martedì 21 agosto 2012

Il richiamo della libertà


Prima di scendere per le vacanze per Lecce io e Fabrizio abbiamo comprato una tartaruga adulta femmina in un negozio di animali.

E’ un esemplare ovviamente con tutti i certificati CITES in regola, microchip e compagnia cantando munita. E’ una tartaruga quindi che mi è costata uno svario, come si può facilmente immaginare. E’ una cifra che ad ogni modo ho speso volentieri, perché adoro questi piccoli carri armati che circolano serafici nei giardini di casa mia di Lecce.

Non avendo a Roma un giardino, ma solo un balcone mi sono riservata l’incombenza di comprare la tartaruga giusto tre giorni prima della partenza per Lecce, città a cui l'animale era destinato. Volevo che l’animale soffrisse il meno possibile l’assenza di terra dove potersi riparare in caso di troppo caldo o troppo freddo, per i tre giorni di soggiorno romano

Se sei abituato a tenere un animale nel suo habitat naturale, sapere di doverlo obbligare a qualcosa di inadatto  alla sua natura ti fa patire almeno quanto al malcapitato la pena che deve subire.

Il primo giorno in una cassetta sul balcone è passato in maniera indolente per la tartaruga e per me, che pensavo a lei dalla mia postazione del lavoro. E’ sopravvissuta alla notte, è sopravvissuta al giorno.
Per quanto c’è gente che abitualmente tiene le tartarughe sul balcone, senza che accada nulla, io mi sentivo miracolata del fatto che fossimo entrambe riuscite a passare la nottata.

E’ passata tranquilla anche la seconda notte. Il secondo giorno no!

Sono tornata a casa, e il balcone era vuoto.

Non saprei raccontare la sensazione angosciante che mi ha travolto. L’ho cercata ovunque: dietro i vasi, tra le scope, dentro l’armadietto, ma della tartaruga non c’era nessuna traccia.

La cassetta in cui l’avevo lasciata la mattina non lasciava trasparire nessuna traccia del passaggio della tartaruga; era perfettamente nella stessa posizione in cui la ricordavo.

A guardare bene però il balcone qualcosa di inusuale lo aveva. Il ficus benjamino era completamente a terra e le mattonelle che proteggevano la ringhiera da eventuali fughe di tartaruga risultavano completamente divelte dalla loro postazione.

L’unica spiegazione logica era quella che mi rifiutavo di prendere in considerazione: la tartaruga si era lanciata dal terzo piano.

Avevo paura a guardare di sotto perché volevo risparmiarmi lo spettacolo di un corpo agonizzante in una pozza di sangue. Ma l’ho fatto.

Nessuna traccia della tartaruga.

Ho cercato di pensare ad un’eventuale traiettoria che avrebbe potuto aver acquistato il corpo dell’animale in caduta libera. Ho avuto l’angoscia che fosse finita sulla discesa che porta al garage, e che quindi il corpo avesse preso a rotolare giù dove il mio campo visivo non poteva vederlo. Per quanto fosse stato sensato andarla a cercare lì, ero troppo terrorizzata da muovere un passo.

Ho poi sperato che il suo volo fosse invece stato bloccato dalle piante del balcone della signora del secondo piano, quello sotto al mio. Mi sono messa ad origliare le chiacchiere delle bambine, che giocavano serene sul loro balcone. Mi sono sembrate troppo calme per aver ricevuto dal cielo una tartaruga in dono. Ho quindi purtroppo escluso questa ipotesi.

Mentre mi angosciavo sui macabri risvolti della faccenda, il mio sguardo si è involontariamente posato su un pallone abbandonato sul prato inglese del giardino del farmacista sotto casa mia. Ero così stravolta che per un attimo ho avuto come l’impressione che quel pallone si muovesse.

Ho guardato meglio….. Quel pallone si muoveva da solo….

No …. Non era un pallone….. era quella disgraziata della mia tartaruga…. Che correva libera contenta e felice sul prato inglese del farmacista…..

Ovviamente recuperarla non poteva esser semplice. Il farmacista doveva esser andato in vacanza, altrimenti sarebbe stato una soluzione banale della vicenda. E quindi mettiti a rintracciare i parenti, parla con la filippina del fratello che ti spedisce ad un altro civico dove vive la sorella, racconta tutto alla sorella, guarda la sua faccia attonita mentre questa sente la vicenda etc etc e ancora tanti etc….. che alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo raggiunto la fuggitiva!!!!

Vi lascio una foto della fuga per farvi avere un’idea del volo che si è fatto.


Per quanto su quel prato   fosse allegra e spensierata, la tartaruga con quel volo, aveva mandato a quel paese la perfezione e la salute del suo piastrone. Una grossa ferita attraversava infatti il lato destro della parte inferiore dell’animale.


A vedere quella ferita sanguinante mi è preso un coccolone: per poco non svengo trascinandomi pure lei sul pavimento con magari il risultato di procurarle una seconda frattura.

Io e Fabrizio ci siamo attaccati su internet e al telefono alla ricerca di veterinari di rettili. Nel frattempo andavamo incontro alla sera e rischiavamo di non fare in tempo a raggiungere la città per farla visitare. Lasciarla così per la notte però era fuori discussione.

La foto della ferita è stata scattata perché l’abbiamo inviata mediante posta elettronica ad un veterinario che per quanto disponibile, doveva andare a fare visite domiciliare e non poteva darci assistenza se non per telefono.

Dopo una serie di porte in faccia siamo riusciti a trovare una clinica specializzata in questo tipo di animali che ci ha accolto. Il dottore che l’ha curata le ha fatto tutti i controlli del caso e per fortuna nessuno degli organi vitali risultava intaccato: la tartaruga necessitava solo di antibiotici per endovena e una buona fasciatura da medicare ogni giorno.

Il giorno dopo siamo partiti per Lecce io, Fab e la mummia preistorica. Una volta arrivata lì, ho affidato la mummia preistorica alle cure di un mio carissimo amico veterinario, nonché marito di     Valepi

Da lui la mia tarta si è fatto una settimana di cure ricostituenti.
Dopo sette giorni ho ritrovato una tartaruga sana e felice come non avrei mai creduto di poterla vedere. Ha una piccola toppetta che le cadrà appena il suo osso si sarà ricostituito, e a me quella toppetta sembra la pinna atrofica di Nemo

Per il resto è bellissima e contenta di aver ritrovato un giardino tutto per se.



Mi sento in colpa per come sia andata la faccenda, anche se mi sembrava di aver preso qualsiasi precauzione per tenerla lontana dai pericoli. Probabilmente ho sottovalutato le abilità di una tartaruga, probabilmente ho sottovalutato il richiamo della libertà. Mi sento grata per vederla girovagare serena nel nostro giardino.

24 commenti:

  1. io adoro le tartarughe!!! Tutte!!!
    la mia tartarugotta (a vedere le foto direi più o meno come la tua di dimensioni) l'ho dovuta lasciare ai miei (in giardino) quando mi sono trasferita... mia sorella ne ha una piccolissima (se vai su instagram la vedi perchè ora che mia sorella è in ferie Lea la rughetta è in "pensione" a casa mia!)
    in più o una collezione di tartarughe/soprammobili provenienti da vari posti nel mondo (in vetro, pietra, metallo, cera, lava... etc etc) ne compro una in ogni posto dove vado...
    e poi mi sono tatuata una tartaruga marina stile maori sulla pancia!!! :) Se vai nel mio blog la vedi!
    quindi si... adoro le tartarughe... adoro il loro significato...
    buona serata carissima
    un bacione

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    1. Non ci posso credere..... anche io ho una collezione di piccole tartarughine in pietra, vetro, metallo, etc..... quando scendo giù la prossima volta faccio una foto alla mia collezione per fartela vedere..... siam troppo simili :)

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  2. Tutto è bene quel che finisce bene!! Siete stati bravissimi e premurosissimi, e la tartarughina lo sa e ve ne sarà eternamente grata!!!

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  3. Le tartarughe sono terribili, non appena intravedono una via di fuga scappano!

    Bacio e buona giornata!

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    1. infatti.... me ne sono resa conto.... inoltre sembra che non abbiano il senso del pericolo e la salvaguardia della propria incolumità....

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  4. Accidenti che volo!! per fortuna è finita bene :)
    (anch'io da piccola avevo una tartaruga, si chiamava Ruga :)

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  5. ma che matta di tartaruga!!!
    non sentirti in colpa, sono incidenti e a volte capitano e basta. è stata fortunata a non farsi tanto male e a trovare il vostro aiuto
    :)
    emme

    p.s. come l'avete chiamata?

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    1. Ti dico la verità.... ancora devo darle un nome....ora mi ci applico.... il mio veterinario ne ha una che si chiama Va-Lentina.... e lo trovo un nome geniale da dare ad una tartaruga

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    2. è una tartaruga o un tartarugo? se è maschio potresti chiamarla jumpin jack! per una signorina invece sul momento non mi viene in mente nulla! :)

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    3. E' una femminella.... Mi piace la tua proposta.... Magari visto che e' una lei solo jumpin.... O il diminutivo jump o anche fly non e' male

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  6. Caspita che volo!!!! Per fortuna la sua corazza l'ha protetta da ulteriori danni!!
    Immagino lo spavento... il mio micione se n'è andato proprio in seguito ad un volo finito sulla discesa del garage...
    Un grande abbraccio e una carezzina alla tartaruga!
    Roby

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    1. i gatti hanno sette vite.....chissà se ora è a quota sei?!?! magari fosse lo stesso per l'uomo

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  7. Amorosa lei... ma che volo che si è fatta povera incosciente di una tartaruga giovane!!!Meno male che l'avere ritrovata e curata...

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  8. che bella...
    e che volo s'è fatta, poveretta!
    avevo una tartaruga d'acqua che ogni tanto mettevo con la sua vaschetta sul balcone a prendere il sole...
    un giorno... è sparita....
    pensavo fosse volata giù e morta.
    20 giorni dopo si presenta il vicino di casa che mi dice che nel suo orto aveva trovato la mia bestiola, viva e vegeta, grazie ad abbondanti pioggie a alla sua insalata... non sai che gioia!

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    1. anche quella di mia zia d'acqua..... un giorno è sparita dalla sua vaschetta ed la lasciato perdere le tracce di se stessa... l'hanno trovata dopo un anno che aveva vissuto serenamente dietro al frigorifero.... senza acqua... era vive ed in salute straordinariamente

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  9. Che tenera, poverina, ha fatto veramente un bel "salto"! Per il nome..non saprei, magari qualcosa che le ricordi quanto è stata coraggiosa!!! :)

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  10. @madis che tartaruga fantastica!

    L'ho letto d'un fiato, fortunatamente tutto è finito bene con la tartaruga salva. Non c'è niente da fare Tony è il miglior veterinario che c'è!

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  11. ps: ma che belle le rondini che salutano i viandanti andando a spasso in lungo e largo !:D Bellissimo restyling !:D

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  12. Povera tartaruga, che vicenda!
    Io ne avevo una quando ero piccola, ricordo che era enorme... Solo che a me non piacciono molto :(

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  13. Incredibile ma vero: la nostra è sopravvissuta ad un volo dal QUINTO PIANO!!! Si è lanciata ed è planata fortunatamente sull'erba. Non siamo stati in grado di trovarla per un bel po', ma sorprendentemente, dopo due settimane dal fatidico volo, l'abbiamo rintracciata beata in giardino.
    Mai avremmo creduto di trovarla viva dopo così tanto tempo a zonzo.
    Nessuna ferita da segnalare, forse perchè l'erba ha attutito il colpo.
    A quel punto, ci siamo immaginati che avesse sentito il bisogno di una vacanzetta... Ogni volta che ripensiamo a questa storia ci stupiamo dell'accaduto. Grazie per avermela riportata alla memoria!

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    1. mi sembra miracolata la mia.... figuriamoci se mi fosse caduta dal quinto piano

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  14. Se avessi conosciuto il nostro dinosauro avresti temuto più per la TUA incolumità che per la sua'
    Vogliamo dimenticare le cure di Princi? Ti attende per una nuova luuuuuunga chiacchierata...
    :)

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  15. Quant'è bella con tanto di piccola toppa! Le tartarughe sono proprio animali speciali.

    Questa storia, comunque, mi ha fatto tornare in mente il mio adorato, antipatico e selvaggio Boris http://radiocole.blogspot.it/2007/07/io-e-boris-quarta-parte.html

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  16. oh cara! che bel post.. piccina meno male! un bacioneeeee

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