mercoledì 31 agosto 2011

Nei suoi occhi

Nei suoi occhi ci sono solo io…. Mi piace pensarlo…. ….

Mi piace crederci… che possa sui suoi occhi sola la mia immagine rimanere riflettessa… intrappolata… congelata…. Mentre le altre passano vane, gli sfiorano appena ….senza nulla scalfire…

E forse almeno per ora è così….

Almeno per ora solo io rimango intrappolata nei colori della sua iride…..e lì mi sento a casa…
Fab ha gli occhi buoni… e io là dentro mi sento al sicuro….

In quel mare marrone sprofondo…. Quando Fab è felice…. Quando Fab è dispiaciuto…. Quando Fab è risentito….

Io in quel mare caldo ho costruito la mia casa.

PS: Ok… per fare queste foto ho praticamente infilato un obiettivo nell’ occhio di Fab…. Ma questa è un’altra storia!!!!….

Lui rassegnato si è prestato ai miei eccessi di ispirazione fotografica …. E questa è la stessa storia :)! Fab ha gli occhi buoni




martedì 16 agosto 2011

Cane da pesca

Salve gente,

Sono Antares. Nacqui cane da caccia.

Bussola e sua sorella mi presero a casa, perché ero bello, e fondamentalmente perché non sapevo cacciare. Ho sempre avuto paura degli spari di fucile, e per questo i padroni di mia madre, hanno pensato bene di darmi via. Avrei quagliato poco come cacciatore!

Non serbo rancori nei loro confronti. Avrei fatto anche io la stessa cosa se mi fosse capitato tra le mani un papamolle come me.

La famiglia di Bussola mi piace, pertanto il cambio alla fine mi andò bene.

Bussola e la sua famiglia da poco hanno comprato un gozzo per andare a pesca. Ogni tanto vado a mare con loro. Non soffro il mal di mare e non ci sono spari di fucili che mi spaventano.

Ergo nacqui cane da caccia e divenni cane da pesca.




Quando sono sulla barca, mi piace mettermi a prua. C’è una visuale migliore…

Mi piace osservare la terra che si allontana dagli scogli. O i sub che nuotano distanti dalla barca.

In genere, se vedo uomini a mare, abbaio!

E' il mio modo per sentirmi parte dell’equipaggio. Utile in qualcosa. Il mio modo per dire: Avete visto? Cosa avreste fatto senza di me?





Se mi comporto bene, (è inutile dirlo la maggior parte delle volte) spesso mi arriva in dono anche una coccola.

E gente… non so a voi…. ma a me le coccole mi mandano ai matti….Sono un amante compulsivo ossessivo dello coccole…. Una forma di malattia rara da cui non intendo guarire.


Per la cronaca… quella nella foto è la mamma di Bussola, nonché mia spacciatrice ufficiale di crocchette e coccole.

Se sto con lei mi sento in una botte di ferro.

Avete anche voi una spacciatrice ufficiale di crocchette??????

A volte in barca ospitiamo anche amici. Come questa ragazzina e suo nonno.


Cosa posso dirvi di lei? Da grande vuole fare la veterinaria…. E quindi già da questo potete capire che è una tipa a posto.

Poi vuole studiare il mare, e la vita delle sirene. Dice di aver letto che le sirene prima di esser tali erano uccelli. Pensa che sia strano e che ci debba esser un motivo per questa trasformazione. Da grande vuole provare a capirne le ragioni.

Vuole liberare il mare dall’inquinamento e dice di aver visto da un documentario che un ottimo rimedio contro le punture di meduse è l’aceto.

Dice anche tante altre cose….

Noi ferragosto l’abbiamo passato così in barca. Voi? Che avete fatto di divertente???? Ditemi!!!! Rincorso gatti???? Rubato carne sulla brace????

Comunque… Noi siamo andati alla processione in mare della Madonna di Leuca…una cosa che piace tanto agli uomini…..Io a dire il vero la trovo un po’ bislacca come cosa…. Però si sa… io sono l’ultimo mozzo della barca… e non avanzo pretese…. Poi dopotutto se mi portano con loro a me va bene tutto.



C’era un sacco di gente anche da terra che ci guardava….


Chissà quanti avranno detto, oltre che bella madonna, anche che bel cane da pesca. Anche se non l’hanno detto a me non dispiace so di esser un bel cane da pesca.




Ad un certo punto ci siamo avvicinato tantissimo al peschereccio della madonna…. Era così grande… e noi così piccoli…. Ma che spettacolo…




Ritornando a casa…. Ci siam concessi una piccola pescata….Era d’obbligo dopo tanta santità


Ringrazio Bussola, per avermi concesso questo piccolo spazio nel blog…. Ma era da un po’ che ne sentivo l’esigenza….di dire anche la mia….

Buone festività….

Baùùùùùùù

sabato 13 agosto 2011

Umanità

Sai Bussola, te lo devo dire…. Il giorno del tuo matrimonio non so quanto possa esser di festa per me….

Se potessi coricarmi e svegliarmi il giorno dopo la cerimania… e sapere che tu e Fab… siete sposati…. Che tutto si è svolto… che dovete solo partire per il viaggio di nozze….contenti di andare per poi ritornare….. per me sarebbe meglio….

Fabbri lo considero un figlio oramai…. So che adesso non è ho solo due ma tre…..lo adoro…. Mi telefona con una frequenza anche maggiore di quanto non faccia tu… e mi aggiorna dei vostri progressi …dei vostri progetti..lo apprezzo per questo… e molto… te l’ho sempre detto…

però nonostante tutto… penso che il giorno del matrimonio si possa spezzare qualcosa…..

Uscirai da questa famiglia….. per fartene una tua…..e questo per quanto assurdo possa sembrare addolora un padre….

Il giorno che nascesti ….. quando ti vidi per la prima volta tra le braccia di tua madre…. Eri un fagottino piccolo….accoccolata vicino al seno della mamma….ti guardai e sorrisi….a quella scena….

Poi andai a piangere…. Da solo vicino ad una finestra dell’ospedale….

-Ero contento.. ero disperato….la mia vita era cambiata… e solo in quel momento me ne ero reso conto….-

Quando rivado in ospedale e rivedo quella finestra… sempre mi ricordo quel pianto….fatto da giovane quando per la prima volta diventai padre….

Ora che ti sposi… mi incombono quegli stessi sentimenti…. Di gioia mista a dolore….strazianti…

Forse non dovrei dirlo…. So che non è facile capirmi… ma sono un uomo…. e come ogni essere umano ho difficoltà a gestire i miei sentimenti.


Foto scattate in un parco naturalistico della zona, ritraggono tartarughe nate da una settimana











giovedì 11 agosto 2011

Braccia rubate all'agricoltura

Quando giriamo nei parchi a fare foto… noi abbiamo delle piccole deviazioni




se volete sapere dove eravamo leggete qui

lunedì 8 agosto 2011

Opera prima

Salve gente,

Mi presento….sono Leo. Mio zio Fab mi chiama LeoLardo…. Ma mio zio è un troglodita… e questo voi già lo sapete….

Quindi voi chiamatemi semplicemente Leo.





Sono un giovane artista emergente. Pittore per l’esattezza.

Sono partito con un progetto pilota, due magliette confezionate per mia zia Bussola e mia madre.

Di seguito potete notarne la raffinatezza della fattura.


La prima opera si intitola "Arrampicarsi sugli specchi". La seconda "Scivolare dagli specchi".

Mi ispiro a grandi maestri come Armani, Missoni, Louis Vuitton, che da sempre hanno tracciato il mio cammino.

Se siete interessati a qualche modello chiamatemi. Sto cercando di scavarmi una nicchia nel mercato e quindi parto con una promozione: una maglietta in cambio di un’ora insieme al parco giochi.

L’offerta è conveniente …. Credetemi!!!!!…

Anche se Fab vi racconterebbe che domenica ha cercato di cuocermi al parcogiochi sotto il sole di agosto in una torrida giornata nella speranza di stancarmi e farmi crollare a letto stanco ed appagato, MA, che io ne sia uscito trionfante e per nulla scalfito.

Ho trascinato il corpo esanime di mio zio agonizzante lungo i ciottoli del parcogiochi, e ridotto ai minimi termini utili il suo portafoglio













E ora due scatti…. Di mia zia Bussola che indossa, l’opera seconda dal titolo “Scivolando dagli specchi”




PS: Se l’idea delle magliette vi piace… leggete anche questo post

lunedì 1 agosto 2011

Felicità

Rincorrere il tuo cane per casa con la tua bistecca in bocca, rubata a tradimento mentre ti eri alzata da tavola per cercarti un golfino per poterti riparare dalla brezza serale scesa poco prima di cena

Il suono sordo di un clacson di un peschereccio che entra nel piccolo porticciolo della tua marina

Il sapore del pasticciotto Obama mangiato ancora caldo nel bar Da Antonio a colazione

Il suono delle campane della chiesa che rintoccano la domenica sera la messa che si tiene all’aperto da tempo ormai immemore

Il tuo scoglio che attende fedele ogni anno, ogni stagione il tuo ritorno

Il tonfo di un granchio in acqua che teme la tua sagoma e preferisce sparire tra le onde,

Il rosso scintillante dei pomodori a “pennala” che scendono dagli alberi del tuo giardino come fossero ricchi pendagli di giovane donna

Le chiacchiere la sera sotto il porticato con la tua famiglia, sotto lo sguardo vigile del tuo cane e di una rondine che proprio lì ha fatto un nido, e cova le sue uova negli ultimi giorni prima della schiusa

un libro comprato al volo prima di prendere un treno in libreria alla stazione termini, scelto a caso perché arrivato finalista al premio strega ed emozionarsi leggendo tra le pagine nomi di luoghi a te familiari come Leuca, Ciolo, Tricase, Miggiano, Ruffano e ritrovarvi il volto della tua gente.

Felicità è

Essere nel posto in cui sei nato, perché per quanto nella tua vita imparerai a chiamare casa diverse abitazioni, una rimarrà sempre e solo la tua casa, quella dove c’è anche la tua gente.











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