La scelta del nome di un bambino è sempre un momento molto
delicato e tenero da parte dei genitori. Un nome è un nome, e accompagna la
persona in maniera inequivocabile per tutto il suo percorso di vita.
Ho sentito dei nomi di persona improbabili e ho sempre
pensato all’imbarazzo di quelle persone ogni volta che dovevano presentarsi a
qualcuno. Perché il tuo nome non te lo scegli tu, ma te lo appioppano gli
altri, e se ti dice sfiga che i tuoi genitori abbiano troppo il senso dell’umorismo
o poco quello della decenza, tu sei in
un bel casino a vita.
Vi lascio un brevissimo elenco di nomi trovati su internet
in base ad una ricerca sui numeri telefonici regolarmente registrati in elenco.
Culetto Candido
Capezzoli Rosa
Costa Smeralda
Vacca Felice
Fiore Secco
Amabile Cuscino
Sesso Generoso
E l’elenco continua ancora per molto. Leggete qui se l’argomento vi stuzzica.
Ora quello che dico io, se già ti dice sventura
nera che la famiglia si porta dietro un cognome terrificante come Culetto,
Capezzoli etc, perché, dico perché, aggravare questo scenario nefasto anche con
un nome? Se mi fossi ritrovata una volta nata con un braccialetto riportante
uno dei succitati nomi, appena raggiunta l’età della ragione sarei corsa
all’anagrafe non solo per farmi modificare i miei dati ma anche chiedere un
innesto in un albero genealogico di un altro ceppo familiare, perché gente che
affibbia nomi così a cavolo non merita di cambiare i miei pannolini.
Fortunatamente il mio cognome era molto più
umano, e i miei genitori avendo un po’ di sale in zucca, hanno potuto scegliere
in piena libertà secondo i loro personali gusti. Mi chiamo Danila. Un nome che
mia madre scelse perché conobbe in collegio una ragazza con quel nome. La
ragazza le sembrò particolarmente elegante e raffinata, in parte grazie anche a
quel suo nome aristocratico così poco comune nel sud Italia.
Mia madre fece un certo periodo in collegio
nella sua infanzia, pur essendo di ottima famiglia, perché orfana di madre. Al
tempo per assicurare un’ottima istruzione e conoscenza delle buone maniere in
tali sfortunate situazioni, si spedivano i figli in collegio. Questo mi ha
fatto sempre vedere mia madre, da bambina, come una sorta di mix tra Pollyanna
e Candy Candy.
Il mio nome da piccola lo tolleravo a mala pena.
Non riuscivo a trovare nessuno con il mio stesso nome. Mi sentivo una sorta di
Gulliver nel mondo dei Lillipuziani. Ero alla ricerca di un mio alterego, uno
che avesse il mio stesso nome. Pensavo “Chissà quanto sarebbe figo poter dire,
ma dai anche tu ti chiami così? Abbiamo lo stesso nome”.
Non so per quale motivo, ma da piccola questa
cosa, mi sembrava di imprescindibile bellezza.
Crescendo poi ho imparato ad apprezzare più il
mio nome per la sua particolarità, e quelli che un tempo erano meravigliosi
nomi comuni, un giorno divennero nomi sputtanati.
E ora veniamo a N come Nicolò.
Quando Nicolò non era ancora Nicolò, ma era
fagiolino, di sesso indefinito, io e Fab ci siamo lanciati, non avendo molto
altro da fare oltre che prendere integratori e correre in bagno per le nausee,
in una ricerca matta e disperata del nome perfetto.Uso il plurare perchè Fab si è sempre immedesimato nella mia gravidanza, arrivando ad oggi che è al sesto mese pure lui.
A me piacevano i nomi da bambino Niccolò e
Mattia, Fab all’elenco cancellava Mattia aggiungendo Lorenzo. Niccolò mi disse
che se pur molto bello lo preferiva nella versione con una c. Io continuavo a
tifare per la versione con due c.
Alla fine ci accordammo che per un maschietto il
nome più papabile sarebbe stato Nic(c)olò, una volta appurato il numero di c da
inserire
Sulle femminucce eravamo molto più indecisi, io
avrei voluto un nome ben augurante come Gaia, Ludovica, Azzurra, Aurora, al contrario Fab considerava questi nomi un pò troppo stucchevoli ed era in un trip con i nomi Fiammetta e Camilla.
Alla fine l’ecografista ci decretò un maschietto
e quindi la fine dei giochi. Avevamo il nome, bisognava appurare solo il numero
di c.
Il nome Niccolò lo avevo proposto io perché era
legato ad un ricordo di bambina. Ero incappata nel nome, leggendo il Milione,
il libro di Marco Polo, in una versione riadattata per bambini. Niccolò era il
padre del leggendario Marco. Quel nome mi sembrò all’epoca così particolare con
le due C e l’accento sulla O. Mi sembrò un nome che profumasse di spezie,
di avventure lontane di mondi sconosciuti. E’ per lo stesso motivo che ora
volevo darlo a mio figlio.
Tornando a Lecce per le vacanze di Pasqua, andai
a cercare tra i miei libri di infanzia, il Milione. Con mio grande stupore mi
sono resa conto che ricordavo male, il padre di Marco Polo non si chiamava
Niccolò ma Nicolò. Davanti a questo, non sono riuscita più a convincere Fab che
Niccolò era comunque preferibile, o almeno quello che io preferivo. Dopo una
serie di prese in giro da parte di Fab, il nome Nicolò con una sola c è stato acceso come
definitivo.
Questa è la storia della scelta del nome. In
realtà ne esiste un’altra di eguale fascino, se non maggiore, per la quale sembra che sia il
nome che abbia scelto noi.
Cercando sul libro dei nomi, il significato di
Nicolò, una volta orami già decretatolo come definitivo, ho magicamente rivisto
nel significato del nome la nostra
storia.
Ve la riporto di seguito.
Nicola, Niccolò, Nicolò, Nicoletta derivano dal nome greco e bizantino Nikolaos, composto da
nike “vittoria” e laos “popolo, moltitudine”,
e significa “vincitore tra i popoli”.
Quale miglior modo per definire una gravidanza
così tanto cercata e così tanto attesa?!
In latino
divenne Nicolaus. Nicola, vescovo in Asia Minore nel III secolo, per il suo
spirito caritatevole venne considerato Santo quando era ancora in vita. Fu
martorizzato e ucciso durante le persecuzioni contro i cristiani
dell’imperatore Dioclezano. Canonizzato Santo viene festeggiato il 6 Dicembre.
La fama del Santo è universale; è il leggendario Santa Claus dei Paesi
Anglosassoni e il Nikolaus della Germania, i dispensatori dei doni della notte
di Natale.
Quando l’ho letto non ci potevo credere.
E’ insomma il mitico Babbo Natale!!!! Il
concepimento di Nicolò è venuto a conti fatti proprio la notte di Natale, come
meraviglioso dono lasciato a noi da Babbo Natale.
Quel nome apparteneva al bambino più di ogni
altra cosa. E ne ho avuto conferma solo quando lo avevo già scelto.
A Venezia come in tutto il nord non pronunciamo le consonanti lunghe e quindi le doppie. Per noi viene più facile Nicolò di Niccolò. Comunque un bel nome!
RispondiEliminaBacio
quanta dolcezza...
RispondiEliminaStupendo!!!!
RispondiEliminaE Nicolò sia! :)
RispondiEliminaLa vita non agisce mai a caso!
RispondiEliminaUno dei miei nipoti si chiama Niccolò (con 2 "c") :)
Nicolò con una N?? :-)
RispondiEliminaMi piace!
Niccolò con 2 c... senza mi sembra un errore! Però core de mamma, va poi bene tutto!
RispondiEliminaSe PIetro avesse avuto la passerotta sarebbe stato Fiammetta, sai?
Che emozione ragazzi, vi penso sempre!
E lo so... sta versione una c me la sono fatta andare giù un pò di traverso....
RispondiEliminaperò già avevo scelto il nome gli ho voluto dare la soddisfazione di scegliere almeno il numero delle c ;)
quanta pazienza che ce vò co sti uomini....
Anche mio nipote si chiama NIccolò (2 C) e ti assicuro che per tutti è solo NICO! Quindi una o due c... chissene :)
RispondiEliminaE' un nome dolce, rassicurante, da piccolo folletto bello.
Che bel racconto!! Dolcissimo!!
RispondiEliminaPensa che invece la scelta del nome di mio figlio (Diego) non è stata così romantica: molto prima che ci sposassimo e pensassimo ai figli ho chiesto a mio marito, all'epoca ragazzo, come avrebbe chiamato un figlio e lui subito: Diego. ed io gli chiedo: come Maradona?! E lui scherzandoci su : si!! Ci ho pensato un pò e poi mi sono detta: sai che c'è, è proprio un bel nome e di sicuro non lo storpieranno (ed infatti nn lo storpiano) nè in Italia nè in Argentina. E così è stato....che storia poco romantica no?!!!
Un abbraccio
tranquilla... non sai quanto ti capisco...se fosse stato un nome italiano ... Fab avrebbe proposto Edinson come il matador
EliminaDiego è un bellissimo nome
Bellissimo nome ed hai ragione nella scelta del nome ci sono sempre tante piccole coincidenze...noi abbiamo scelto Asia e solo successivamente cercando il giorno in cui avrebbe festeggiato l'onomastico ci siamo resi conto che era il 19 febbraio il giorno in cui lei è stata concepita...
RispondiEliminaio ho sempre una grande curiosità per i nomi altrui, ogni volta che qualcuno si presenta lo osservo per capire se il suo nome gli si addice o no e poi mi piace quando i futuri o neo genitori mi spiegano perché hanno scelto proprio quel nome invece di un altro. capirai, quindi, quanto ho apprezzato il tuo post!
RispondiEliminaBellissimo racconto. Quando vi chiederà come avete scelto il suo nome, avrà di che divertirsi!
RispondiEliminaBasta che poi non lo chiamate Nicolino o peggio ancora Lino Perché i diminutivi sono terribili. Esempio Greta è un bellissimo nome ma col diminutivo vien fuori un bel Gretina....
RispondiEliminaGretina effettivamente e' potente come nome.... Non ci avevo mai pensato
EliminaUn post eccellente, come eccellente è il blog e la blogger che lo tiene... Nicolò è un bellissimo nome, è un nome importante e sono certa che lo porterà con grande orgoglio!!
RispondiEliminaBellissimo il post, mi ha fatto emozionare tantissimo, ti abbraccio forte, ma piano!!
Questo post mi ha emozionata tantissimo!! :)
RispondiEliminaCara Danila (che bel nome... raro!) sai che Nicolò, con una c sola sarebbe stato il nome della mia bambina se fosse stata ... maschio! Nicolò era suo nonno paterno ed a me piace tantissimo. Ncolò Emanuele, si sarebbe chiamata così. Invece è Matilde Clara. Mi piaceva anche Gaia, ma anche il cognome di mio marito è particolare, e con gaia... proprio ci sarebbe stato.
RispondiEliminaComunque, il momento della scelta del nome dei nostri piccoli è sempre tanto emozionante, vero?
Baci ed auguri al piccolo Nicolò... in viaggio verso questo nostro mondo di meraviglie e bellezze!
Baci
Elli
Ma la smetti di farmi commuovere quando ti leggo, eh! la volta scorsa ci stava, ma stavolta non lo so perché, empatia forse.
RispondiEliminaE' che quando vengo a leggerti mica me lo aspetto - di commuovermi - sono preparata a sorridere, se non ridere addirittura!
Bel nome, e anche il tuo Danila.
:o)
Per non parlare di quei genitori che si divertono ad affiancare un nome uguale al cognome.. ad esempio nelle famiglie che fanno di cognome "Simone" o "Stefano". Sembra che si divertino.. bah!
RispondiEliminaAuguri al piccolo Nicolò piuttosto! Un grande abbracciooo :*
pensierinviaggioo.blogspot.it
San Nikolaus si festeggia da noi il 6 Dicembre un po come santa Lucia...bella scelta..mi piace..vincitore si:-))
RispondiEliminaAvevo dimenticato di dirti,la mia piccina ha due nomi Valentina da forte e sana e Maria perché ho sognato la madonna una brutta gravidanza credimi..che mi diceva va tutto bene..:-)abbiamo scelto subito Valentina dalla pubblicità italiana...solo un nome...;-)))
RispondiEliminaspettacolare :)
EliminaUn piccolo aggiornamento sulla questione nomi... all'asilo della gnoma ci sono un "Ettore" e un "Achille", e fin qui niente di strano, tra l'altro sono due nomi che mi piacciono... ma ho appena scoperto che il secondo di cognome fa "Agamennoni"!!!!
RispondiEliminaoserei dire dei nomi epici ;)
EliminaMentre io ieri in TV ho sentito che Antonio Maggio vincitore festival di Sanremo è figlio da padre ovviamente di cognome Maggio e madre di cognome Marzo..... ci sarebbe stato bene il cognome Aprile per il figlio
ciao a tutti io vorrei kiamare mio figlio Nicolò..ma viviamo in germanis e mi hanno detto ke i tedeschi pronuncerebbero questo nome senza accento..cosa ke non avrebbe più senso!!sapete dirmi qualcosa a proposito???altrimenti dovrei cambiare
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