Come venticinque anni fa sono stata ammalata in questa casa
Come allora ho rantolato girandomi e rigirandomi nel letto,
ho visto mostri nel silenzio di queste pareti alte
Sono venuti a trovarmi in una processione mesta e silenziosa
ad uno ad uno i miei familiari
Come allora il bagno vicino alla mia stanza è stato conforto
della mia anima,
Mi sono rifiutata di fare la puntura,
ma come allora alla fine ho ceduto la mia pregiata chiappa
alla mano esperta di mia madre,
Ho stretto i denti mentre il liquido entrava,
ma tutto sommato me la sono cavata con onore.
Tutto come venticinque anni fa,
tranne il fatto che la malata in questione non ha ricevuto
alcun regalo di consolazione.
Il brutto di diventar grandi!
Se un abbraccio può essere considerato un regalo, ricevi in regalo un abbraccio, con pendagli di auguri e lucine di speranza per il prossimo futuro.
RispondiEliminaFermo restando che, pur diventando grandi, dentro restiamo dei peter pan; e, finché ci sentiamo tali, perlomeno non invecchiamo. E quando saremo invecchiati torneremo automaticamente bambini, ma di regali nisba, non se ne parlerà più. Purtroppo.
Ciao.
Mi spiace, spero tanto che tu stia meglio ora. Il regalo più bello é l'affetto dei tuoi famigliari di cui hai bisogno più che mai in queste situazioni...
RispondiEliminaUn abbraccio caldo, sperando che il peggio sia passato... :)
RispondiEliminaMi piace l'abbraccio caldo
EliminaAlla fine hai ceduto anche tu?
RispondiEliminaI virus si stanno impossessando anche di questa casa, noooooooooooooooooooooo!!!
Non c'è giustizia a questo mondo... ;)
RispondiEliminaHappy New Year! Have a great time!!
RispondiEliminaChe beffa :( e alla fine ha preso anche te! Ti sono vicina coi miei bacilli
RispondiEliminaIo farei una lamentela formale per la mancanza di regalo: non si è mai troppo grandi per essere viziati!
RispondiElimina;)
emme