Devi far
attenzione la prossima volta che attraversi la strada perchè non può esserci
sempre papà. Devi imparare a sbrigartela da sola.....
A guardarti
attorno......
E poi a casa non
si fanno i capricci. Mamma ha il mal di testa. E lo sai che quando mamma ha il
mal di testa non vuole sentire parlare nessuno. Spegne anche la televisione. Si
anche la televisione le da fastidio.
Come la luce. La
spegne. Se mamma ha il mal di testa spegne luce e televisione.
Se tu fai i
capricci il suo mal di testa peggiora. Quindi non devi far i capricci, così
mamma sta bene. Sta meglio insomma.
Ma mi ascolti
quando ti parlo?
Non ti distrarre.
Non giocare con le scarpine, sono nuove, così le sporchi.
A volte il mal di
testa viene pure a me, lo sapevi? Anche io vorrei spegnere luce e televisione,
ma c'è sempre qualcuno che parla, qualcuno o qualcosa che fa rumore. A volte si
vorrebbe spegnere il mondo, ma non c'è l'interruttore.
E' difficile
farsi passare il mal di testa. Quando diventerai grande lo scoprirai.
Tu non dovresti
far i capricci nemmeno quando a papà fa male la testa, perchè se fai i capricci
vuol dire che a papà non gli vuoi bene.
E' un papà che parla in metro alla sua bambina invisibile. In
quel vagone lui dona le parole al vento, perchè non ci sono bambini ad
ascoltarlo, solo assonnati pendolari.
PS: la foto è
un'altra storia solitaria che si snocciola davanti agli occhi dei passanti, una
storia differentemente dalla prima taciuta.
io leggo il tuo post ed inizio a farmi mille domande:che sarà successo a quell'uomo?quella bambina cui parla é solo immaginaria o prima c'era e adesso non c'é più?ma non c'é nessuno che possa aiutarlo?uff...
RispondiEliminami sono posta anche io le stesse domande
RispondiEliminaallora siamo in tre.. che cosa triste cara!
EliminaStorie di solitudine.. E ce n'è tante, troppe purtroppo... La scorsa volta che venni a Roma, ero a Piazza Colonna, sotto ai portici della galleria Alberto Sordi, c'era un'anziana donna, credo fosse una senza tetto (purtroppo), era seduta su uno sgabellino da pescatore e a fianco aveva un treppiedi tappezzato da poesie sue, scritte in un italiano scorretto, tipico di chi non ha potuto studiare, e scriveva, scriveva il suo dolore... Ho la foto, la posteró.... La stessa sera, tornando da Trastevere, il bus siamo passatida Termini, e chiaramente era strapieno di senza tetto: una donna anziana, ha fatto i suoi bisogni in mezzo alla strada, nei suoi occhi la sofferenza della vita di strada, di una vita di stenti... Anche questa è l'Italia, l'Italia degli invisibili.....
RispondiEliminasi quel post scrivilo.... lo voglio leggere
RispondiEliminaMi pongo le stesse domande e sento quella solitudine, come fosse mia.
RispondiEliminaSi lo faró, domani ne ho uno per l'anniversario di Capaci, ma il prossimo è sicuramente quello!!
RispondiEliminala foto è triste ma contemporaneamente mi ispira tenerezza...
RispondiEliminaSono due donne che vedo ogni mattina. Sono complici, si aiutano, si sostengono. Vederle insieme sono un bel quadro. Fanno molta tenerezza
Eliminaooh che tristezza, a proposito , ho il mal di testa anche ora
RispondiEliminaChissà cosa c'è dietro quel suo monologo, se una bimba c'è stata da qualche parte o è pura immaginazione.
RispondiEliminasecondo me quell'uomo parla ripetendo le frasi che ha sentito dire a lui da piccolo... mi vengono i brividi...
RispondiEliminadi storie di solitudine, ai margini della società ce ne sono tante, sempre di più... si vorrebbe avere la possibilità ed il coraggio di aiutare tutti, magari con una parola, del cibo, una coperta... ma presi dalla nostra vita, dal nostro correre, andiamo oltre...
mi è capitato non troppo tempo fa di vedere una signora seduta a una panchina che piangeva... non era una senza tetto... solo una signora un pò anziana che piangeva, mormorando qualcosa... avrei voluto sedermi li con lei e chiederle di parlarmi del suo dolore... di condividerlo, di alleggerirsi il cuore... non l'ho fatto, forse perchè ero con la mia bambina, forse perchè non ho avuto il coraggio... e me ne pento...
Un post che fa fermare a riflettere...
RispondiEliminaquanta solitudine, quanta umanità....
RispondiEliminaun abbraccio bussola
emme
Non dimenticherò mai la donna che passeggiando per le strade di un magnifico paesino in riva al mare della Sicilia, si batteva il petto urlando al vento "non piangere, non sei sola, sei hai l'amore allora hai tutto, non sei sola, perché piangi? hai chi ti ama, non piangere!" e lo ripeteva, lo ripeteva..all'infinito. Fa paura quanto possa essere forte un sentimento come la solitudine. :(
RispondiEliminaCi racconti il seguito? Anche di fantasia purchè quell'uomo trovi la sua pace.
RispondiEliminaForse la bambina c'era, non era visibile agli occhi tuoi, ma c'era.
RispondiEliminaciao mi unisco alle altre commentatrici nel pormi le stesse domande.
RispondiEliminaio vivo in un piccolo paesino di 400 abitanti dove siamo per metà parenti e per metà coniugi di parenti. ci conosciamo tutti e tutti sanno tutto di tutti. quando ero più giovane ho colto al volo la possibilità di trasferirmi in città per scappare da tutta questa confidenza ma oggi che ho qualche anno di più apprezzo la nostra piccola dimensione.
Il mio non vuole essere un attacco personale o una critica però mi chiedo: ma chi abita in una grande città e vede queste cose perchè invece di raccontarlo e basta non fa qualcosa? qualcosa di piccolo e poco importante come un sorriso talvolta può rischiarare una vita intera. Forse in città questi rapporti umani si perdono?
scusami lo sfogo
vengo anche io da un piccolo paese e ora vivo in una grande città.......sicuramente la città allontana.... rende in qualche modo un pò più distaccati.....
RispondiEliminaperò capisco kikka.... a volte rimani colpito dalla scena .... ma non sai cosa dire.... cosa fare.....
inoltre a volte le solitudini in una grande città sono così tante che non sai come gestire
Anche io mi faccio le stesse domande...
RispondiEliminaUna foto molto bella come qualità,ma che stringe il cuore.
A presto
Sembra una storia così triste.
RispondiEliminaUn abbraccio cara
Tesora, come stai? spero tutto ok!! Ti aspetta il post sugli invisibili, e anche due premi tutti per te e Fab!!
RispondiEliminaBaciooooo!!!!
Un giorno vidi dal tram una donna che scriveva poesie dolcissime sui muri. Si firmava Melina e metteva il cuoricino al posto della "i". Viveva per strada. Non l'ho più rivista ma quelle parole le ho rilette ogni giorno per mesi. Che stretta al cuore. Me l'hai fatta ricordare e mi auguro che stia bene. Un abbraccio a te
RispondiEliminaGIURO!!! Dalla finestra si odono rondini garrire, apro il tuo blog e che ti vedo? La foto meravigliosa dell'header!...M'è preso un colpo, pensavo fosse un effetto speciale ahahahahah anche se non credo siano rondini quelle ritratte nell'immagine
RispondiEliminaBacioni...ma dove sei???????????????????