Sai Bussola, Nicolò è il bimbo più bello del mondo, perché è
oggettivamente il bimbo più bello del mondo, perché è mio figlio, ad ogni modo
ci sono momenti che ti manda ai matti.
Tipo questa notte dopo che tu gli hai dato la poppata, lo hai
cambiato, e me lo hai passato per addormentarlo.
Io ero stanco, avevo sonno, cantavo quella cazzalora di
Ninna nanna Ninna oh, che per quante volte l’ho ripetuta mi è venuto il voltastomaco
ma lui invece non mollava. Andavo su e giù nella cucina al buio, che avrò fatto
i solchi sul pavimento, tipo i carri degli antichi romani sulla via Appia
Antica, mi sentivo un cretino, cantavo e quella canzone più che far
addormentare lui faceva assopire me. Lui non dormiva, vegliava su di me che
volevo dormire. Sentivo i giganti appesi alle palpebre, gli occhi che
difficilmente cercavano di resistere al sonno, e sta creatura di 57 cm che anziché
prender sonno si dilettava a prendermi a capocciate. Si i momenti così son
duri.
O peggio ancora mi manda ai matti, quando lo sento nel mei
tai russare, e allora penso “ok è cotto, è il momento giusto per portarlo nella
culla”. Al buio mi avvicino al lettino, slaccio il fiocco del mei tai, lascio
scivolare le cinghie lentamente su di me, mi affretto a poggiare una mano sul
sederino e l’altra sulla testa, e calibrando ogni minimo muscolo del mio corpo
cerco di adagiarlo nella culletta trattenendo il respiro. Penso che l’ho fatta,
lo guardo due minuti prima di rimboccargli le coperte e andare a coricarmi. Poi
nel momento preciso in cui mi sto adagiando sul letto, poggiando la testa
sul cuscino sento il silenzio della stanza infrangersi al suono di un Gueeeeeee
ngueeeee. Si quello mi manda veramente ai matti.
Però. Si c’è un però. Quando slaccio il mei tai e lui sta
dormendo dentro, c’è un momento magico in cui io ho uno sturbo. Precisamente
quando lo libero dal battente di stoffa e noto come si è accartocciato dentro.
Vedo che è tutto rannicchiato con il culetto a punta che sporge di fuori e la
guancia rossa un po’ sudata completamente spiaccicata sul mio petto. Ha le
braccia aperte, e dorme abbracciando il mio pancione. Si, in quel preciso
momento, io lo ammetto, ho uno sturbo.
Che dire.... E' davvero bello! Un bacione bussolina!
RispondiEliminaDolcissimo. E anche tanto "vero", perché io avevo lo stesso sturo...
RispondiEliminasturbo, ops. sarà stato un lapsus freudiano???
Eliminahe he he sono cosi i bambini, meno male che sono passati trenta anni dai miei figli, vedrai ci riderai sopra da matti
RispondiEliminai tuoi figli hanno trent'anni... dai non ci credo... vorrai dire trenta mesi ;)
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