Bussola
e Fab lo scorso week-end sono andati al derby dell'Ippodromo Le Capannelle .
Sono
andati ognuno per un motivo diverso. Bussola da piccola aveva un sogno
nel cassetto: possedere un cavallo e correre in groppa al suo destriero con i
capelli lunghi al vento, anche se lei da piccola i capelli ce li aveva corti.
Fab invece c’è andato perché suo nonno materno era possidente di una scuderia, ma lui non ha avuto mai la possibilità di vederla perché col tempo si rivelò un affare troppo oneroso da molti punti di vista e il nonno decise di vendersela. Fab campa con il rimorso di non aver mai visto la scuderia del nonno.
Pì, l’amica
di Bussola, aveva avvisato la sottoscritta “Venite anche voi. E’ divertente. Ma
non tanto per lo spettacolo dei cavalli, per la gente che frequenta e assiste
il Derby. C’è la Roma da bene e c’è la Roma ripulita!”.
E Bussola è andata.
C’era
veramente la Roma da bene. C’erano i ricchi, quelli che profumano di soldi
anche se loro non se ne rendono conto. Sono industriali nonostante spesso si
sia industriato qualcun altro al posto loro. Vestono in polo e mocassini, e le
griffe le portano con classe. Sembrano sempre appena calati dallo yacht, o da
un campo da golf con un colorito vagamente abbronzato.
Hanno
l’attico ai Parioli e la filippina per fare la spesa. Il figlio parla inglese,
anche se poi è stato allattato dal seno della lupa.
E c’era
la Roma ripulita. Quella che veste
chiassosa, che usa tacchi a spillo e vestiti folleggianti. Quella che non sta
comoda sui tacchi ma che comunque sorride alla folla e ancheggiando si immerge
nella moltitudine trascinando in una borsa il proprio chihuahua, anche se infondo odia i cani. Quella che poi a fine
spettacolo si infila in una macchina utilitaria, lancia i tacchi liberando i
piedi gonfi e fila via verso la sua borgata a veder la partita della Roma con
il vicinato.
Ma
c’era anche dell’altro. C’erano gli inglesi, quelli autentici, che parlano
inglese autentico, quello della regina. E allora capisci che gli inglesi hanno
tanto la fissa del cavallo che poi ti sbucano a sorpresa anche all’ippodromo “Le
Capannelle”.
C’erano i
poveracci che si spendono la pensione in puntate, nelle corse dei cavalli.
Quelli che non hanno più lacrime per piangere, ma che una puntata su un
purosangue vale sempre la pena. Perché alla fine si vive una volta sola.
C’erano le
famiglie, quelle normali, perché se c’è la Roma da Bene e quella Ripulita è
giusto che ci sia pure quella consueta.
Perché gli strani non sarebbero strani se non ci fossero i normali, e quindi la
colpa è forse solo dei normali, se gli strani
sono strani.
C’erano
gli acrobati, perché anche l’occhio vuole la sua parte.
E infine c’erano
le scuderie che si giocano i milioni. E se il fantino fa una cazzata, tipo che
si fa scappare il cavallo da sotto il sedere, beh allora sì che parte il sangue
al cervello a tutti. E son dolori!
Ah! Quasi
dimenticavo. C’erano pure i cavalli.
hehhehe bellissimo post!
RispondiEliminaVoglio assolutamente il vestito e il cappello della signora in rosso in fondo ala foto degli spalti!!
C'erano certi cappelli che manco al matrimonio dei principini si erano visti :)
EliminaHo visto una volta una ragazza che con i tessuti aerei faceva cose incredibili. Ogni volta che vedo un'immagine di questa incredibile disciplina resto affascinato! Belle foto...
RispondiEliminaGià... giusto, c'erano anche i cavalli.. a momenti ce ne dimenticavamo...
RispondiElimina:)
Sembrava un affresco a cui mancasse qualcosa... i cavalli certo!
RispondiEliminaI ripuliti stanno un po' ovunque.
Buon fine settimana! Baci
Deve essere stata una giornata...interessante :)
RispondiEliminaBellissime foto, grazie per aver condiviso l'esperienza di questo mondo così particolare!
trovo incredibile il fatto che ognuno di noi vede le cose in modo diverso :) alcuni particolari che descrivi non credo li avrei mai notati :)
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