.
Davanti a simili argomentazioni ho pensato di lasciarlo libero di scegliersi la cravatta che vuole.
Vi lascio alcune foto prese dal blog tren di nozze per capire cosa mi frulla in testa ;)
Per quanto l’ultima foto sia strepitosa, per una cosa così io e Fab potremmo rimanere bloccati entrambi dal colpo della strega…..quindi quella foto dimenticatevela pure :)
Mentre quelle sulla spiaggia sono molto probabili ;)





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