giovedì 16 maggio 2013

E' anche affar loro :)


Fab dice che dal momento in cui l’uomo chiederà la mano della sua futura moglie, lui non lo sa ma nulla sarà più come prima. Lui questo lo ignorava, e lo ha imparato a sue spese.

Una volta che l’uomo ha fatto la fatidica domanda alla sua compagna, su di lui si spegneranno le luci dei riflettori e sulla donna si accenderanno cinque occhi di bue.

Durante i preparativi del matrimonio nessuno degnerà il futuro sposo della minima attenzione. Tutto ruoterà intorno alla sposa, al vestito della sposa, alla chiesa della sposa, il velo della sposa, al paese della sposa, al bouquet della sposa, al trucco della sposa.

Lo sposo è un simpatico accessorio, la ciliegina sopra la torta, insomma. Una cosa carina, simpatica, che finalizza la scena ma nulla più.

Con la gravidanza la solfa non cambia. La cicogna sembra aver poggiato il bebè in arrivo in mezzo a trucchi e profumi della sposa, a voler chiaramente indicare che è un presente da femmina a femmina. Tutti fanno gli auguri alla futura madre, chiedono se sia emozionata, se già il bimbo si sente scalciare, se ci sono state le nausee, se si sente stanca, gonfia, afflitta, felice, euforica. E i piedi gonfi? E la pressione? Il ferro? Fab ogni tanto tenta di far presente che quel semino ce l’ha messo lui nella sua donna, e che gradirebbe anche una domanda stupida, di cortesia, tanto per sentirsi partecipe all’avvenimento. Ma puntualmente la sua voce viene sempre sopraffatta dal chiacchiericcio euforico intorno alla pancia farcita.

Fab dice che si è rassegnato, ma io lo so, non lo è ancora del tutto.

Ho come l’impressione che dopo la nascita del/dei figli la posizione dell’uomo si aggravi ulteriormente. Nella scala dell’indice di gradimento tra amici e parenti, scenderà a capofitto nelle ultimissime posizioni, superato appena da cane, gatto, e a grande distanza da madre, sorpassata a sua volta dal figlio grande, che vede in lontananza il figlio piccolo marcare la prima posizione della classifica.

In questi giorni ho scoperto alcuni papà blogger nel web. Alcuni papà che tentano affannosamente la risalita da quello oblio in cui la maternità gli ha spinti.
Raccontano in maniera ironica e divertente le avventure in cui sono piombati con l’arrivo dei cataclismi dei propri figli a scombussolare l’equilibrio della famiglia. Un meridionale, un settentrionale, due realtà diverse ma affrontate entrambe con lo stesso umorismo, e lo stesso acume.

Adoro le penne di entrambi, o parlando di web sarebbe meglio dire le tastiere di entrambi. Riescono a illuminare di uno spirito brioso e irriverente la paternità, scrostandolo da quel velo aulico e stucchevole in cui molto spesso una madre rimane invinghiata. Entrambi sono inoltre un ottimo esempio di età moderna, in cui i figli non sono più ormai affar della mamma, ma le cui croci e  delizie la donna smezza volentieri con il proprio patner.

Se vi ho incuriosito vi lascio i link.


Autore anche dell’omonimo libro edito da TEA edizioni


e


Giovanissimo ma molto promettente blogger



Buona lettura! ;)

8 commenti:

  1. Grazie per il consiglio...il primo lo conoscevo ho preso il libro :-)

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    Risposte
    1. io l'ho scoperto da poco... volevo comprare il libro anche io

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  2. Fab ha ragione e non deve assolutamente rassegnarsi, anche perché la sua presenza, dopo, quando Nicolò sarà uscito dal paradiso della pancia mammesca, sarà importantissima per te e per Nicolò stesso. Noi donne facciamo gran parte dellavoro, ma i babbi possono essere un validissmo e granitico supporto fisico e morale.
    W i babbi!!!!! (io pur meridonale, mi sono dovuta abituare a dire babbo e non papà, perchè al mio Capitano toscano di sentirsi chiamare papà non gli garbava proprio!!)

    Il primo blogger lo conoscevo, ma il secondo no.. vado a visitarlo!

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  3. Vado subito a vedere anche perché forse per gli altri no, ma per le mamme il loro unto di vista e' essenziale!!!

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  4. Mai rassegnarsi :) !!! E al secondo figlio vedrai che nessuno si filerà neanche più la mamma cn pancia e quando il secondo arriverà tutte le attenzioni-regali-fiori-visite in ospedale-visite a casa non ci saranno come con il primo...che non è detto poi che sia un male ;) ! ...comunque si tornerà alla parità :)

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  5. Grazie per aver segnalato Mo te lo spiego a papà. E' davvero una sorpresa essere citati senza conoscere chi scrive il blog.
    Spero di avere feedback sulla pagina fb una volta che avrete letto il libro.
    Grazie a tutti
    Francesco

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  6. È vero, ci sono fasi in cui gli uomini non vengono minimamente considerati...

    Baci

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