venerdì 6 gennaio 2012

L'Epifania ogni festa porta via

Oggi ho iniziato a togliere da casa le decorazioni natalizie. Ma che tristezza disfare il nostro primo “ albero di Natale” ....

Ormai era diventato uno di famiglia. Praticamente si godeva casa più di quanto non facessimo noi, visto che siamo sempre al lavoro o in giro.

Voi avete iniziato a togliere le decorazioni?

Vi sono rimasti panettoni, pandori e dolciumi? A noi si, come immagino anche a voi



Vi do un suggerimento carino.

Il 3 Febbraio è San Biagio, protettore dalla gola. E’ usanza nella nostra famiglia fare quindi un fioretto e tenere tutte le leccornie avanzate a Natale, per quel giorno. Piccolo inciso, questa tradizione nasce in un giorno in cui mia madre sentì questa notizia alla televisione e decise di adottarla per smaltire i dolciumi avanzati del Natale.
Lasciamo perdere il fatto che si ricordò male la data, e noi per anni abbiamo festeggiato San Biagio il 3 Marzo, esattamente un mese dopo. Spero il Santo non ce ne voglia!

Su internet mi sono documentata ed ho trovato qualcosa al riguardo della storia del Santo, e del miracolo della gola


Biagio nacque a Sebaste, in Armenia, sul finire del III secolo dopo Cristo. Studiò medicina e intraprese la professione di medico, e medico sarebbe morto, se la popolazione della sua città non lo avesse voluto come vescovo, nonostante non fosse né consacrato né ordinato. Un giorno una madre disperata corse al suo cospetto. Suo figlio aveva mangiato del pesce, una lisca gli si era conficcata in gola e ora stava soffocando. Biagio non perse tempo e corse al capezzale del giovane. L'istinto di medico ebbe presto il sopravvento e Biagio, invece di perdersi in inutili benedizioni e unzioni, prese un pezzo di pane e lo fece inghiottire al ragazzo. La mollica portò con sé la lisca e il figlio della disperata signora riprese a respirare normalmente. Con un metodo che aveva ben poco di miracoloso, Biagio aveva salvato una vita, come probabilmente aveva fatto spesso in passato e come, altrettanto probabilmente, avrebbe continuato a fare in futuro. Ma, vuoi perché come vescovo Biagio era già in odore di santità, vuoi perché, per sottintendere ai doveri dell'abito che indossava, prima di far ingoiare la mollica al ragazzo l'aveva benedetta facendogli il segno della croce, la fortunata madre cominciò a gridare al miracolo.


Questa è quindi la storia di San Biagio e del suo miracolo della gola. In realtà la storia che lo lega al sacrificio del panettone natalizio è più complessa ed anche più divertente… per chi volesse approfondire vi consiglio di leggere “qui”


E ora ditemi voi….. vi pare che una che ha sposato “ un reduce da un carcinoma alla tiroide” non rinunci a due panettoncini durante il mese di gennaio per accattivarsi le simpatie del protettore della gola?!?!?


Del resto la dieta non può che giovarne dopo tanti bagordi natalizi!


Prima di salutarvi vi dico che ho iniziato "maratona del libro" .ed ecco il mio primo libro del 2012. A presto con il mio parere

15 commenti:

  1. ogni anno la stessa storia!! quanti panettoni sono rimasti??? circa 5000..quanti pandori (che io adoro!) ???? zero.... torroni??? almeno 5!! e a casa mia non li mangia nessuno!! per anni ho sperato ci fosse la giornata della colletta alimentare tipo...il 10 gennaio! ma adesso grazie a te..e a san Biagio tutti i miei problemi si sono risolti!! ihihi.. grazie bussola! :D

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  2. ma dai questa mi mancava potrebbe essere una bella scusa per mettermi a dieta...un abbraccio

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  3. Uff.. nessun avanzo qui da me, babbo natale e' stato tirchio con i panettoni quest'anno :(

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  4. per fortuna quest'anno è avanzato molto poco...solo che mia madre ora ha appena sfornato il torrone al cioccolato! :)))

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  5. I fioretti sono ottimi pretesti per cucirsi la bocca e disintossicarsi un pò :)
    p.s. Buona lettura, poi ci fai sapere com'è giusto?! ;)

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  6. ma che carina questa cosa di san biagio... passare di qui è sempre una dolce (e stavolta in tutti i sensi) sorpresa!

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  7. anche noi se la golosità ci fa resistere, teniamo un dolce per san biagio!

    e ti capisco: io il mio albero lo terrei ad illuminare la casa tutto l'anno
    ;)
    emme

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  8. Eccomi anche io a disfare il mio primo albero di tartan vestito...purtroppo però nessun panettone è pervenuto!
    Happy New Year ;)

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  9. grande anonima!!!!!! happy new year....to you

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  10. Visto quanto ho accumulato in queste feste dovrei mettere da parte TUTTO il cibo fino al 3 febbraio, non solo le leccornie avanzate...

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  11. anche io ho dovuto disfare il "nostro primo albero di Natale", era un alberello piccolino, ma come dici tu era diventato ormai uno di casa!

    sul discorso libri: io ho inaugurato il 2012 con "Acciaio" di Silvia Avallone, per il momento mi piace molto!

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  12. Che bella tradizione! Io sto ancora aspettando la voglia per disfare l'albero!!

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  13. Quest'anno mi è avanzato solo un pandoro e al cioccolato, che sto peraltro già riciclando per la colazione! E' sempre un piacere leggerti! Baciuzzi

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  14. eccomi qua, finalmente! Simpatica la storia del "fioretto" fino al giorno di San Biagio (mitica tua madre che vi ha allungato i tempi della rinuncia di addirittura 1 mese!). P.S. io conosco una persona che non ha voluto "smontare" l'albero di natale fino a pasqua. Non per pigrizia né per follia, ma solo perché si era affezionata alle lucine intermittenti...alla fine pure gli amici si erano abituati agli addobbi fuori stagione!

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