lunedì 2 aprile 2012

Incenso


Quando vivevamo a Milano con le mie coinquiline Carola e Federica, spesso sentivamo lungo la rampa delle scale del condominio, la domenica intorno alle 10.00 un forte odore di incenso.

Era un odore quanto mai bizzarro in un palazzo milanese, perché richiamava le funzioni religiose. Si aveva l’idea di esser stati sbalzati  in una cattedrale nel bel mezzo di una messa quando il prete fa oscillare il turibolo e la gente china i capi. Questo ovviamente strideva con quell’area anonima e  anaffettiva che è la scala di un qualunque condominio di città, un luogo per antonomasia di tutti e di nessuno al tempo stesso.

Ho scoperto a distanza di alcuni anni, che probabilmente nel mio condominio  doveva vivere una famiglia di origine spagnola. In Spagna, nazione per altro molto più cattolica praticante di quanto non lo sia la nostra, l’incenso è molto utilizzato oltre che nelle chiese anche nelle case delle persone in segno di sacralità del giorno di festa.

L'incenso è una resina profumata che si ottiene da un arbusto, usata fin dall'antichità nei culti pagani come offerta religiosa, produce molto fumo e un intenso profumo.

Nel culto cattolico l’uso dell’incenso fu introdotta solo dopo il IV secolo, in segno di preghiera e devozione nei confronti del Signore. Quando l’incenso è fatto salire verso l’altare simboleggia propriamente la preghiera dei fedeli, quando invece l’incenso viene dispensato sull’assemblea o sulle offerte, indica consacrazione: quelle persone e quelle cose segnate, circondate, con l’incenso sono riservate a Dio.

Questo finesettimana appena trascorso sono stata a Siviglia con Fab e con Mame cara. La città era in festa per l’inizio della settimana santa. L’ odore di incenso lo si percepiva in ogni dove , la gente correva in chiesa, i turisti si accalcavano per fotografare i carri esposti in chiesa con montate le figure religiose della passione.

La gente del luogo ci ha raccontato che una processione religiosa a Siviglia dura dalle tre del pomeriggio fino alle quattro del mattino del giorno dopo, per l’intera settimana santa le processioni si alternano lungo le strade in maniera indefessa, dal giorno al mattino senza mai fermarsi. Ogni chiesa ha la sua congregazione, e ogni congregazione ha i suoi carri, e la sua processione  di confratelli incappucciati.

Non sono riuscita ad astenermi dalla tentazione di comprarmi un bruciaincenso anche io, per avere un angolo di Spagna anche qui a Roma. Ho comprato sia l’incenso propriamente detto che altri aromatici tipo lavanda, vaniglia etc, per evitare che la gente entrando a casa non si debba chiedere dove sia l’acquasantiera.



7 commenti:

  1. Amo il profumo dell'incenso e l'anno scorso ne avevo anche comperata una piantina (all'Hard Discount Todis, pensa un po'...).
    Profumava anche senza bisogno di bruciarla.
    Purtroppo ha fatto una brutta fine: al Todis l'avevano troppo sbatacchiata, è morta una decina di giorni dopo. Ma io spero di trovarne un'altra, magari in un vivaio...

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  2. questo portaincenso mi ricorda il Ku Klux Clan
    io l'odore di incenso che c'è nelle chiese lo detesto, se sono quelli aromatizzati ancora ancora (a piccole dose) ma quello delle chiese mi fa venire nausea immediatamente. non che entri mai in delle chiese :)

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  3. Lo uso regolarmente nella mia camera, in genere compro le confezioni di incenso di erbe officinali della "il Ciclamino"... lo trovo ottimo! Mi inquieta sto porta incenso che hai comprato...

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  4. Io invece penso che il tuo porta incenso oltre ad essere molto carino, sia anche significativo.. E' vero, di solito associamo questa immagine al Ku Klux Clan, mentre invece è un "abito" detto Abito Nazareno, indossato proprio a Siviglia in occasione della Semana Santa, comprensivo del caratteristico copricapo a punta detto Capirote, a cui te hai avuto la possibilità di assistere al giorno iniziale, la quale è una delle più importanti "manifestazioni" a livello mondiale.
    Inizia la Domenica delle Palme e va avanti fino a Pasqua, durante la quale più di 60 confraternite portano in processione i santi per le vie della città, processioni tra l'altro che si svolgono dal pomeriggio fino alla mattina ininterrottamente per tutta la settimana.
    Durante le processioni, c'è chi porta ceri, chi incensi, ma ciò che colpisce di più è che a questa settimana, si preparano tutto l'anno, attraverso ciò che loro chiamano i tre pilastri fondamentali: Formazione, Culto e Carità.
    Hai ragione, la Spagna è un paese che per certi versi è molto più avanti a noi, e forse dovremmo cercare di prendere qualche spunto, qua e là, per migliorarci almeno un po'..
    Anche io uso gli incensi, trovo che emanino un buon profumo che infonde calma e relax..
    Ti abbraccio Bussoletta cara!!

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  5. si anche mia sorella diceva che il portaincenso sembrava quello del Ku Klux Clan..... io l'ho comprato perchè mi sembrava molto caratteristico.....un ricordo della semana santa di Siviglia.... un portaincenso di quelli classici mi sembrava più banale e anonimo.....
    sei un'appassionata della spagna o hai vissuto lì? conosci questa città molto più di me che ci sono stata due volte

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  6. Io andavo matta per l'incenso verso i 15 anni. Ne avevo di ogni tipo. Solo che a casa mia lo odiavano tutti, quindi compravo e i bastoncini, ma raramente li usavo.

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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