domenica 13 ottobre 2013

Prime settimane

Pensavo fosse più semplice prendersi cura di un cucciolo di 4 chili e 100 per 55 cm di altezza; invece mi sbagliavo.  Questi gnometti sono un concentrato di energia implosa sempre pronti ad esplodere in pianti e urla strazianti al primo soffio di aria. Nicolò è di per sé un bimbo buono, poco impegnativo che di suo ci mette poco per mandare in frantumi la tranquillità di casa. Generalmente Nicolò è quindi di facile gestione, nonostante ciò se gli capitano le giornate no, “levate proprio”, diventa uno shuttle schizzato in cielo a tutta velocità senza comandi.    

Questi cuccioli sanno fare poche cose oltre a dormire, mangiare, fare pipì, cacca e sporcare pannolini in quantità industriale…. A si sanno anche piangere. Nicolò piange se ha fame, piange se ha sonno, piange se deve fare la cacca, piange se ha aria nello stomaco, piange se ha il pistolino all’aria (tutti hanno le proprie debolezze, quella del pistolino scoperto  è la sua). Non è facile quindi interpretare il singolo pianto a quale dei messaggi che lui intende mandare, corrisponda. Si va quindi per esclusioni, inizi a provarle tutte fino a quando per la legge dei grandi numeri, becchi l’azione giusta a cui corrisponde una sua reazione giusta, quella di acquetarsi. Ovviamente prima di fare la cosa giusta ne hai provate altre tremila che erano sbagliate, e che lo hanno fatto indispettire ulteriormente, provocando un aumento in decibel del tono del suo pianto. Durante le sue crisi di pianto cerchi quindi di correre alla velocità della luce, sperando di riuscire a placarlo, prima che l’inquilino del piano di sotto venga a suonarti alla porta facendoti presente che i rumori molesti non sono graditi alle quattro del mattino.

Insomma in questo mese di Ottobre le mie giornate passano così, tra pianti furibondi in cui  Nicolò sembra un riposseduto, cambi di pannolini che  incrementano la spazzatura di Roma facendo aumentare il rischio che la città diventi una seconda Napoli, e bagnetti al cardiopalma che temi sempre che il bambino ti sgusci via e vada a finire tra le braccia di quella del primo piano.
Dicono che siano così solo i primi mesi,e me lo auguro, perché sarebbe carino uscire da questo empasse di pipì cacca e nanna per fare qualcosa di un po’ più esaltante.


In  compenso comunque ci sono momenti in cui il tuo riposseduto, ti fa sciogliere di tenerezza e gli perdoni le cacche, le pipì, le levatacce, le puzze, le tutine zuppe di pipì pronte da lavare. Nicolò ad esempio mi sconquassa di dolcezza quando lo avvicino alla mia guancia e con quella sua boccuccia mi “sbavazza” tutta come fossi un gelato libidinoso, quando incrocia gli occhi per mettermi a fuoco e nel momento in cui finalmente ci riesce mi stampa un sorriso luminoso che gli riempie il viso, o quando stira e flette le gambine come se avesse le coliche e allora io lo prendo in braccio per calmarlo e lui si acqueta ranicchiandosi nell’incavo tra collo e braccia, facendomi seriamente sospettare che quella delle coliche era solo una scusa per stare vicini vicini.



14 commenti:

  1. Ehi si, non è semplice stare dietro ad un bimbo così piccolo....e nessuno quando sei incinta te lo dice....!!!!!!
    Cmq si, è solo all'inizio, x esempio con Diego che ora ha 2 anni e mezzo è stato molto difficile all'inizio ma ora che si è tranquillizzato va molto meglio. Vedrai che prima o poi riuscirai a fare qualcosa x te stessa!!!!!! E poi vedi il blog lo aggiorni sempre, non stai solo dietro a pannolini e pianti!!!!
    Dai, dai, dai che ce la fai!!
    Un grosso abbraccio!!

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    1. Spero però di non dover aspettare due anni.... Ti prego dimmi che la situazione migliora prima

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  2. Auguriiiiiiiiiiii <3 Benvenuto Nicolò
    I figli ripagano eccellentemente con un abbraccio, con un sorriso... con una scusa per stare vicini!
    SMACK <3

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  3. l'approccio, tuo, è quello giusto.
    si fa, si prova, si sbaglia, si riprova, oggi va, domani va anche un po' meglio, ma si sa, dopodomani potrebbe già cambiare...
    un attimo è fatica, l'attimo dopo è gioia infinita e inenarrabile, e poi di nuovo sconforto, e noia, e poi delizia e sorrisi e meraviglia.
    una danza, da ballare tutta, passo dopo passo.
    'notte!

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    1. Non potevi descrivere meglio lo tsunami emotivo di queste prime settimane

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  4. Forza forza ...è un amore:-)tu sei bravissima :-)

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  5. Amorino tenerino!
    Tieni duro Bussola!

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  6. eh si...è proprio così...Bea nata dismatura ( con tanta fame non mangiava da due settimane) di notte era un orologio le sue 4 ore e sveglia per mangiare....adesso la notte va meglio ha 19 mesi mesi...il peggio è andato...forza e coraggio...i primi mesi sono i più duri poi inizia la discesa...

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  7. Ma che bello il tuo pupone!!!
    i primi mesi per me hanno soltanto una definizione: APNEA! :)
    Poi si comincia a tirare il primo respiro per fortuna...

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  8. già un vocabolario mamma bambino non lo forniscono col parto, ma poi per la full immersion reciproca ci si traduce che è una meraviglia, resisti :)

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    1. Effettivamente devo dire che giorno dopo giorno riesco a capire i suoi ngue' ngue' sempre meglio... Pare meraviglioso riuscire ad interpretarlo....

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  9. vai così che sembra te la stia cavando alla grande!

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  10. e' bellissimo sto pupotto...sono fasi passeggere passera'.^_*

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