Fab dice che dal momento in cui l’uomo chiederà la mano della
sua futura moglie, lui non lo sa ma nulla sarà più come prima. Lui questo lo
ignorava, e lo ha imparato a sue spese.
Una volta che l’uomo ha fatto la fatidica domanda alla sua
compagna, su di lui si spegneranno le luci dei riflettori e sulla donna si
accenderanno cinque occhi di bue.
Durante i preparativi del matrimonio nessuno degnerà il
futuro sposo della minima attenzione. Tutto ruoterà intorno alla sposa, al
vestito della sposa, alla chiesa della sposa, il velo della sposa, al paese
della sposa, al bouquet della sposa, al trucco della sposa.
Lo sposo è un simpatico accessorio, la ciliegina sopra la
torta, insomma. Una cosa carina, simpatica, che finalizza la scena ma nulla
più.
Con la gravidanza la solfa non cambia. La cicogna sembra aver
poggiato il bebè in arrivo in mezzo a trucchi e profumi della sposa, a voler
chiaramente indicare che è un presente da femmina a femmina. Tutti fanno gli auguri
alla futura madre, chiedono se sia emozionata, se già il bimbo si sente
scalciare, se ci sono state le nausee, se si sente stanca, gonfia, afflitta,
felice, euforica. E i piedi gonfi? E la pressione? Il ferro? Fab ogni tanto
tenta di far presente che quel semino ce l’ha messo lui nella sua donna, e che
gradirebbe anche una domanda stupida, di cortesia, tanto per sentirsi partecipe
all’avvenimento. Ma puntualmente la sua voce viene sempre sopraffatta dal
chiacchiericcio euforico intorno alla pancia farcita.
Fab dice che si è rassegnato, ma io lo so, non lo è ancora
del tutto.
Ho come l’impressione che dopo la nascita del/dei figli la
posizione dell’uomo si aggravi ulteriormente. Nella scala dell’indice di
gradimento tra amici e parenti, scenderà a capofitto nelle ultimissime posizioni,
superato appena da cane, gatto, e a grande distanza da madre, sorpassata a sua
volta dal figlio grande, che vede in lontananza il figlio piccolo marcare la
prima posizione della classifica.
In questi giorni ho scoperto alcuni papà blogger nel web.
Alcuni papà che tentano affannosamente la risalita da quello oblio in cui la
maternità gli ha spinti.
Raccontano in maniera ironica e divertente le avventure in
cui sono piombati con l’arrivo dei cataclismi dei propri figli a scombussolare
l’equilibrio della famiglia. Un meridionale, un settentrionale, due realtà
diverse ma affrontate entrambe con lo stesso umorismo, e lo stesso acume.
Adoro le penne di entrambi, o parlando di web sarebbe meglio
dire le tastiere di entrambi. Riescono a illuminare di uno spirito brioso e
irriverente la paternità, scrostandolo da quel velo aulico e stucchevole in cui
molto spesso una madre rimane invinghiata. Entrambi sono inoltre un ottimo
esempio di età moderna, in cui i figli non sono più ormai affar della mamma, ma le cui croci e delizie la donna smezza
volentieri con il proprio patner.
Se vi ho incuriosito vi lascio i link.
Autore
anche dell’omonimo libro edito da TEA edizioni
e
Giovanissimo
ma molto promettente blogger
Buona lettura! ;)
Grazie per il consiglio...il primo lo conoscevo ho preso il libro :-)
RispondiEliminaio l'ho scoperto da poco... volevo comprare il libro anche io
EliminaFab ha ragione e non deve assolutamente rassegnarsi, anche perché la sua presenza, dopo, quando Nicolò sarà uscito dal paradiso della pancia mammesca, sarà importantissima per te e per Nicolò stesso. Noi donne facciamo gran parte dellavoro, ma i babbi possono essere un validissmo e granitico supporto fisico e morale.
RispondiEliminaW i babbi!!!!! (io pur meridonale, mi sono dovuta abituare a dire babbo e non papà, perchè al mio Capitano toscano di sentirsi chiamare papà non gli garbava proprio!!)
Il primo blogger lo conoscevo, ma il secondo no.. vado a visitarlo!
Vado subito a vedere anche perché forse per gli altri no, ma per le mamme il loro unto di vista e' essenziale!!!
RispondiEliminaMai rassegnarsi :) !!! E al secondo figlio vedrai che nessuno si filerà neanche più la mamma cn pancia e quando il secondo arriverà tutte le attenzioni-regali-fiori-visite in ospedale-visite a casa non ci saranno come con il primo...che non è detto poi che sia un male ;) ! ...comunque si tornerà alla parità :)
RispondiEliminaGrazie per aver segnalato Mo te lo spiego a papà. E' davvero una sorpresa essere citati senza conoscere chi scrive il blog.
RispondiEliminaSpero di avere feedback sulla pagina fb una volta che avrete letto il libro.
Grazie a tutti
Francesco
Grazie..
RispondiEliminaÈ vero, ci sono fasi in cui gli uomini non vengono minimamente considerati...
RispondiEliminaBaci