Marian è mio fratello rumeno… ok…. non anagraficamente ma è come se lo fosse.
E’ venuto in Italia per cercar lavoro, lasciando i suoi cari e i suoi luoghi natali. Dopo un lungo viaggio è arrivato in quella lingua di terra rossa chiamata Salento.
Non ha lavorato subito con mio padre, ma solo dopo alcune settimane da allora è sempre stato devoto a lui. Devoto è una parola forte, ma penso che sia quella che meglio contraddistingue il legame che lega Marian ai miei genitori.
Marian lavora indefessamente, parla poco ma produce tanto, mangia con i miei genitori, guida la nostra barca, accudisce i nostri animali. Marian si arrampica sugli alberi come una scimmia, si butta in acqua sotto la barca per capire cosa blocca il timone, si inerpica su scale alte per sistemare il soffitto.
Marian è superman, ed è mio fratello rumeno.
E’ il maschio che ogni padre avrebbe voluto avere come sostegno nell’azienda.
Non sono mai stata gelosa del rapporto che ha con i miei genitori, anzi, l’idea che mio padre e mia madre abbiano un sostituto di me e di mia sorella lontane a Roma, che possa mangiare con loro a tavola durante l’inverno mi fa sembrare meno doloroso il distacco per tutti noi i giorni delle nostre partenza.
Casualmente la vita anche a Roma mi ha fatto imbattere in un’altra persona rumena ,“Betta”, la ragazza che domina sporco e disordine a casa nostra.
Per me Betta è veramente Benedetta. La casa dopo il suo passaggio si trasforma. Tutto brilla, profuma, risplende.
Betta ha le chiavi della nostra casa e della nostra fiducia. In oltre un mese in cui gestisce la nostra casa non le ho mai detto nulla, ne di elogio ne di ripresa, perché quando lei sistema casa io sono al lavoro e perché davo per scontato che se non avevo nulla da eccepire significava che tutto andava bene.
Ieri pomeriggio mi è arrivato il seguente messaggio di Betta
“Salve sono Betta, se non vi piace come pulisco o se volete un altre cose lasciatemi scrito grazie e buona serata”.
Queste poche parole ricevute mentre ero in ufficio, sommersa tra una pratica e l’altra, mi hanno emozionato. Ho capito solo allora che la mancanza di feedback da parte mia aveva fatto nascere in lei la paura, che non fossi soddisfatta del suo lavoro.
“No al contario sei perfetta. Per me oramai sei Benedetta Betta. Ci sei mancata ad agosto. Ho comprato il secondo mocio come mi avevi chiesto”
“Grazie 1000 tanti baci” è stata la risposta che mi sono vista comparire sul mio cellulare qualche minuto dopo.
Marian e Betta mi hanno fatto capire che la Romania non è solo prostituzione, bottiglie di birra, storie di Papponi ma la Romania è anche storia di tanta brava gente, di grandi e di piccoli sacrifici, storia di rispetto.
bellissimo articolo! finalmente qualcuno dà spazio anche a queste persone che fanno sacrifici che probabilmente nemmeno immaginiamo!!
RispondiEliminaLi amo anche io questi tuoi fratelli rumeni. Meno male che ci sono ancora persone tolleranti come noi. Siamo belli! Evviva i nostri amici dell'est, cazzo.
RispondiEliminate lo posso dire questo post è bellissimo!!!!
RispondiEliminae anche tuo fratello è bellissimo!
fate una foto anche a Betta :)
non ho parole...sei una bella persona ed è giusto che sia circondata da belle persone...
RispondiEliminami hai emozionato! non dobbiamo mai giudicare le persone!
RispondiEliminajos xx
Bellissimo questo post, bussola. Io penso che generalizzare non è mai giusto, non si può dire che i rumeni sono tutti ladri e le rumene tutte puttane. Ci sono anche i ladri e le puttane, come tra noi italiani. Poi ci sono anche gli altri, che si spaccano la schiena molto più di quello che facciamo noi. Un post come il tuo non potrei scriverlo, per il momento, però spero di poterlo fare, un giorno. :)
RispondiEliminaCiao
anche mia sorella ha un amico rumeno che è davvero un bravo ragazzo, educatissimo (molto meglio di tanti italiani!)... davvero per bene!
RispondiEliminaCara come vanno i preparativi???
Baci baci
Ho sempre pensato all'essere umano come una famiglia allargata. Bello il tuo post
RispondiEliminaPenso anche io che i rumeni siano in larga parte persone perbene. Purtroppo si parla solo di quelli che delinquono... anche perché fa comodo, a certi mezzi di comunicazione, far credere che i problemi dell'Italia siano dovuti agli immigrati.
RispondiEliminaPerché non condividi questo post su Facebook? E' così bello...
Ibadeth
pensavo di averlo già fatto....ora controllo
RispondiEliminaBel post e belle persone.. essenziali, che pensano a fare il loro dovere. Per fortuna ce ne sono ancora e di ogni nazionalità! Buona domenica
RispondiEliminami piace molto il tuo post perchè hai saputo riconoscere il bello delle persone ;.))
RispondiEliminail bello e il brutto lo si trova in ogni etnia
RispondiEliminaconosci italiani gran ceffoni e stranieri (in senso generico perché col mio lavoro ne ho conosciuti di varia nazionalità)gran persone.
Ma anche e soprattutto il contrario :)
Forse tu sei stata più fortunata di me, forse il n° di conoscenze o scambi interpersonali che ho avuto io è maggiore, che quindi a tirar le somme io non posso essere altrettanto positiva come te , nella media.
Ma ti assicuro che per me le Persone sono Belle a prescindere dalla loro nazionalità, quando fanno del bene, mi insegnano a fare del bene.
Un caro saluto :))
quando si ha una storia come questa da raccontare, è bene farlo. Per speccare una lancia a favore di un popolo che altrimenti viene descritto sempre sotto una luce negativa. Brava Bussola!
RispondiEliminaBrava Bussola, hai fatto benissimo a scrivere qui la tua esperienza. Ed è stato bello leggerti!
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