Mia madre ha sempre amato il mare. Quando eravamo piccole lei ci portava sugli scogli e qui ci spiegava le meraviglie che abitano il mare. Ci indicava i granchi che uscivano dall’acqua per godere di un po’ di sole, i piccoli pesci che si avvicinavano alla riva proprio dove eravamo noi, o i gamberetti che sempre lì vicino se ne andavano trotterellando a passo contrario.
Ogni tanto su quegli scogli si fermava anche un anziano pescatore a pulire del pesce appena pescato. Vedendoci piccole e bambine decideva di affascinarci facendo un piccolo fuoco con qualche sterpaglia trovata là intorno. Su quel fuoco l’uomo arrostiva qualche pesce e quando era ben cotto ce ne faceva dono.
Quel pesce appena pescato e cotto sugli scogli, aveva un sapore che mai più ho ritrovato in vita mia.
Ho imparato a nuotare all’età di 4 anni.
Mia madre era solita andare in apnea, e in quel mare quando si immergeva ci si perdeva come solo le persone di mare sanno fare. Oltre a pescare polpi e ricci, si divertiva a socializzare con la natura divertendosi ad osservare pesci che accorrevano al sapore di un riccio aperto per loro o rimaneva del tempo ad osservare la maestria di un polpo che con il tentacolo sistemava ad uno ad uno delle pietruzze per farsi un muretto a secco intorno alla sua tana.
Quando iniziai a mantenermi a galla con i braccioli, mia madre mi portava in acqua con lei…. Lei aveva pinne e maschera e pescava nella profondità del mare sotto di me e io ero lì unita a lei attraverso una corda che cingeva entrambe le nostre vite, e che sapevo avrei dovuto tirare se ci fosse stato qualche problema.
Io ero lì miracolosamente a galla tra l’acqua del mare e l’aria del cielo, mentre lei sapientemente nuotava dove io non la vedevo.
Quella corda ha sempre unito le nostre vite, anche quando lei ha deciso di smettere di immergersi per problemi ai polmoni ed io ho imparato a stare a galla anche senza braccioli.
fantastico
RispondiEliminami hai commossa
tutto bene??
si diciamo che mi sento straordinariamente a galla anche ora tra gli impegni del lavoro, i preparativi del matrimonio quelli della casa....e i mille contrattempi
RispondiEliminamolto toccante...l'importante cara e restare sempre a vgalla...
RispondiEliminaun abbraccio forte da lia
oggi dev'essere il giorno dei ricordi
RispondiEliminastavo giusto per scrivere sul mio blog
di un filmino ritrovato dalla mia zia
ho versato fiumi di lacrime dopo aver visto i miei nonni
e la loro vecchia casa in campagna
quanto sono belli i ricordi
ma sono tristi anche quando sono felici
oddio che tenerezza.... scrivilo il post....
RispondiEliminai filmini poi...sono struggenti.... più sono belli e più sono tristi
meraviglioso.
RispondiEliminaun abbraccio!
Il post è profondissimo... E' bello immaginare il mare e lo stare a galla come metafora della rinascita quotidiana... Un bacio!!!
RispondiEliminaBellissimo.... toccante....
RispondiEliminabuon weekend tesoro!
Davvero bel post e begli gli insegnamenti e le esperienze che tua mamma ti ha donato
RispondiEliminaOps...correggo..."belli" ;)
RispondiEliminaBellissimo e dolcissimo post!!
RispondiEliminaI ricordi sono un bagaglio importante della nostra vita, che hanno contribuito e contribuiscono a farci essere ciò che siamo!
Un abbraccio!!
Dolcissimo Bussola. :)
RispondiEliminaquesto ricordo è splendido per raccontare un presente fatto di contrattempi che però ti vedono sempre galleggiare, sotto un cielo azzurro! Bello bello! P.S. bussolina è on the net :D
RispondiEliminagrazie cara... corro subito a spiarmi
RispondiEliminadavvero intenso e commovente...
RispondiEliminaBellissimo e molto commuovente il tuo post. Ho immaginato le situazioni che hai descritto, il mare, la corda, la tua mamma. Ho ancora un senso di doclcezza e di tenerezza addosso. Ti abbraccio :)
RispondiEliminaSai che ti dico? Mi piaci tu e mi piace tua madre!
RispondiEliminaChe belli i ricordi, a volte penso che siano solo loro a farci come siamo.
RispondiEliminaGrazie, grazie mille per aver condiviso i tuoi ricordi e per avermi fatto emozionare.
RispondiEliminache tossivi per aver ingoiato un po' di acqua sChe dire di quando, riemergendo ti ho trovata alata:- Volevo fare come te. Mi sono tuffata con il culetto su e la testa giù- Papà che era appena arrivato aveva visto tutta la scena,imprecava bonariamente verso di me che ero una mamma incosciente. Bacioni
RispondiEliminaOPS....Che dire di quando,riemergendo ti ho trovata che tossivi per aver ingoiato un po' di acqua salata:- Volevo fare come te. Mi sono tuffata con il culetto su e la testa giù- Papà che era appena arrivato aveva visto tutta la scena,imprecava bonariamente verso di me che ero una mamma incosciente. Bacioni
RispondiEliminaQuesto post è delizioso. Sarai molto stressata dai preparativi ma ti assicuro che nella tua scrittura non si nota, anzi mi sembri particolarmente ispirata.
RispondiEliminaI miei genitori non sanno nuotare. Anzi, a dirla tutta, mio padre ha proprio paura del mare ed al massimo si bagna fino ai polpacci.
Io e mia sorella abbiamo imparato a nuotare da sole ed entrambe, non a caso, abbiamo paure degli abissi.
Che bel ricordo...lacrimuccia ;)
RispondiEliminaUn bacione