martedì 26 luglio 2011

La vita è un gioco


Foto byBabette
Michela classe 82 romana
Segni particolari: affetta da una sindrome di shopping convulso di piccole chincaglierie ricercate nei negozietti e nelle piazze della città


Foto byBabette

Emiliano classe 79 romano
Segni particolari: lotta indefessamente per la salvaguardia dei propri spazi nell’armadio dalla prorompente invasione dei vestiti di lei.

Cosa accomuna questi due?

Un matrimonio: il 12 settembre nella loro città
E una passione per il cibo.

Ci sono persone che prediligono i primi, altri i secondi, quelli che cucinano macrobiotico, quelli che scoprono la cucina etnica, quelli che mangiano vegano, poi i vegetariani, i patiti del peperoncino, quelli che amano la pizza alta napoletana e quelli che invece la preferiscono bassa e scrocchiarella come quella romana

E poi ci sono quelli come Michela e Emiliano…

Quelli che non c’è sera … non c’è uscita… che non termini con il sapore dolce in bocca ….di un gelato, di una crepes, di un kraften…. di un qualcosa di buono con cui dire ciao al giorno.

Loro hanno quindi deciso che per il loro matrimonio….vogliono offrire agli ospiti un tripudio di dolcezza… perché possano ritornare bambini e sentirsi come davanti alla casa di Hansel e Gretel.

“Praticamente quello che noi avremo è un gran buffet di dolci con oltre 60 tipi di torte (quindi tutte quelle che ti vengono in mente ci sono :p). Poi ci sarà il gran trionfo di frutta con decorazioni fatte a mano, una cascata di cioccolata in cui poter intingere frutta ed altre leccornie, avremo inoltre l'angolo delle crepes e quello dello zucchero filato e in fine la torta nuziale monumentale che ovviamente non può mancare . E tante altre cose ancora”

Racconta Emiliano con gli occhi che li luccicano…

E poi ….un artista di strada… e un caricaturista che offre agli ospiti dei ritratti improvvisati ….per chiunque ne volesse…. in modo da portare a casa un ricordo della giornata. .... e poi dei palloncini... tanti che volano via tutti insieme all'uscita della chiesa.....e i cannoncini spara coriandoli....

La vita è un gioco…e il matrimonio è una bellissima occasione per giocare… per divertirsi con i propri amici e le persone che ti vogliono bene…. per ritornare tutti insieme un po’ bambini….

E’ questo è stato il nostro modo migliore per comunicare questa idea

(Non lo so … questa cosa mi ha così affascinato che ho voluto condividerla con voi….e quindi per la prima volta vi siete sciroppati anche i preparativi per un matrimonio non mio )






Foto prese da qui qui ,qui,

giovedì 21 luglio 2011

Ninablu si è scocciata....

Ieri è arrivata Ninablu di Tiziana Rinaldi .….E’ arrivata bagnata di acqua di mare e profumata di salsedine….
Le ho detto -”Ma dove vai così combinata? Asciugati altrimenti ti raffreddi”….

Mi ha risposto che stava bene come stava…. “Portami da qualche parte…. Fammi vedere qualche posto di questa città”….

L’ho portata al parco…. E abbiamo parlato….

-Perché ti chiami Ninablu? – le ho chiesto.

Lo volete sapere? Lo dirò.

Senza sprecarci però troppe parole, che poi Ninablu si innervosisce. E’ suscettibile su questo argomento. Il giorno in cui è nata, Ninablu era Nina. E basta.

Una Nina come tutte le Nine del mondo. Con gli occhi così aperti da somigliare a grandi bottoni tondi della giacca del nonno, osservava tutto attentamente, facendo bolle di saliva, e ba ba ba, come ogni neonato.

Il tempo passava veloce e giunse l’ora delle prime parole.

Il nonno la portava sulle spalle, in un canestrino costruito da lui stesso.

Un bel mattino di sole Nina indicando il mare parlò.

E disse –Blu!

La sua prima parola commosse il mondo intero.

Non era una parola qualunque ma il nome di un colore. E Nina lo aveva indirizzato verso il giusto posto: un blu, va sempre dritto al mare.

Due giorni dopo, fu la volta del cielo.

Erano al centro del paese quando Nina alzò il ditino esclamando sicura – Blu!

Si levarono voci che dicevano – Prodigio!

E tutti volevano festeggiare quella bambina sapiente .

Poi Nina non ebbe da dire niente per un mese.

Nina è così.

Di poche parole.

Se non ha niente da dire non ne spreca.

Il mese dopo appunto, erano di nuovo, lei e il nonno, al paese dove si celebrava la festa del raccolto.

Un cesto di ottima mele lucide stava in in bella vista su un banco del mercato.

Nina le guardò con attenzione e indicando la più bella gridò: - Blu!

Eeeeehhhh? Blu? Una mela blu?

Dall’ammirazione il villaggio passò in fretta alle risate.

E ridevano così tanto che Nina tutta contenta continuò a lungo a cantilenare indicando tutto ciò che stava attorno

Un tetto: -Blu!

Un albero: -Blu!

Il pane appena sfornato nella bottega del fornaio: -Blu!

E così fu che nel divertimento generale Nina diventò Ninablu.

Lei nel frattempo ne aveva avuto abbastanza. Far divertire gli altri era stancante. Meglio
abbandonarsi ad un sonnellino, lassù al sicuro, sulle spalle del nonno…

Ehm …. Eccola sta arrivando … Oh! Io non vi ho detto niente
(Tiziana Rinaldi in Ninablu)

Se siete cresciute in un posto di mare vi assicuro che perderete i confini tra voi e Ninablu







Ninablu, poi dopo un pò, si è scocciata... è uscita dal libro e me lo ha letto....

mercoledì 20 luglio 2011

Non ci voleva....

- Pronto…. Vedi che sta venendo mia madre a prenderti…. Perchè io ho tamponato…. Non mi sono fatto niente….

- Tu cosaaaaa????? Ma come stai??? Ti sei fatto male?????

- No…. Veramente niente …..

- Ma dalla voce …..

- No tranquilla sto bene….. sono solo spaventato….

- Ma com’è successo????

- Un tamponamento…. Non so ero stanco….. la mente altrove…il lavoro…. L’ispezione di
domani….. Non saprei nemmeno spiegarlo… ho sentito il botto….e il panico

- Ok…. L’importante che tu stia bene….

- Bussola….

Silenzio….

Sento dei singhiozzi…. Dall’altra parte della cornetta….

- Bussola…. La macchina…..ho distrutto la macchina…..

Singhiozzi… poi riprende….

- Questo non ci voleva….. abbiamo avuto un sacco di uscite….. per il matrimonio…. La casa…….Questo non ci voleva…..

Singhiozzi… ancora singhiozzi….

Ho sentito un nodo alla gola salire pure a me…. E gli occhi sommergersi di lacrime….

- Risolveremo….. poteva andare peggio…. decisamente peggio…. in qualche modo faremo….l’importante che tu non ti sia fatto niente……

Abbiamo continuato a piangere all’unisono al telefono … io nella desolazione della stazione Magliana e Fab trascinandosi nella Colombo ingolfata dal traffico in una macchina incidentata….

Ce la faremo…. In qualche modo ce la faremo….

PS: Sono passati due giorni da quella sera…. Fab ha avuto dal lavoro la macchina aziendale…..il danno della sua macchina ammonta a mille euro… CE LA STIAMO FACENDO!

domenica 17 luglio 2011

I bambini fanno oh

Portare un bimbo a mare è un’ottima occasione per madre e figlio per godere del tempo insieme sempre molto assente durante l’anno lavorativo.

I bimbi hanno bisogno di molte attenzioni e cure. Ve le chiederanno, ve le imploreranno.

Se voi siete sulla riva a leggere un libro, bello appassionante, che vi sta rapendo mente e anima capirete che anche cercando di ignorarli loro non desisteranno facilmente dall’ attirare l’attenzione su di se.

Vi chiameranno…. Vi faranno vedere i loro piccoli progressi….vi salutaranno dal mare….si tufferanno, faranno le capriole in acqua davanti e dietro….

Cercheranno con lo sguardo la loro mamma…. Tra le tante mamma che sono sulla riva a prendere il sole

Vi troveranno….. in un attimo!…..

Sarebbero in grado di riconoscervi anche fra due milioni di altre donne con lo stesso costume e la stessa asciugamano….

Perché certe cose sono innate….certe cose si sanno….

Poi quando saranno stanchi di fare i loro giochini in acqua …. quando saranno sicuri di aver dimostrato a voi e a loro stessi di esser i migliori nelle acrobazie acquatiche…..verrano trotterellando da voi…. si avvolgeranno completamente nel loro asciugamano e si acquatteranno pacifici sul vostro telo da mare…. in cerca di coccole e di smancerie…..

Perché i bambini… sono anime fragili….. hanno bisogno del vostro calore per stare bene…..

Non so se voi riuscite a leggere un libro quando siete in spiaggia…io solo quando sono sola ….il mio “bambino” fa di tutto per farmi distrarre

domenica 10 luglio 2011

Voglia di vacanza

Per me il mese di Luglio è sempre stato di difficile conclusione. Sono sempre arrivata ad agosto allo strenuo delle forze.

All’università la sessione estiva è sempre stata una tortura; a differenza di quella autunnale che ho sempre amato, in quanto mi sentivo ricaricata ed energica dopo la vacanza. Anche se a pensarci bene,il mese di luglio mi ha portato sempre dei buoni traguardi: un diploma di licenza media, la conclusione degli esami di stato e una laurea.

Eppure, questi obiettivi mi sembra di averli raggiunti con il doppio della fatica.

Luglio, è un mese caldo, troppo caldo per chi rimane in città a lavorare. Roma diventa rovente, desolata e rovente.

Non ho mai amato andare al mare a Roma, perché se sei nata in un posto di mare come il mio, lì dove fai ciao ciao con la manina ai cugini greci e africani, difficilmente accetti il compromesso di un mare senza pesci, ricci e stelle marine ma con creme solari, sdraiette ed ombrelloni.

Piuttosto per trovar sollievo alla calura estiva nel week-end preferisco rintanarmi nei borghi che ci sono nei pressi di Roma, che sono tanti e bellissimi. Esplorare nuove zone, conoscere nuovi territori, questo si mi piace.

Quest’anno in compenso, un po’ per la varicella di Fab e un po’ per i mille preparativi di matrimonio e casa nuova non abbiamo fatto nulla di tutto ciò.

Siamo arrivati a questi giorni, stanchi nervosi e stremati.

Mercoledì torniamo a Lecce, con la scusa di seguire parte dei preparativi del matrimonio che riguardano la sfera di giù, ma con la convinzione che staccare la spina dalla città, dal lavoro dai mille preparativi per qualche giorno, non ci può che esser di giovamento.

Torniamo fra una settimana, sperando con le energie giuste per l’ultimo sprint prima delle vacanze di agosto.

Un salutino da noartri! Stateve bbuoni





lunedì 4 luglio 2011

Partecipazioni personalizzate

Con Fab o Babà come lo chiamano gli amici, avevamo voglia di personalizzare il più possibile il matrimonio, perché diciamoci la verità, il matrimonio prima di tutto deve esser la festa degli sposi e poi anche di amici e parenti.

Anche se ovvio, gli sposi sono più contenti se la cerimonia piace anche agli invitati…. Altrimenti vien da se che non si prendevan il disturbo di chiamarli.

Partendo da queste premesse abbiamo pensato che il nostro matrimonio dovesse parlare il più possibile di noi…. E pensa che ti ripensa, anche con il paziente supporto di Babette , autrice degli scatti che vedrete di seguito…. abbiamo deciso di personalizzare le partecipazioni con alcune nostre istantanee.

Le foto sono state scattate al Parco degli Acquedotti, un posto di Roma che a noi piace particolarmente e che è forse anche meno inflazionato di molte altre cornici della città eterna.

In quel giorno, Fab aveva anche inconsapevolmente la varicella….ad ogni modo non era nella sua fase pustolosa puruenta e quindi è uscito in tutto il suo splendore.

Per il look, visto che noi pensiamo a tutto…..(mica ci avevate preso per degli sprovveduti!?!?)....

abbiamo scelto degli abiti in stile simil contadino che si sposassero bene con il grano del parco di quei giorni. I colori del mio abito richiamano il bianco per ricordare vagamente l’abito da sposa.

La cosa simpatica degli scatti è che nella foto di prima di copertina ci sono io che tento la fuga e Babà che mi trattiene con tutte le sue forze. Aprendo poi la partecipazione c’è invece un bacino tenero tra noi due.

I due scatti veramente rappresentano in maniera perfetta un po’ quella che è stata l’alba della nostra storia, e questo rende a parere nostro il lavoro ancora più bello.

Con questi due scatti poi siamo andati alla Tipografia Di Mattia, di Maurizio di Mattia, che ha reso possibile che la nostra idea si trasformasse in partecipazioni vere e proprie.




Molte di queste partecipazione, verranno distribuiti agli invitati che vengono da fuori Lecce insieme ad un DVD conoscitivo della zona, per rendere a loro ancora più agevole il soggiorno nella mia terra d’origine.

Alcuni di loro potrebbero quindi pensare di abbinarci anche un breve soggiorno visto che i tempi si spera siano ancora abbastanza buoni.

Che ne dite? Vi piace?

L’idea si può applicare a diverse altre occasioni che non siano necessariamente le partecipazioni di un matrimonio, ma anche ad esempio una festa di 18 anni, il primo compleanno di bambino, una festa di laurea etc.

Il costo vi posso assicurare non subisce nessun incremento rispetto all’acquisto di biglietti classici, ma se lo fate avrete prodotto qualcosa che parli di voi veramente. Più fantasia ci metterete e più il risultato sarà assicurato.

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