martedì 27 settembre 2011

Avanti il prossimo

Quando ti rendi conto che tutti quelli del tuo corso pre-matrimoniale si sono sposati, il pensiero successivo è che il tempo stringe e la prossima sei tu.

Sabato scorso anche Pì e il Socio sono convolati.

Abbiamo assistito al loro matrimonio, con una carica emotiva ancora superiore a quella già intensa che spetta a questo tipo di cerimonie.

Con Pi e il Socio, in un anno di preparazione al matrimonio abbiamo condiviso tanto….forse tutto….

Siamo arrivati alle stesse tappe con le stesse emozioni… positive o negative che esse fossero…. sfinimento, trepidazione, stanchezza, ansia, esaltazione, speranza, gioia.

Ad ogni modo passando insieme da questa centrifuga di sentimenti è passato un anno e il grande giorno non è mancato all’appuntamento: sabato scorso il loro e a distanza di sette giorni ci sarà il nostro.

Il matrimonio di Pì e del Socio per noi, quindi , ha significato molto.

Loro erano bellissimi. Lo so, io sono di parte, ma giudicate anche voi dalle foto e ditemi che non ho ragione.

La giornata è stata di un caldo eccezionale, che se potessi contrattare io con il Signore per una giornata uguale per sabato prossimo mi impegnerei l’attrezzatura fotografica di Fab. Che mi frega tanto è roba sua.

Tutto è stato ordinato. E’ scivolato sereno come da copione, a dimostrazione che dietro c’era un’impeccabile organizzazione.

Cosa porto con me di quella giornata?

La consapevolezza che dietro ai vestiti lussuosi, ai gioielli sfavillanti, al trucco perfetto, alle acconciature ineccepibile c’erano i nostri amici di sempre… e li si riconosceva dai piccoli gesti, dalle smorfie buffe nei momenti di pausa, dalle battute sussurrate tra una pietanza e un’altra.

Cosa avrei rubato alla loro cerimonia, per portarla alla mia?

Senza ombra di dubbio la VELATIO, di cui non conoscevo l’esistenza. Per chi come me ne ignorava l’usanza, la velatio è un rito antico, con cui la benedizione finale degli sposi viene fatta sotto un velo rosso tenuto all’estremità dai genitori dello sposo e della sposa.

Il velo in realtà può essere bianco come simbolo di purezza o rosso simbolo dello Spirito Santo.

E’ un gesto semplice, ma molto suggestivo. Giudicate voi!







mercoledì 21 settembre 2011

Tutta colpa di Hotel California

Lui era un bambino veronese. Venne con la famiglia a trascorrere le vacanze un’estate di tanti anni fa, proprio in una delle case che noi affittiamo.

Io me ne innamorai perdutamente. Avevo 12 anni e tante cose ancora da imparare.

Lui un paio di anni in più, e già nel curriculum annoverava bottini di cioccolatini lasciati sui banchi di scuola da compagne innamorate.

Il bimbo di allora era biondo, con dei boccoli che gli scendevano lungo il viso, che lo facevano più assomigliare ad un cherubino che ad un bambino vero e proprio.

Quell’estate ovviamente non successe nulla, se non qualche chiacchiera sulle scale di casa tra due ragazzini socialmente timidi.

L’estate però era al termine, e le prime piogge di fine agosto e il silenzio della marina che si accingeva all’arrivo della stagione fredda faceva sembrare tutto così dannatamente romantico ad una ragazzina di appena 12 anni.

Era l’anno della canzone Hotel California, era l’anno in cui inizio’ a battermi il cuore forte.

Negli anni successivi ricordo che con il giungere della nuova stagione estiva, ritornavo a pensare al bambino veronese e a sperare che tornasse con la sua famiglia a trascorrere le vacanze da noi.

Passarono gli anni, l’estati e le stagioni, ma la mia casa non venne mai occupata da nessuno dei componenti di quella famiglia. Si avvicendarono altre famiglie, altri bambini, ma sempre troppo piccoli o poco interessanti per me che oramai mi avvicinavo all’età dell’adolescenza. Il ricordo di quel bambino comunque rimase per me qualcosa a cui aggrapparmi nei momenti di nostalgia.

Una sera di primavera di diversi anni dopo e, quando ormai frequentavo gli ultimi anni d’università, arrivò una telefonata a casa nostra da Verona. Avevano ritrovato il nostro telefono casualmente e ci tenevano a farci un salutino.

Ci aggiornarono su come era cambiata la loro vita in tutti quegli anni di assenza di comunicazione e noi la nostra. La figlia più grande si era sposata e aveva avuto dei bambini, il figlio più piccolo si era laureato e stava facendo carriera di scrittore.

Finì la telefonata con la promessa di far di tutto per rivedersi presto. Io non ebbi modo di parlare con nessuno ma ascoltai la telefonata con grande attenzione dalla bocca di mia madre. Poi quando lei riattaccò con finto disinteresse chiesi di cosa si trattasse.

L’anno successivo destino volle che il cherubino cresciuto venne a Roma a fare la presentazione di un suo libro e pensò di invitarmi. In quel periodo ero appena uscita da una storia, e quindi affogavo in una vagonata di malinco-noia.

Perché allora rifiutare???? Magari poteva esser l’occasione della mia vita???? Magari tutto poteva avere un senso…. Magari Venditti aveva ragione

“Certi amori
non finiscono
fanno dei giri immensi
e poi ritornano”

Anche se più che amori sono PARA di una bimba di 12 anni.

Ma magari NO!

Andai all’appuntamento…..emozionata e convinta che la vita mi stesse dando una bella opportunità. Mi portai un’amica perché forse da sola non ce l’avrei mai fatta.

Entrata nella sala affollata cercai il mio cherubino cresciuto tra tutta quella gente, ma trovai solo un uomo stempiato, con la panza e un’aria molto terrena.

Mi ci vollero diversi minuti per capire che era lui il mio cherubino cresciuto e che gli anni me lo avevano un po’ deturpato.

Ci salutammo… parlammo…. E in qualche modo fu anche emozionante rivedersi dopo tanto
tempo….

Ma poi ci perdemmo di vista…..

MORALE DELLA FAVOLA: Se ti fai i cavoli tuoi a volte almeno ti rimangono i sogni….

E a voi vi è mai capitato di scontrarvi con la realtà????



lunedì 19 settembre 2011

E so soddisfazioni

Arriviamo al centro medicina preventiva e tropicale in puntuale ritardo.

La donna che è in segreteria consegna un modulo ad entrambi da compilare. Nome, cognome, data di nascita, professione, durata del viaggio, luogo di viaggio, malattie pregresse, vaccinazioni pregresse, allergie ad alimenti, allergie a medicinali.

Compilo il mio modulo buttando un occhio di tanto in tanto a quello di Fab. E’ più forte di me, se uno vicino a me compila un test io una sbirciatina alle sue risposte non riesco a non darla. E’ una tara maturata dopo tanti anni dietro i banchi di scuola.

Quando abbiamo finito sempre la stessa persona ci accompagna dal medico, dove ci accomodiamo ognuno con i suoi compitini ben svolti.

Mettiamo le schede sulla sua scrivania e quando il medico le prende e da una prima sbirciata Fab rompe il silenzio e dice

- Cominciamo da me che sono il caso più complicato –

Fab in fatto di malattie ha un curriculum da fuoriclasse, e vuole subito che la cosa sia ben chiara a tutti.

Lui è l’ultimo dei mohicani.

- Ho avuto un carcinoma alla tiroide all’età di 16 anni –

- Si ma avrai tolto la tiroide e ora prendi l’eutirox. Poi?

Il dottore non è per nulla scosso dalla cosa

- Una nefrite all’età di 10 anni –

- Attualmente ti ha lasciato qualche forma di insufficienza?

- No, era di origine batteriche….poi volevo dire che per il carcinoma ho tolto la tiroide ma ho mantenuto le 4 paratiroide. Insomma ho portato a casa un bel risultato.

- Altro?

- Tutte le malattie esantematiche….l’ultima la varicella nemmeno due mesi fa….

- Si ma questo non mi interessa…. In realtà c’è però una cosa che mi preoccupa della tua cartella clinica.

Guardo Fab e gli leggo negli occhi una certa preoccupazione.

- Tu hai un elevato fattore di rischio.

Fab ammutolisce.

- Perché leggo dalla tua cartella che sei ingegnere, è questa è veramente una brutta malattia! Una malattia di cui non ho la cura

Ridiamo tutti

Poi tocca a me.

- Vedo che anche te scoppi di salute.

- Oggettivamente mi ero riproposta di perdere 5 kg per il matrimonio non ho perso nemmeno 5 etti. Si al mio barattolo delle urine potrebbero tranquillamente appiccicarci l’etichetta “soggetto che scoppia di salute”

Dopo un breve resoconto sui fattori di rischio malaria in sud-africa, sulle temperature a cui le zanzare si riproducono e i morsi delle scimmie il dottore ci da i suoi consigli, ma la scelta resta a noi. Terapia antimalarica solo se una volta nel parco ci viene confermato il rischio malarico (l’OMS ha dichiarato per quelle zone un rischio basso), vaccino febbre gialla, vaccino contro il tifo, vaccino contro l’epatite A e B, vaccino contro il tetano. Stavamo vincendo anche il colera, ma poi all’ultimo il dottore ha avuto un tentennamento è lo ha depennato

Ma se un medico ti consiglia una cosa, tu te la sentiresti di fregartene?

E così ne siamo usciti con un totale di 8 punture, 4 cerotti, e 309 euro in meno, ma la soddisfazione di poter abbracciare le scimmie.

Fab ha inoltre avuto l’opportunità di raccontare la sua storia da highlander della farmacologia moderna anche all’infermiera che le ha bucato quattro volte le braccia. E so soddisfazioni.

domenica 18 settembre 2011

Tutto po esse

C’era tutto…

c’erano le stelle alte nel cielo….l’aria fresca della notte… le gonne fruscianti al battito di un tamburello… la luce tenue della luna …..le ombre degli archi dell’acquedotto di San Policarpo….

C’era la voce calda degli stornelli romani, dei canti di pizzica salentina, di tammurriata e altro…. La melodia delicata di un flauto…. Il liquore nei bicchieri…. Il sorriso delle mie amiche…… i piedi scalzi che ballano sull’erba….. i foulard distesi sul prato….

Nel cuore della notte in un parco di Roma mentre tutta la città dormiva c’ero io e c’erano un’altra ventina di persone che ballavamo per festeggiare il mio addio al nubilato….

Una notte magica….

I miei più sinceri ringraziamenti a mia sorella che ha organizzato tutto questo per me, alle mie amiche che sono state contente di prendere parte ad un addio al nubilato fuori dai canoni e ai Tutto po esse che hanno suonato per me dalle 22.00 alle 2.00 di notte e senza i quali tutto questo non sarebbe stato così emozionante

giovedì 15 settembre 2011

Ninnerrime

Si lo confesso..... adoro fare le ninne.....mi è sempre piaciuto.....

Sono nata dopo quasi 10 mesi di gestazione, adoravo fare le ninne anche lì, rimanere a far capriole nel liquido amniotico di mia madre, senza per nulla preoccuparmi di dover uscire a conoscere il mondo.

Una volta nata ho scoperto poi che il mondo non era così male, anche se le ninne hanno continuato a piacermi anche quando dallo stadio di bimba pesce sono passata allo stadio di bimba gatto (gattonatrice).

Ricordo che quando i miei avevano gente a cena, allo scattare delle ore 20.00, io non sentivo storie, uscivo di stanza dicendo "Buona notte a tutti", e prendevo la direzione della mia stanza da letto.

Ero una cenerentola dei tempi moderni, solo che non perdevo mai le mie pantofole.

Comunque quel "buona notte a tutti" mi ha accompagnato per diversi anni successivi.

Anche nell'adoloscenza allo sballo in discoteca fino alle prime ore dell' alba ho sempre preferito lo sballo di un pigiama in pail e di un buon libro da leggere sotto le coperte quando fuori piove....Adrenalina pura....

Attualmente per diversi motivi, non riesco ad andare a letto prima delle 23.00. La mattina svegliarsi è una sorta di violenza fisica e psicologica, a cui non mi riesco ad abituare.

Si alza prima Fab, prepara prima il caffè e poi viene a svegliarmi con un bacino. Lui ce la mette tutta a rendermi meno difficile il buongiorno al nuovo sole. I risultati sono però deludenti.

Se va bene mi trascino vicino al tavolo e brancolo alla ricerca della mia tazzina, se va male invece passo dal letto al divano e imploro clemenza!








Sfilano per voi le nostre pantofoline Muji e il pigiamino Oysho

martedì 13 settembre 2011

I nostri numeri

12.09.2011 ore 10.00

24.09.2011 ore 10.30

01.10.2011 ore 10.30

Non sono gli appuntamenti con il dentista, il ginecologo e lo psicologo, ma sono le date dei matrimoni rispettivamente di Miky ed Emi , Pi e il socio , mio e di ciccio.

Sei amici, 3 matrimoni, 20 giorni di distanza ed un unico corso matrimoniale: sono i nostri numeri.

Piccoli dettagli che ti fanno arrivare insieme ad un traguardo comune.

Piccoli dettagli che ti fanno condividere ansie, stress, emozioni, sorprese, avvilimenti di quella grande macchina organizzativa che è il matrimonio.

Succede che nel week-end appena trascorso la seconda coppia organizzi un rinfresco pre-matrimoniale per gli amici, e la prima coppia una serenata.

Succede che vai carica di emozione e di macchina fotografica. Vuoi immortalare il momento e bloccare quei loro momenti magici.

Succede che la musica romantica, la gioia dei loro cuori, l’ebbrezza delle serate ancora calde di metà settembre, ti fanno salire un groppo in gola….e succede che se davanti una macchina fotografica il mirino punta l’obiettivo, dietro la macchina fotografica un’occhio si appanna.

E’ stato un week-end carico d’emozione e auguro ai miei amici tutta la gioia che si meritano. Guardateli quanto sono belli










Vi state chiedendo se noi siamo pronti, visto l’avvicinarsi della data?

Ma certoooooo! Che domande idiote! E’ solo che in questa stanza fa molto caldo… meglio uscire fuori a prendere una boccata d’aria

sabato 10 settembre 2011

Mio fratello rumeno

Marian è mio fratello rumeno… ok…. non anagraficamente ma è come se lo fosse.

E’ venuto in Italia per cercar lavoro, lasciando i suoi cari e i suoi luoghi natali. Dopo un lungo viaggio è arrivato in quella lingua di terra rossa chiamata Salento.

Non ha lavorato subito con mio padre, ma solo dopo alcune settimane da allora è sempre stato devoto a lui. Devoto è una parola forte, ma penso che sia quella che meglio contraddistingue il legame che lega Marian ai miei genitori.

Marian lavora indefessamente, parla poco ma produce tanto, mangia con i miei genitori, guida la nostra barca, accudisce i nostri animali. Marian si arrampica sugli alberi come una scimmia, si butta in acqua sotto la barca per capire cosa blocca il timone, si inerpica su scale alte per sistemare il soffitto.

Marian è superman, ed è mio fratello rumeno.

E’ il maschio che ogni padre avrebbe voluto avere come sostegno nell’azienda.

Non sono mai stata gelosa del rapporto che ha con i miei genitori, anzi, l’idea che mio padre e mia madre abbiano un sostituto di me e di mia sorella lontane a Roma, che possa mangiare con loro a tavola durante l’inverno mi fa sembrare meno doloroso il distacco per tutti noi i giorni delle nostre partenza.

Casualmente la vita anche a Roma mi ha fatto imbattere in un’altra persona rumena ,“Betta”, la ragazza che domina sporco e disordine a casa nostra.

Per me Betta è veramente Benedetta. La casa dopo il suo passaggio si trasforma. Tutto brilla, profuma, risplende.

Betta ha le chiavi della nostra casa e della nostra fiducia. In oltre un mese in cui gestisce la nostra casa non le ho mai detto nulla, ne di elogio ne di ripresa, perché quando lei sistema casa io sono al lavoro e perché davo per scontato che se non avevo nulla da eccepire significava che tutto andava bene.

Ieri pomeriggio mi è arrivato il seguente messaggio di Betta

“Salve sono Betta, se non vi piace come pulisco o se volete un altre cose lasciatemi scrito grazie e buona serata”.

Queste poche parole ricevute mentre ero in ufficio, sommersa tra una pratica e l’altra, mi hanno emozionato. Ho capito solo allora che la mancanza di feedback da parte mia aveva fatto nascere in lei la paura, che non fossi soddisfatta del suo lavoro.

“No al contario sei perfetta. Per me oramai sei Benedetta Betta. Ci sei mancata ad agosto. Ho comprato il secondo mocio come mi avevi chiesto”

“Grazie 1000 tanti baci” è stata la risposta che mi sono vista comparire sul mio cellulare qualche minuto dopo.

Marian e Betta mi hanno fatto capire che la Romania non è solo prostituzione, bottiglie di birra, storie di Papponi ma la Romania è anche storia di tanta brava gente, di grandi e di piccoli sacrifici, storia di rispetto.



lunedì 5 settembre 2011

Settembre tra vecchio e nuovo

L'inizio di Settembre per me ha sempre rappresentato il principio di un nuovo anno lavorativo, e la promessa di tanti buoni propositi.

Lo scorso anno scrissi una lettera a Gesu Bambino . A distanza di un anno lo ringrazio perchè ha realizzato l'ultimo dei miei desideri, quello più importante. Purtroppo si è dimenticato degli altri o probabilmente li ha considerati degni di poca attenzione...

Per carità....Lecito....

Forse questo è il primo Settembre che per me non rappresenta un inizio ma un'attesa. E' l'ultimo mese da signorina :)...

Entrai nella categoria suddetta con i brufoli e il mio primo ciclo e lì c'ho bivaccato in tutti questi anni. Probabilmente trasborderò entrambi i miei ammennicoli anche nelle fasi successive della vita: pare si siano entrambi affezionati alla sottoscritta!

Durante queste vacanze non ho fatto molto.... Avvolta da quel senso di malinconia per ciò che lasciavo mi son fermata a casa il più possibile per stare con i miei e approfittare della tranquillità e serenità che la vita con i familiari ti porta.

Non è che il matrimonio mi metta tristezza ma al contrario mi emoziona. Senza dubbio sarò un fiume in piena di lacrime in quel giorno però c'è poco da fare, i cambiamenti della vita un pò mi destabilizzano.

In quei momenti capisci che una parte di te è giunta al capolinea, e la guardi malinconica ferma con la sua valigia davanti alla banchina mentre tu vai sul tuo treno con il naso appicicato alla finestra.
Poi magari il tuo viaggio si rivelerà bello e non avrai rimpianti, però l'idea della bambina brufolosa e con il suo primo ciclo fermo alla banchina ogni tanto ti tornerà alla mente e un pò ti metterà malinconia.

ok... lo so .... mi sto reincarnando in Marco Masini....forse ho esagerato!!!! Ma mi sta prendedo così che vagg' a dicer'

mi sta prendendo così a volte... altre sono al contrario iper-eccitata!

A proposito di paura di cambiamenti ricordo una cosa simpatica che merita di esser raccontata.

Correvano gli anni verdi della sottoscritta e la fine del corso preparatorio per la cresima quando il parroco nell'ultima lezione ci chiese se eravamo veramente convinti di volerci cresimare.

Mi prese il panico! Forse non era il caso.... Forse era meglio aspettare qualche anno e pensarci meglio... Forse questa volta avevo veramente corso troppo....

Ovviamente feci la cresima e ovviamente rimasi sul mio treno. Probabilmente scendere avrebbe richiesto del coraggio che in fondo non avevo.

Insomma... in soldoni... i cambiamenti un pò mi inquietano...qualunque essi siano

Comunque ho divagato...

Non centrava niente la cresima e non centrava niente la paura dei cambiamenti con questo post... Non so se a voi capita, ma a volte ti metti sul pc con l'intenzione di scrivere una cosa ma poi le mani vanno per cavoli loro e scrivono cose come sotto dettatura di altre menti.

L'ultimo che ha scritto una cosa del genere suppongo abbia finito il suo post in manicomio!

Anyway.... se questa mente parallela che mi detta le cose mi facesse non perder tempo in divagazione forse troverei lo spazio per dirvi che quest'estate ho trascorso molto tempo semplicemente a casa mia o nei dintorni ad osservare piccole meraviglie della natura.

Penso non ci sia niente di così meraviglioso come il vedere un piccolo rondinotto che si sforza con tutto se stesso per imparare a volare, o una tartarughina che esce dall'uovo e scopre il mondo che c'è là fuori.

Si.. queste e tante altre piccole cose mi hanno fatto dire Ohhhhh come i bambini quest'estate.

PS solo per Gesù: Posso rinnovare la mia preghierina anche per questo nuovo anno?!








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